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Papa
Clemente VIII

(1592-1605)

Ippolito Aldobrandini (Fano 1535-Roma 1605)
giurista all'Università di Bologna, uditore della «Sacra Rota» a Roma;
15701-72, fa parte del seguito del cardinale Michele Bonelli, legato a latere del Vaticano presso la corte di Madrid dove egli stesso è agente dell'Entità;
1588, maggio, legato pontificio in Polonia e cardinale, ha il compito di mediare tra le fazioni dei due pretendenti che si contendono il trono dopo la morte del re Stefano I Báthory [vuole che i due eredi Sigismondo di Vasa e Massimiliano d'Absburgo, raggiungano un accordo pacifico e si impegnino a mantenere la Polonia una nazione cattolica, giurando obbedienza al papa;
sostiene l'autonomia della chiesa dalla politica antifrancese della Spagna;
dà l'assoluzione ad Enrico IV
1592
Gennaio
30
, viene eletto papa dai 52 cardinali del conclave; 
nomina cardinali due suoi nipoti, Cinzio e Pietro Aldobrandini di Frascati (con i soldi della Curia);
protettore di artisti (tra cui T. Tasso) e uomo di cultura;
ordina l'acquisto a spese della Sede Apostolica e la distruzione di tutti gli esemplari a stampa della Bibbia (Volgata) del suo predecessore;
Settembre
consegna alla Typographia Apostolica Vaticana il testo definitivo della Volgata, detta da lui «Clementina» (anche se il frontespizio reca il nome di Sisto V);
Novembre
9
, concede alla stamperia ufficiale romana un privilegio universale decennale che prevede, come di consueto, la scomunica e sanzioni penali non specificate per i violatori, ma evita qualsiasi riferimento alla correzione di breviari e messali o al ritiro dei vecchi testi biblici.
Porta a 12 il numero dei convittori del collegio della Madonna di Loreto per la nazione dalmata (istituito da Gregorio XIII) già affidato ai gesuiti, mentre il luogo viene spostato presso il Collegio Clementino di Roma e la sua gestione affidata ai Somaschi.
Dicembre
Cinzio Aldobrandini, suo nipote prediletto, è stato nominato segretario di Stato ma non è portato per la diplomazia.
Strenuo difensore delle prerogative del pontefice, impetuoso e senza peli sulla lingua, egli si è già alienato l'ambasciatore di Spagna scontrandosi anche coi rappresentanti toscano e veneziano.
Gli viene quindi affiancato nell'incarico il cugino Pietro Aldobrandini (1571-1621), ben più giovane, che si assume le importanti relazioni diplomatiche con la Savoia, la Spagna e la Francia, mentre Cinzio Aldobrandini continua ad occuparsi di quelle con la Germania, la Polonia, la Transilvania, la Svezia, la Svizzera e gl altri stati italiani.

Gesuiti

«segue da 1591»
[col generale C. Acquaviva (1581-1615) si potenzia la compagnia]
1592,
- Provincia Veneta: sorge il collegio di Imola.
[Giulio Mancinelli, il superiore tra i gesuiti di Istanbul dove non può più tornare, passa due anni (1592-1593) ad Algeri dove scrive trattati su entrambe le città; negli anni invece trascorsi a Napoli ospiterà segretamente Yahya, cristiano, figlio del sultano Mehmet III e pretendente al trono ottomano, presso la residenza gesuitica al Gesù Nuovo.
Teologia:
il corso gesuitico di teologia, nella sua struttura completa (come si dà in questi anni nel Collegio Romano), è quadriennale e consta di materie affidate (diversamente che nel corso di filosofia) a più docenti:
- teologia scolastica,
- Sacra Scrittura,
- teologia morale (casi di coscienza)
- controversie,
- ebraico.
A Padova la sua configurazione è ridotta e, dai cataloghi rimasti, si desume l'esistenza dei soli insegnamenti di
- teologia scolastica,
- Sacra Scrittura,
- casi di coscienza. Insegnano teologia, cioè una delle materie del corso:
. Antonio Menù,
. Paolo Valla,
. Christoph Mayer [Maurus, Moro, Mori],
. Stefano Del Bufalo (1600-03),
. Andreas Eudaemon-Joannes.
Con altri incarichi ci sono i rettori:
. Ludovico Gagliardi,
. Girolamo Barisone,
. Lorenzo Terzi,
. Giacomo Lambertenghi.
Oltre ad essi anche:
. Giampietro Maffei,
. Jean Verviers,
. A. Possevino.,
. Bernardino Rossignolo.,
. Bernardino Confalonieri.
[vedi Domicilia]
«segue 1593»

ANNO 1592



1592
Unione Elvetica
Confederazione dei tredici cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

1592
-

 




1592
Sacro Romano Impero
Rodolfo II
Albero genealogico

(Vienna 1552 - Praga 1612)
primogenito di Massimiliano II e di Maria d'Absburgo figlia di Carlo V;
1572-1608, re d'Ungheria;
1575-1611, re dei romani e di Boemia;
1576-1608, arciduca di Alta e Bassa Austria, Carinzia, Stiria e Carniola
1576-1612, imperatore del Sacro Romano Impero;



1592
-



CROAZIA [dal 1096 fino al sec. XIX fa parte della corona ungherese; dal 1102 al 1918 l'Ungheria segnerà in maniera decisiva la storia croata; nel XIII secolo si stacca la Slavonia che ottiene un bano e una dieta propri.
Dal 1390 al 1409 fa parte, assieme alla Bosnia, del Regno di Croazia e di Dalmazia; dal 1409 ritorna a far parte dell'Ungheria.]
1592
i turchi occupano Bihac, perno della linea di difesa che va dal mare fino alla Kupa inferiore, per avanzare sulla città di Sisak, al confluire di questo fiume nella Sava, che è l'ultima fortezza importante sulla strada di Zagabria.

[Joze Pirjevec, Serbi, Croati, Sloveni - Storia di tre nazioni, Universale Paperbacks, Il Mulino, Bologna 1995]
BOSNIA [Dal 1390 al 1409 fa parte, assieme alla Croazia, del Regno di Croazia e di Dalmazia; dal 1409 ritorna a far parte dell'Ungheria]
1592
-

1592
ducato di Sassonia
Cristiano II
Albero genealogico

(† 1611)
figlio di Cristiano I e di Sofia di Brandeburgo;
1591-1611, principe elettore di Sassonia;





1592
ducato di Prussia
Alberto II
Albero genealogico

(† 1618)
figlio di Alberto I e di ?;
1568-1618, duca di Prussia;
caduto in demenza, i suoi stati sono governati dal parente, l’elettore di Brandeburgo


1592
ducato di Württemberg




1592
ducato di Baviera
Guglielmo V
Albero genealogico

(† 1626)
figlio di Albrecht V [il Magnanimo] e di Anna d'Austria;
1579-97, duca di Baviera;


1592
Palatinato
Federico IV [il Giusto]
Albero genealogico
(Amberg 1574 - Heidelberg 1610)
figlio di Ludovico VI e di Elisabetta di Assia-Kassel;
1583-1610, elettore del Palatinato;
alla morte dello zio Giovanni Casimiro assume personalmente il governo e continua la sua politica di ostilità verso la chiesa cattolica e gli Absburgo (cui rifiuta aiuto nelle guerre turche) e di cooperazione con i protestanti stranieri;







1592
Mainz [Magonza]








1592
REGNO di POLONIA
Sigismondo III Vasa
Albero genealogico

(Stoccolma 156 6- Varsavia 1632)
figlio di Giovanni III di Svezia e di Caterina Jagellona, sorella di Sigismondo II Augusto;
1587-1632, re di Polonia;
grazie alla vittoria dell'atamano J. Zamoyski e della piccola nobiltà cattolica sugli Zborowski filoasburgici (Bycziyna 1588);
nel 1589 ha stretto un accordo di pace stabile e duratura con Massimiliano d'Absburgo;
1592-1604, re di Svezia;
succede al padre;
dieta "inquisitoria": le sue mire dinastiche lo hanno avvicinato agli Absburgo e posto in urto con il partito di J. Zamoyski;




1592
-

ulteriore tentativo di restaurazione in senso cattolico;



 







1592
IMPERO OTTOMANO
Murad III
Albero genealogico
(1546-1595)
figlio di Selim II e di Afife Nur-Banu (la veneziana Rachel o Cecilia Baffo);
1574-95, sultano;


Gran Visir
Sokollu Mehmet Pascià
(1566 - ?)
1592
-










1592
RUSSIA
Fëdor I [Teodoro I] Ivanovic Rjurik
Albero genealogico

(1557 - 1598)
figlio di Ivan IV [il Terribile] e di Anastasia Romanova;
1580, sposa Irene, sorella del boiaro Boris Godunov;
1584-98, zar di Russia;
debole di mente, affida il governo dapprima allo zio materno Nikita Romanov, poi al boiaro Boris Godunov;
dal 1589 la chiesa ortodossa russa non dipende più da Costantinopoli avendo ottenuto l'elevazione di Mosca a patriarcato;

 
-
1592
-




1592
REGNO di FRANCIA e REGNO di NAVARRA
Enrico di Navarra
Albero genealogico
(Pau 1553 - Parigi 1610)
figlio di Antonio di Borbone re di Navarra e di Giovanna d'Albret regina di Navarra, fu da quest'ultima educato alla fede calvinista;
1572-1610, re di Navarra;
nel 1577, fuggito dalla corte dove era tenuto in condizioni di semiprigionia, torna alla sua fede e alla vita delle armi;
nel 1585, alla morte di Francesco duca d'Alençon, ultimo dei figli di Enrico II, diventa l'erede presuntivo al trono di Francia;
1589-1610, re di Francia (Enrico IV);
è riconosciuto come proprio successore da Enrico III, ma la lega cattolica non disarma;
dal 1590 la Francia sembra sul punto di essere smembrata o di cadere sotto la tutela di Filippo II che avanza la candidatura al trono dell'infante Isabella;




Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
François d'O
(1588 - 1594)
Cancelliere-Guardasigilli
-
Segretario di stato agli Affari Esteri
Louis de Revol
(1589 1° gen - 17 set 1594)
 
1592
[dal 1585 è in atto la "guerra dei tre Enrichi".]
mentre molti capi della lega cattolica cercano ormai un accordo con lui, sia per timore degli spagnoli sia per l'impressione suscitata dagli eccessi cui si abbandona il popolo di Parigi fanatizzato dal clero, muore Alessandro Farnese e la situazione si alleggerisce;




1592
ducato di Lorena e di Bar
Carlo III (o II) [il Grande]
Albero genealogico

(1542 - 1608)
figlio di François I e di Christine di Danimarca;
1545-1608, duca di Lorena e di Bar;
sotto la tutela della madre e dello zio;
1548-50, il breve scontro con l'Inghilterra si conclude con l'acquisto di Boulogne da parte della Francia;
nel 1557 è entrato nella maggiore età;

1592
-



1592
Repubblica delle Province Unite
[sette province settentrionali]
Maurizio
Albero genealogico

(Dillenburg, Nassau 1567 - L'Aia 1625)
secondogenito di Guglielmo I [il Taciturno] e di Anna di Sassonia;
1584-1625, statolder di Olanda, Zelanda e Utrecht;
[presidente del Consiglio di Stato.]




1618-25, conte di Nassau;
1618-25, principe di Orange;


1592
1590-95, riorganizzati gli eserciti delle Province Unite, si impadronisce di Breda, Nimega e Groningen;



1592
Paesi Bassi
[dieci province meridionali]

-

governatore
[inviato da Filippo II]
Alessandro Farnese
duca di Parma
(1578 - ?)

1592
Unione di Arras: le province meridionali (Belgio) sono sottomesse a Filippo II.
Dicembre
muore il duca di Parma e la corte di Madrid nomina diversi successori, semplici testimoni della sconfitta: tra questi, il conte di Mansfeld, l'arciduca Ernesto, il conte di Fuentes
a poco a poco i Paesi Bassi consolidano definitivamente le loro frontiere a Nimega, a Groning e a Geertruidenberg, che viene riconquistata dalle truppe di Maurizio di Nassau, dopo un lungo assedio;







1592
REGNO d'INGHILTERRA e d'IRLANDA
Elisabetta I
Albero genealogico
(Greenwich 1533 - Richmond, Surrey 1603)
figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena;
1558-1603, regina d'Inghilterra;
dal 1559 è in vigore l' Uniformity Act;
nell'estate del 1579 il duca d'Alençon, erede al trono di Francia, si reca di persona in Inghilterra per corteggiarla;
1577-80, Francis Drake rinnova l'impresa compiuta da Magellano circumnavigando il globo (e saccheggiando al suo passaggio le coste occidentali dell'America spagnola);
[Medico personale: dottor Rodrigo López, un portoghese di origine ebrea convertito al cristianesimo, a Londra dal 1558]



1592
-



IRLANDA
-
-
-
-
1592
dal 1560 è in vigore l' Uniformity Act;





a

1592
REGNO di SCOZIA
Giacomo VI
Albero genealogico

(Edimburgo 1566 - Londra 1625)
figlio di lord Henry Stuart Darnley e di Maria [Stuarda];
1567-1625, re di Scozia;
incoronato a un anno, dopo la deposizione della madre, ha come reggenti vari nobili scozzesi protestanti e come precettore G. Buchanan;
nel 1587 non si è opposto all'esecuzione della madre;





1603-25, re d'Inghilterra (Giacomo I);



1592
-


a

1592
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Cristiano IV
Albero genealogico
(Frederiksborg 1577 - Copenaghen 1648)
figlio di Federico II e di Sofia di Mecklenburg;
1588-1648, re di Danimarca e di Norvegia;
[sarà incoronato solo nel 1595 al raggiungimento della maggiore età]

1592
-
NORVEGIA
1592
-
ISLANDA
1592
-

1592
REGNO di SVEZIA
Giovanni III Vasa
Albero genealogico

(Stegeborg 1537 - Stoccolma 1592)
figlio di Gustavo I e di Margherita Lauenhaupt;
1556-92, duca di Finlandia;
dal 1563 è tenuto in prigione dal fratello Erik XIV, re di Svezia;
1563-70, "guerra dei sette anni";
1568-92, re di Svezia;
1572-83, guerra contro la Russia;
nel 1585, dopo la morte della prima moglie e dopo aver troncato le trattative con la Santa Sede, sposa una luterana;




– vedi sopra: REGNO di POLONIA e REGNO di SVEZIA –

1592
-






1592
REGNO di SPAGNA e REGNO di PORTOGALLO
Filippo II [il re prudente]
Albero genealogico
(Valladolid 1527 - Escorial, Madrid 1598)
primogenito di Carlo V e di Isabella di Portogallo;
1539, muore la madre;
1540-98, duca di Milano;
1554-98, re di Napoli e di Sicilia (Filippo I);
1556-98, re di Spagna;
1580-98, re di Portogallo;
nel 1587 la decapitazione di Maria [Stuarda] gli offre il pretesto per rompere con l'Inghilterra che ha sostenuto i ribelli fiamminghi e le cui navi minacciano con la loro pirateria le rotte atlantiche e le colonie spagnole;
nel 1589, alla morte di Enrico III re di Francia, rivendica il trono francese per la figlia Isabella Clara avuta da Elisabetta di Valois;


SPAGNA
1592
Giugno
dopo aver ristabilito l'ordine a Saragozza, anche in questa occasione con la forza, tiene le Cortes a Tarragona e vi riforma sensibilmente la legislazione aragonese, stabilendo fra l'altro che il Justicia mayor (il supremo magistrato), fino ad ora nominato dalle Cortes, sia adesso nominato dal re il quale ha pure il potere di nominare viceré di Aragona anche un non aragonese;
[il quadro dell'affermazione regia nella penisola iberica è così completo].

PORTOGALLO
1592
-







1592
ducato di SAVOIA
Carlo Emanuele I
Albero genealogico
(Rivoli 1562 - Savigliano 1630)
figlio di Emanuele Filiberto [Testa di Ferro] e di Margherita di Angoulême;
1580-1630, principe di Piemonte;
conte di Aosta, Maurienne e Nizza
;
duca di Savoia
;
1580-1630, re di Cipro e Gerusalemme (titolare);
1585 sposa Caterina (Catalina Michaella) d'Absburgo-Spagna († 1597), figlia di Filippo II;
1588-1630, marchese di Saluzzo;


 
1592
-



1592
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Gio. Agostino Campi Giustiniani
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1591 27 nov - 26 nov 1593, doge di Genova;


1592
-


1592
ducato di Milano

dal 1535 il ducato,
come previsto dal congresso di Bologna,
è stato devoluto all'impero [in pratica agli Absburgo].



Filippo II [il re prudente]
Albero genealogico

(Valladolid 1527 - Escorial, Madrid 1598)
primogenito di Carlo V e di Isabella di Portogallo;
1539, muore la madre;
1540-98, duca di Milano;
1554-98, re di Napoli e di Sicilia (Filippo I);
1556-98, re di Spagna;
1580-98, re di Portogallo;



– vedi Spagna –

 

1592
-



1592
ducato di Mantova e di Monferrato
Vincenzo I
Albero genealogico
(1562 - 1612)
figlio di Guglielmo I e di Eleonora von Habsburg;
1581, sposa Margherita Farnese († 1643) [annullato 1583];
1584, sposa Eleonora de' Medici († 1611).
1587-1612, duca di Mantova e del Monferrato;



1592
-
a

1592
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Pasquale Cicogna
(Venezia 27 mag 1509 - Venezia 2 apr 1595)
figlio di Gabriele e di Marina Manolesso;
1585-95, doge di Venezia; [88°]

- nunzio pontificio: Alessandro Musotti (1591 22 dic - 1593)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1592
Maggio
il Senato revoca la maggior parte delle prerogative fiscali e giurisdizionali dell'abate di San Zeno di Verona.
A proporre la legge sono stati i Savi grandi:
. Alberto Badoer,
. Marcantono Barbaro,
. Lorenzo Bernardo,
. Giacomo Foscarini,
. Alvise Zorzi,
generalmente considerati filopontifici.
Clemente VIII tenta di riaprire la questione ma…

Il cardinale Cinzio Aldobrandini, nipote e segretario di Stato di Clemente VIII , chiede un privilegio veneziano per la Gerusalemme conquistata, la versione riveduta del poema di T. Tasso.
Il Senato acconsente ma facendo presente che si tratta di favori del tutto particolari [come nel 1585].

Papa Clemente VIII dà all'ambasciatore Paolo Paruta una nuova copia della Bibbia clementina (Nuova Vulgata) da consegnare al Senato.
La questione sollevata dai librai veneziani circa la Volgata di Sisto V – ormai eliminata ma senza alcun riferimento alla correzione di breviari e messali o al ritiro dei vecchi testi biblici – è definitivamente chiusa, per il governo veneziano e per i librai.

Tra il 1552 e il 1592, i Giunti di Venezia hanno stampato 12 breviari domenicani e, tra il 1550 e il 1590, 6 messali.
Hanno stampato inoltre altri testi dell'Ordine:
- Processionarum (1572),
- Caerimoniale (1582),
- Constitutiones (1582)
- Martyrologium (1582).

Mancano i processi del Sant'Uffizio per quasi tutto il periodo 1592-1616.
Le informazioni di cui disponiamo fanno pensare comunque a sempre maggiori infrazioni.


[Paul F. Grendler, L'Inquisizione Romana e l'Editoria a Venezia 1540-1605, Il Veltro Editrice, Roma 1983.]


1592
ducato di Ferrara, Modena e Reggio
Alfonso II d'Este
Albero genealogico

(Ferrara 1533 - 1597)
figlio di Ercole II e di Renata di Francia;
1552-54, in contrasto col padre, fugge e combatte nelle Fiandre;
1557-58, combatte contro gli spagnoli in Italia;
1559-97, duca di Ferrara, Modena e Reggio;
nel 1560 ha allontanato da corte la madre, per le sue tendenze protestanti, che fa ritorno in Francia ritirandosi nel proprio feudo di Montargis;
nel 1567 è morta la prima moglie Lucrezia de' Medici;


 
1592
-


1592
Granducato di Toscana
Ferdinando I
Albero genealogico

(Firenze 1549 - 1609)
figlio minore di Cosimo I;
1587-1609, granduca di Toscana;
continua l'indirizzo del padre, favorendo in particolare l'ascesa della città di Livorno sviluppandone gli impianti portuali;
nel 1589 sposa Cristina di Lorena;

1592
-


1592
ducato di Urbino
Francesco Maria II della Rovere
Albero genealogico
(n. 1548 - Casteldurante, oggi Urbania, Urbino 1631)
figlio di Guidobaldo II e di Vittoria Farnese ;
1565-68, compie un soggiorno presso la corte spagnola;
1570, sposa Lucrezia d'Este che non gli darà figli;
1571, combatte eroicamente a Lepanto;
1574-1631, duca di Urbino;
scaccia i ministri del padre e sopprime molte tasse;
geloso della sua autonomia, non vuole nel suo ducato né l'inquisizione, né i gesuiti e protegge gli ebrei;
si separa da Lucrezia d'Este;





 
1592
-



1592
REGNO di NAPOLI e di SICILIA
Filippo II [il re prudente]
Albero genealogico

(Valladolid 1527 - Escorial, Madrid 1598)
primogenito di Carlo V e di Isabella di Portogallo;
1539, muore la madre;
1540-98, duca di Milano;
1554-98, re di Napoli e di Sicilia (Filippo I);
dopo l'incoronazione ricevuta dal padre, ha lasciato la Spagna per sposare la regina d'Inghilterra Maria Tudor;
1556-98, re di Spagna;
1580-98, re di Portogallo;



– vedi sopra –


NAPOLI
Viceré
-
Nunzio apostolico
-

1592
-


SICILIA
Viceré
-
1592
-




Boisrobert, François Le Metel de (Caen 1592-Parigi 1662) poeta e commediografo francese, segretario di Richelieu;
Récit des plus beaux vers (1627, Raccolta dei versi più belli)
Epîtres (1646-59, Epistole burlesche)
Les trois Orontes (1642 o 1652)
La vraie Didon ou Didon la chaste (1643, La vera Didone o Didone la casta
La belle plaideuse (1655, La bella litigiosa, diede spunto a l'Avaro di Molière).

Callot, Jacques (Nancy 1592?-1635) incisore e disegnatore francese.
Apprendista presso l'orefice Demenge Crock a Nancy e poi a Roma presso l'editore di stampe Philippe Thomassin (originario di Troyes); divenne amico di Giulio Parigi.
Capricci (1617)
Assedi
Tentazione di sant'Antonio.

Cavendish, William - I duca di Newcastle (Welbeck Abbey 1592-1676) politico inglese;
1642, partecipa a fianco di Carlo I alla guerra civile, attingendo largamente alle proprie sostanze per finanziare il re;
1644, le truppe da lui raccolte sono coinvolte nella sconfitta dei realisti a Marston Moor ed egli abbandona l'Inghilterra vivendo in esilio dapprima a Parigi poi ad Anversa;
1651, aiuta Carlo II nel tentativo, poi fallito, di riconquistare il regno;
1665, dopo la restaurazione viene creato duca, ma si ritira dalla politica.

Eliot, John (Port Eliot, Cornovaglia 1592-Londra 1632) politico inglese, principale rappresentante dell'opposizione alla corona nei primi tre parlamenti convocati da Carlo I;
1626, attacca violentemente la politica fiscale e filocattolica del duca di Buckingham, favorito del re, che viene messo in stato d'accusa; il re scioglie il parlamento e fa incarcerare Eliot;
1628, ha un ruolo determinante nelle sedute parlamentari che culminano nella "Petizione dei diritti";
1629, per la sua opposizione alla corona viene nuovamente rinchiuso nella Torre di Londra dove rimarrà prigioniero fino alla morte.

Errico, Scipione (Messina 1592-1670) poeta e letterato italiano, marinista.
Rime (1619)
Poesie liriche (1646)
Le rivolte di Parnaso (1625)
Le liti di Pindo (1634)
Guerre di Parnaso (1642)
L'occhiale appannato (1629, in difesa di G.B. Marino contro L'occhiale di T. Stigliani).

Estienne, Antoine (Ginevra 1592-Parigi 1674) tipografo-editore, libraio;
[Figlio di Paul e ultimo discendente della famiglia di tipografi-editori e librai francesi di cui Henri fu il capostipite.]
Parigi, abiurato il calvinismo e tornato all'antica fede, viene ricompensato con i titoli di "imprimeur du roi" e di "gardien des matrices grecques".
1613-1664, stampa circa 130 opere;
1674, alla sua morte, termina anche l'ininterrotta tradizione di due secoli d'attività della più brillante famiglia di studiosi-stampatori che sia mai esistita.

Gassendi, Pierre (Champtercier, Provenza 1592- Parigi 1655) filosofo e scienziato francese, canonico e prevosto di Digne; massimo esponente dell'atomismo, le sue idee influenzarono profondamente R. Boyle;
1614, dottore in teologia ad Avignone;
1616, viene ordinato sacerdote;
1617-23, insegna filosofia all'università di Aix-en-Provence;
Exercitationes paradoxicae (1624, contro l'aristotelismo scolastico)
1625, entra in corrispondenza epistolare con Galileo, di cui condivide le concezioni copernicane; stringe legami di amicizia anche con M. Mersenne, I. Beekman e altri;
Obiezioni alle Meditationes (1642, scritte su richiesta di Mersenne a cui R. Descartes aveva inviato le Meditationes, e pubblicate assieme ad altre in appendice all'opera di R. Descartes)
1645-48, professore di matematica al Collège Royal di Parigi;
Animadversiones (1649, contenente una parte delle ricerche su Epicuro iniziate nel 1632)
Disquisitio metaphysica
(1644)
De vita, moribus et placitis Epicuri; Syntagma philosophiae Epicuri (1649)
1653, torna a Parigi;
Postumi:
Syntagma philosophicum (1658, la terza versione era del 1653)
Opera Omnia (1658, pubblicata a cura di amici).
[Massimo esponente dell'atomismo, non fu, come detto da alcuni, l'anticipatore dei philosophes illuministi, ma bensì un attardato umanista; la sua scelta dell'atomismo epicureo come quadro concettuale entro cui presentare le proprie idee rappresentava una rivolta contro la filosofia scolastica piuttosto che l'espressione di una profonda convinzione;
giudicando pagana la metafisica di Aristotele cercò di porre le fondamenta di una metafisica cristiana coerente con l'indirizzo antiaristotelico della scienza del tempo; sostenne che gli atomi sono le prime cose create da Dio;
avversario di R. Descartes, ebbe in comune con lui l'avversione all'occultismo e polemizzò contro l'alchimista rosacrociano Robert Fludd (che in pieno Seicento difendeva di fronte a Kepler e al p. Mersenne vecchi metodi e vecchi concetti), ma attaccò il sistema cartesiano nelle sue fondamentali strutture;
la sua influenza in campo scientifico fu più di natura filosofica che tecnica: egli razionalizzò la fisica introducendo le nozioni di quantità misurabile e di atomo, ma trascurò le possibilità di applicare la matematica a concreti casi fisici.].


Gorton, Samuel (Manchester, Lancashire, ENGLAND 12 febbraio 1592 - Warwick, Kent, Rhode Island, USA 10 dicembre 1677) uno dei fondatori della colonia di Rhode Island;
Simplicitie's Defense (London 1646)
[Opuscolo contro i magistrati del Massachusetts.]

Komensky, Jan Amos o Comenius o Jan Amos Comenio (Nivnice, Moravia 1592-Amsterdam 1670) pedagogista ceco;
Scuola materna (1628-32, in cui traccia i principi dell'istruzione primaria cui si uniformano da ora gli insegnanti)
Janua linguarum reserata (1628-31)
Didattica ceca (1627-32; 1657, Didactica magna, traduzione in latino)
Methodus linguarum novissima (1643-48)
Orbis sensualium pictus (1654, primo libro di figure disegnato apposta per i bambini)
Opera didactica omnia (1657).

Tesauro, Emanuele (Torino 1592-1675) letterato italiano, cadetto di un'illustre famiglia piemontese;
1611, entra nella Compagni di Gesù;
1616-19, è professore di retorica nell'Accademia di Brera a Milano;
1634, celebre predicatore, lascia l'ordine in seguito ad un'aspra polemica interna;
1635-42, accompagna il principe Tommaso di Carignano nei suoi viaggi in Piemonte e nelle Fiandre, svolgendo anche missioni diplomatiche; ricopre in seguito l'incarico di precettore, storico ed epigrafista alla corte dei Savoia;
Panegirici (1659-60, sacri e profani in 3 voll.)
Ermenegildo, Edipo, Ippolito (tragedie)
Inscriptiones (1670)
Filosofia morale (1670)
Il cannocchiale aristotelico (1654; 1670 ediz. accresciuta; il maggior trattato sul «concettismo» assieme a quello di Gracián y Morales).

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Compagnia
del Levante
[Inghilterra]

1592, si costituisce questa compagnia attraverso la fusione della Compagnia di Turchia con quella di Venezia. Tra i principali azionisti, la regina Elisabetta.

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«segue da 1591»
1592,
Italia
Roma
Presso la Stamperia Vaticana diretta da Aldo Manuzio [il Giovane], una nuova commissione pubblica la Vulgata Clementina: d'ora in poi la Bibbia ufficiale della Chiesa cattolica romana.
Inghilterra
Londra, esce Arden of Feversham, tragedia anonima, ispirata ad un fatto realmente accaduto e registrato nelle Cronache d'Inghilterra, Scozia e Irlanda di R. Holinshed.
«segue 1593»

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