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Papa
Paolo IV

(1555-59)

Ordine dei portaspada
(fratres militiae Christi)

«segue da 1525»
1558, subisce una sconfitta da parte dello zar Ivan IV;
«segue 1561»

Concilio Ecumenico
di Trento
1545-63

1558, è sospeso dal 1552.

Gesuiti

«segue da 1557»
generale vicario: D. Laínez (1556-58)
(1558-65);
1558,
- Provincia di Lombardia: sorge il collegio di Forlì, affidato al portoghese Miquel Botelho che ha già sperimentato con successo il modus parisiensis nelle scuole palermitane;
[vedi Domicilia]
«segue 1559»

Anabattisti

«segue da 1554»
1558
il momento politico esige che si osservino rigorosamente la disciplina e la coesione interiore della Riforma e che si evitino alla "Roma protestante" le possibili accuse di farsi ricetto di spiriti ribelli e scandalosi. Il riavvicinamento della Francia alla Spagna prelude infatti ad una maggiore pressione del cattolicesimo sul protestantesimo.
Dopo che Camillo Renato ha diffuso la sua protesta (1554) per la condanna di Miguel Servet è tornato il silenzio.
Sembra che nei Grigioni il movimento eretico sia cessato: ma sotto l'apparente calma la comunità dei rigenerati e degli spiriti inquieti continua la sua vita, della quale si hanno ogni tanto segni sparsi per qualche manifestazione che provoca l'intervento delle autorità.
Nel Bergell, nella Valtellina e nell'Engadina inferiore si diffondono le idee della "libertà spirituale" e le opinioni che gli avversari giudicano di indifferentismo morale derivato da una interpretazione fatalistica della dottrina predestinataria identificandole tutte coi libertini: erroneamente poiché si applica a tutti il nome degli eretici contro i quali ha polemizzato J. Cauvin.
Più vivace è il movimento in Valtellina dove:
. Girolamo Turriani a Piur,
. Michelangelo Florio (padre di John) a Soglio,
. Pietro Leoni a Chiavenna,
fanno rinascere le idee di Camillo Renato e la sua attività.
[Essi ripetono la dottrina che si trova in Giorgio Siculo e nei Dialoghi di B. Ochino: la rigenerazione e la elezione alla salvezza eterna non sono dovute al beneficio della morte di Cristo, ma semplicemente e integralmente alla grazia divina: è stata solo la grazia divina che ha dichiarato il sacrificio di Cristo espiazione sufficiente per i nostri peccati e l'ha accettato «loco poenae nobis infligendae».]
Fra coloro che sostengono queste idee ci sono anche i fratelli di Lelio Sozzini.
E non sono solo costoro ma in genere tutti i nuovi arrivati dall'Italia a portare nei Grigioni le loro idee antitrinatarie e anabattistiche o, come forse è meglio dire, la loro tendenza ad una religiosità cristiana puramente morale e sentimentale.
«segue 1561»

 

 

1558, Gioseffo Zarlino pubblica le Istituzioni harmoniche, nelle quali formula una nuova teoria della consonanza basata sul senario. Nel 1581 Vincenzo Galilei rifiuterà il senario di Zarlino e sperimenterà le armonie con corde.

ANNO 1558



1558
Unione Elvetica
Confederazione dei tredici cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

1558
-




1558
Sacro Romano Impero
Ferdinando I
Albero genealogico
(Alcalá de Henares 1503 - Vienna 1564)
figlio di Filippo d'Absburgo [il Bello] e di Giovanna [la Pazza], fratello minore di Carlo V, fu educato in Spagna;
1521-64, arciduca di Alta e Bassa Austria, Carinzia, Stiria e Carniola
1526-64, re di Boemia e d'Ungheria;
1530-64, re dei romani;
1556-64, imperatore del Sacro Romano Impero;




1558
quinta guerra con la Francia (1552-59):

I domini dell'Ordine Teutonico e successivamente la Livonia passano ai russi e l'Estonia alla Svezia; la Curlandia diventa a titolo di ducato laico un feudo della Polonia, mentre i Paesi Bassi, popolati da tedeschi, dopo essersi sottratti al pesante dominoi di Filippo II hanno formato un piccolo stato pieno di coraggio e desideroso di affermare la propria autonomia.




1558
principato di Transilvania
Isabella Jagellona

(† 1559)
vedova di Giovanni Szápolyai († 1540), voivoda di Transilvania e re d'Ungheria;
1540-59, p.ssa di Transilvania;
(per volontà del sultano Solimano [il Magnifico])


1558
-

1558
ducato di Sassonia
Augusto I
Albero genealogico

(Freiberg, Chemnitz 1526 - Dresda 1586)
figlio secondogenito di Enrico [il Pio] e di Caterina di Meclemburgo;
1548, sposa Anna, figlia di Cristiano III di Danimarca;
1553-86, principe elettore di Sassonia;



1558
ducato di Prussia
Alberto di Brandeburgo
Albero genealogico

(Ansbach, Baviera 1490 - Tapiau, Königsberg 1568)
figlio di Federico margravio di Brandeburgo-Ansbach;
1525-68, duca di Prussia; (il primo)


1558
ducato di Württemberg
Cristoforo (o Cristiano) di Württemberg
Albero genealogico

(† 1568)
figlio di Ulrico e di Sabina di Baviera;
1550-68, duca di Württemberg;


1558
ducato di Baviera
Albrecht V [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Munich 1528 - Munich 1579)
figlio di Guglielmo IV [il Costante] e di Marie Jakobäa di Baden-Sponheim ;
1546, sposa l'arcid.ssa Anna d’Austria;
1550-79, duca di Baviera;

1558
Mainz [Magonza]








1558
REGNO di POLONIA
Sigismondo II Augusto
Albero genealogico

(† 1572) (s.f.)
figlio di Sigismondo I Jagellone e di Bona Sforza († 1557);
sposa in prime nozze Elisabetta d’Absburgo († 1545);
sposa in seconde nozze Barbara Radziwillówna (1520-1551)
[forse avvelenata da Bona Sforza]
sposa in terze nozze Caterina d’Absburgo († 1572)
[sorella di Elisabetta]
1548-72, re di Polonia e granduca di Lituania;
sposa in seconde nozze Bona Sforza († 1557), figlia di Gian Galeazzo duca di Milano;

 

1558
in questo periodo, in Polonia, si trova in posizione di molta influenza, come appaltatore delle imposte sul sale, il piemontese Prospero Provana da Collegno (amico dell'anabattista vicentino G.P. Alciati della Motta), di una famiglia con la quale è imparentato anche il riformatore religioso C.S. Curione;



1558
IMPERO OTTOMANO
Solimano [il Magnifico]
Albero genealogico

(1494 - 1566)
figlio di Selim I;
1520-66, sultano;
1534-35, prima campagna militare contro i Safawidi di Persia;
1548-49, seconda campagna militare contro i Safawidi di Persia;
nel 1550 ha annesso Buda;
nel 1553, spinto da Rosselana, fa strangolare il figlio primogenito Mustafà (avuto da un'altra concubina);
1555, terza campagna militare contro i Safawidi di Persia;




Gran Visir
-
1558
dal 1533 Khayr al-Din [Barbarossa] è diventato ammiraglio in capo (kapudan pasa - grande ammiraglio) della marina ottomana che si batte contro la marina imperiale spagnola.











1558
REGNO di FRANCIA
Enrico II
Albero genealogico
(Saint-Germain-en-Laye 1519 - Parigi 1559)
secondogenito di Francesco I;
1533, sposa Caterina de' Medici che non avrà alcuna influenza negli affari dello stato;
1536, dopo la morte del fratello Francesco diventa delfino;
1547-59, re di Francia;
nel 1552 ha occupato Metz, Toul e Verdun che da tale data rimangono nell'orbita francese;
 



Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
Jean d'Avançon
(1556 - 1559)
Cancelliere-Guardasigilli
Jean Bertrand
signore di Frazin
(1551 22 mag - 10 lug 1559)
Segretari di stato agli Affari Esteri
Claude de l’Aubespine
signore d’Hauterive
(1547 1° apr - 8 lug 1567)

Jacques Bourdin
signore di Villeines
(1558 - 1567)

Forimond II Robertet
signore di Fresnes
(1558 - 1567)
 
1558
-

1558
REGNO di NAVARRA
Giovanna III d'Albret
Albero genealogico

(Pau 1528 - Parigi 1572)
figlia di Enrico II d'Albret e di Margherita di Valois, sorella di Francesco I;
1541, sposa Guglielmo di Cleve (le nozze vengono poi annullate);
1548, sposa Antonio di Borbone;
1553, nasce il suo figlio Enrico (futuro Enrico IV);
1555-72, regina di Navarra;
nel 1556 si è convertita al calvinismo imponendolo nel suo regno e al figlio;

1558
-

 
1558
ducato di Lorena e di Bar
Carlo III (o II) [il Grande]
Albero genealogico

(1542 - 1608)
figlio di François I e di Christine di Danimarca;
1545-1608, duca di Lorena e di Bar;
sotto la tutela della madre e dello zio;
1548-50, il breve scontro con l'Inghilterra si conclude con l'acquisto di Boulogne da parte della Francia;
nel 1557 è entrato nella maggiore età;

1558
-





1558
REGNO d'INGHILTERRA e d'IRLANDA
Maria [la Cattolica] o [la Sanguinaria]
Albero genealogico
(Greenwich 1516 - Londra 1558)
figlia di Enrico VIII e di Caterina d'Aragona;
riceve un'educazione profondamente cattolica dalla madre e viene promessa in sposa sin dalla tenera età al figlio di Francesco I di Francia e poi allo stesso imperatore Carlo V;
1536, solo ora, dopo la condanna a morte di Anna Bolena, rientra nelle grazie del padre previo atto di sottomissione (su consiglio di Th. Cromwell) nel quale riconosce il monarca capo supremo della chiesa d'Inghilterra e ripudia l'autorità del papa;
1544, ottiene il riconoscimento dei suoi diritti di successione al trono d'Inghilterra dopo il principe Edoardo e ogni altro figlio legittimo eventualmente nato al re;
1553-58, regina d'Inghilterra;
nel 1554, quando ha annunciato il proprio matrimonio con Filippo II di Spagna, si è fatta palese la sua volontà di restaurazione cattolica;
1558
la perdita di Calais in seguito ad una sfortunata guerra con la Francia, cui l'Inghilterra è stata spinta per i suoi legami con la Spagna, aliena definitivamente alla regina il favore popolare;
[solo la notizia che sta per morire evita una rivolta che probabilmente determinerebbe un'invasione spagnola dell'Inghilterra.]
Novembre
11
, terminano gli ultimi roghi degli eretici (anche sette al giorno);
17, Maria [Bloody Mary] muore.


Durante il suo regno hanno perso la vita per ragioni religiose circa 300 persone.
[Mettere in discussione la politica religiosa del sovrano costituisce, secondo il Treason Act (1534), tradimento, ed è la causa principale delle condanne a morte.]

Elisabetta I
Albero genealogico
(Greenwich 1533 - Richmond, Surrey 1603)
figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena;
la sua educazione è affidata a buoni precettori (tra cui l'umanista R. Ascham);
1536, viene dichiarata illegittima;
1544, un atto del parlamento la proclama terza nell'ordine della successione al trono, dopo il principe Edoardo e dopo Maria;
1554, sospettata di connivenza con gli oppositori della politica religiosa di Maria [la Cattolica], viene imprigionata per due mesi nella Torre di Londra e poi relegata a Woodstock sotto stretta sorveglianza;
1558-1603, regina d'Inghilterra;
1558
Novembre
17
, (la stessa notte della morte di Maria [la Cattolica]) occupa il trono anche se molti cattolici in tutta Europa non riconoscono la legittimità della sua successione, vedendo invece in Maria [Stuarda] la legittima erede al trono d'Inghilterra;
il più fedele e ascoltato dei suoi consiglieri sarà W. Cecil (poi lord Burghley);



1558
-


IRLANDA
-
-
-
-

1558
-

a

1558
REGNO di SCOZIA
Maria [Stuarda]
Albero genealogico

(Linlithgow, Edimburgo 1542 - Fotheringhay, Northamptonshire 1587)
figlia di Giacomo V e di Maria di Guisa;
1542-67, regina di Scozia;
sotto la reggenza della madre;
dal 1548 vive in Francia dove viene educata;
1558
Aprile
sostenuta dalla potente famiglia dei Guisa, sposa il delfino Francesco (Francesco II, l'anno successivo);



1558
-


a

 
1558
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Cristiano III
Albero genealogico
(Gottorp, Schleswig-Holstein 1503 - Koldinghus, Vejle 1559)
figlio di Federico I e di Anna di Brandeburgo;
1534-59, re di Danimarca e di Norvegia;



1558
-
NORVEGIA
1558
-
ISLANDA
1558
-

1558
REGNO di SVEZIA
Gustavo I Vasa
Albero genealogico
(Lindholm 1496 ca - Stoccolma 1560)
figlio di Erik Vasa;
1523-60, re di Svezia; (convertito al luteranesimo)





1558
-



1558
ducato di Finlandia
Giovanni III Vasa
Albero genealogico
(Stegeborg 1537 - Stoccolma 1592)
figlio di Gustavo I e di Margherita Lauenhaupt;
1556-92, duca di Finlandia;



1568-92, re di Svezia;





1558
-






1558
REGNO di PORTOGALLO
Sebastiano
Albero genealogico

(Lisbona 1554 - Alcázarquivir, odierna Ksar el-Kebir, Marocco 1578)
figlio postumo dell'erede al trono Giovanni di Braganza;
1557-78, re di Portogallo;
sotto la reggenza prima della nonna Caterina d'Austria;




1558
-
a

1558
REGNO di SPAGNA
Filippo II [il re prudente]
Albero genealogico
(Valladolid 1527 - Escorial, Madrid 1598)
primogenito di Carlo V e di Isabella di Portogallo;
1539, muore la madre;
1540-98, duca di Milano;
dal 1543 è reggente della Castiglia e dell'Aragona, dal 1545 è vedovo e dal 1548 si trova presso il padre a Bruxelles;
nel 1550 ha fatto ritorno in Spagna;
nel 1551 ha ricevuto il giuramento del regno di Navarra;
1554-98, re di Napoli e di Sicilia (Filippo I);
dopo l'incoronazione ricevuta dal padre, ha lasciato la Spagna per sposare la regina d'Inghilterra Maria Tudor;
1556-98, re di Spagna;
1558
muore la seconda moglie Maria Tudor;




1580-98, re di Portogallo;

Reggente
Giovanna di Spagna
(1554 12 lug - 1559)
1558
-







1558
ducato di SAVOIA
Emanuele Filiberto [Testa di Ferro]
(Chambéry 1528 - Torino 1580)
figlio di Carlo III [il Buono] e di Beatrice di Portogallo;
1536-80, principe di Piemonte;
1538-80, conte d'Asti;
1553-80, conte di Aosta, Maurienne e Nizza;
1553-80, duca di Savoia;
1553-80, re di Cipro e Gerusalemme (titolare);
nel 1553 è stato nominato luogotenente generale e comandante supremo dell'esercito spagnolo in Fiandra;
1556, governatore dei Paesi Bassi;

 

1558
-



1558
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Pietro Giovanni Chiavica Cibo
Albero genealogico

(? - † 3 dic 1558)
figlio di
1557 4 gen - 3 dic 1558, doge di Genova;


1558
-


1558
ducato di Milano

dal 1535 il ducato,
come previsto dal congresso di Bologna,
è stato devoluto all'impero [in pratica agli Absburgo].



Filippo II [il re prudente]
Albero genealogico

(Valladolid 1527 - Escorial, Madrid 1598)
primogenito di Carlo V e di Isabella di Portogallo;
1539, muore la madre;
1540-98, duca di Milano;
1554-98, re di Napoli e di Sicilia (Filippo I);
1556-98, re di Spagna;



1580-98, re di Portogallo;



– vedi Spagna –

 

1558
-



1558
ducato di Mantova
Guglielmo I
Albero genealogico
(1538 - 1587)
figlio di Federico II e di Margherita Paleologo, e fratello di Francesco III;
1550-87, duca di Mantova e marchese del Monferrato;



1574-87, 1° duca del Monferrato;



1558
-
a

1558
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Lorenzo Priuli

(Venezia 1489 - Venezia 17 ago 1559)
figlio di Alvise e di Chiara Lion;
1556-59, doge di Venezia; [82°]


- nunzio pontificio: Sede vacante
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)
1558
Febbraio
9
, il Sant'Uffizio decreta che chiunque importi libri, debba depositarne un inventario presso il tribunale prima dello sdoganamento.
Qualche inventario viene effettivamente presentato (non prima però, pare, del dicembre 1559).
Sono inoltre sottoposti ad interrogatorio alcuni autori e librai che hanno aggirato l'esame preventivo dei testi da dare alle stampe, conforme alla legge del Consiglio dei Dieci del 1527.
Il Sant'Uffizio, rilevando che questa moderata forma di censura viene spesso trasgredita, impone qua e là il pagamento di lievi ammende.
L'Inquisizione tenta insomma di ovviare al fallimento degli Esecutori sopra la bestemmia nel'applicazione delle leggi sulla stampa emanate dallo Stato.

Padova, nelle sue prediche il gesuita Benedetto Palmi si scaglia contro gli eretici ma questo suo stile non è raccomandato da I. de Loyola ed è pure sconsigliato da Roma, preferendosi il lavoro silenzioso con le conversazioni personali e le abiure private, anche per relapsi, senza l'umiliazione di quelle pubbliche;
Venezia, nella sua predicazione molto frequentata dell'avvento Benedetto Palmi riprende la "questione" gia affrontata dai barnabiti e dalle Angeliche ottenendo consensi e molto presto 3.550 ducati (4-5.000 un anno dopo, offerti da ricchi mercanti e nobili, molto probabilmente grazie all'appoggio fattivo del gruppo legato al barnabita Girolamo Marta); egli riesce pertanto ad istituire l'Opera delle "Cittelle".
Il patriarca di Venezia, Vincenzo Diedo,vorrebbe utilizzare i gesuiti come maestri di lettere per i suoi chierici, molti dei quali sanno appena leggere e scrivere, ha corso invece l'insegnamento dei casi di coscienza (teologia morale) da parte dei padri gesuiti Benedetto Palmio e Lucio Croce frequentato da circa 200 chierici;

Il Consiglo dei Dieci dà disposizioni al podestà di Rovigo affinché un Gian Maria Beati (Beato), anabattista locale, abbia un nuovo processo, istruito dall'inquisitore che sarà inviato.

Maggio

Paolo IV chiede l'invio a Roma di Francesco Stella da Portobuffolé, un medico coinvolto nelle vicende della diffusione del protestantesimo in Friuli. In Consiglio dei Dieci cadono una dopo l'altra quattro proposte e non si raggiunge un accordo sulla concessione o meno dell'estradizione.
Una settimana più tardi, ricevuto nuove informazioni sul conto dell'imputato, l'estradizione viene approvata, ma Francesco Stella rimane rinchiuso nel carcere veneziano.
[Due anni più tardi Pio IV, i cui rapporti con la Repubblica si faranno più cordiali, ritenterà e, dopo lunghe trattative riuscirà (sembra) nel suo intento.]

Dicembre
29
, la Sede Apostolica emana un altro divieto generale (dopo quello del 29 aprile 1550) che revoca tutti i precedenti permessi e nega la lettura di libri proibiti a chiunque, eccettuati gli inquisitori;
31, il cardinale A.M. Ghislieri, Grande Inquisitore, invia all'Inquisitore di Venezia una copia manoscritta dell'Indice per la pubblicazione con istruzioni dettagliate: i librai dovranno presentare al Sant'Ufficio l'inventario dei volumi del loro magazzino ed attendere il permesso per vendere i titoli che necessitano correzioni; i confessori sono tenuti da questo momento a rifiutare l'assoluzione ai possessori di libri proibiti.
Reagendo prontamente, i priori dell'arte della stampa, Tommaso Giunti, Marchio Sessa e Michele Tramezzino convocano per gennaio tutti i colleghi nella bottega di Tommaso Giunti.

Lo stesso anno arriva a Padova il 23 enne Gian Vincenzo Pinelli, nobile, d'origine napoletana, per completare i suoi studi e vi si stabilisce definitivamente.



1558
ducato di Ferrara, Modena e Reggio
Ercole II d'Este
Albero genealogico

(Ferrara 1508 - 1559)
figlio di Alfonso I e di Lucrezia Borgia;
1528, Parigi, sposa Renée d’Orléans († 1575) duchessa di Chartres, figlia di re Louis XII, di inclinazioni calviniste;
[gli porta in dote il ducato con altri domini, ricevuti in pegno nel 1528 da Philippe IV [il Bello] re di Francia]
1534-59, duca di Ferrara, Modena e Reggio;


 
1558
ristabilisce i contatti con la Spagna;

 
1558
ducato di Firenze
Cosimo I de' Medici
Albero genealogico

(Firenze 1519 - Villa di Castello, Firenze 1574)
figlio di Giovanni [dalle Bande Nere] (ramo dei "popolani") e di Maria Salviati;
1537-69, duca di Firenze;
nel 1539 ha sposato Eleonora Álvarez de Toledo y Zúñiga († 1562);



1569-74, granduca di Toscana;

1558
-


1558
ducato di Urbino
Guidobaldo II
Albero genealogico
(Pesaro 1514 - 1574)
figlio di Francesco Maria I Della Rovere e di Eleonora Gonzaga;
1538-74, duca di Urbino;
1538-39, duca di Camerino;
nel 1548 ha sposato Vittoria Farnese;
dal 1553 è capitano generale della chiesa;
dal 1555 è prefetto di Roma;
1558
passa al servizio di Filippo II di Spagna;





 
1558
-



1558
REGNO di NAPOLI e di SICILIA
Filippo II [il re prudente]
Albero genealogico

(Valladolid 1527 - Escorial, Madrid 1598)
primogenito di Carlo V e di Isabella di Portogallo;
1539, muore la madre;
1540-98, duca di Milano;
1554-98, re di Napoli e di Sicilia (Filippo I);
dopo l'incoronazione ricevuta dal padre, ha lasciato la Spagna per sposare la regina d'Inghilterra Maria Tudor;
1556-98, re di Spagna;



1580-98, re di Portogallo;



– vedi sopra –


NAPOLI
Viceré
-
Nunzio apostolico
-

1558
-


SICILIA
Viceré
-
1558
-




Beroald de Verville, François (1558-1612) canonico di Saint-Gautien de Tours;
Le Moyen de parvenir (1610 ca, Il mezzo per arrivare; raccolta di aneddoti e facezie pubblicata anche con i titoli Le Compeçu de la mélancolie ou Vénus en belle humeur e Salmigondis ou le manège du genre humain).

Giuseppe Calasanzio (Peralta de la Sal, Aragona 1558-Roma 1648) educatore spagnolo, santo; 
1617, fonda la "congregazione paolina dei poveri della madre di Dio", già "Scuole pie" nel 1597 detti "scolopi".

Greene, Robert (Norwich 1558 ca-Londra 1592) scrittore inglese;
The History of Arhasto (1584, La storia di Arasto)
Menaphon (1589, romanzo pastorale poi chiamato Greene's Arcadia)
History of Friar Bacon and Friar Bungay (1589, La storia di frate Bacone e frate Bungay)
The Scottish History of James IV (1590, La storia di Giacomo IV)
The History of Orlando Furioso (1591, La storia di Orlando Furioso)
The Defence of Conny-Catching (1592, Difesa dei truffatori)
Pandosto, the Triumph of Time (1608, Pandosto, il trionfo del tempo, da cui il Racconto d'inverno di Shakespeare).

Kyd, Thomas (Londra 1558-1594) drammaturgo inglese;
Cornélie di R. Garnier (1594, traduzione, Cornelia)
The Spanish Tragedy (1585-87, Tragedia spagnola)
La sua mano è stata vista in altre opere:
Prima parte di Ieronimo (1605, anonimo)
Solimano e Perseda (1590 ca, attribuito a G. Peele)
Arden di Feversham
Tito Andronico di Shakespeare.
Bisbetica domata e una prima versione di Ur-Hamlet (Amleto) fonti di due drammi shakespeariani.

Lambertenghi, Giacomo (Como 1558-Genova 1625) gesuita;
1589, ottobre, già dottore utriusque iuris, entra nella Compagnia di Gesù;
1600 [prima], rettore del Seminario Romano (affidato alla Compagnia di Gesù);
1600-2, rettore del collegio di Parma;
1602, rettore del collegio di Padova;
1606, è costretto a rientrare nella Provincia di Milano;
1625, 15 agosto, muore.

Lodge, Thomas (Londra 1558-1625) scrittore inglese
Alarum against Usurers (1583, Allarme contro gli usurai)
A Looking Glass for London and England (1587)
Scillaes Metamorphosis (1589)
Rosalynde, Euphues Golden Legacy (1590, alla quale si ispirò W. Shakespeare per Come vi piace).

Mancini, Giulio (Siena 1558-Roma 1630) medico e scrittore d'arte italiano; studiò a Padova medicina, astrologia e filosofia, per trasferirsi poi a Roma come archiatra di Urbano VIII
Viaggio per Roma per vedere le pitture che si ritrovano in essa (1623-24, una delle prime "guide" concepite con criteri moderni)
Considerazioni sulla pittura (appunti dal 1617-19 al 1628).

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«segue da 1557»
1558
Italia
Venezia, esce Opere che ha l'Academia Venetiana inviate alla Fiera di Francfort (in-quarto) di Paolo Manuzio figlio di Aldo [il Vecchio].
[È il primo di una serie di cataloghi concepiti apposta per la fiera di Francoforte.]
Spagna
varie prammatiche istituiscono una sorta di deposito legale per i libri licenziati, mentre le esportazioni in America vengono assoggetattate a una regolamentazione ancora più severa.
Una nuova prammatica dispone ora norme ancora più rigide che rimarranno in sostanza in vigore fino alla metà del secolo XVIII. A differenza delle precedenti, che badavano a regolamentare il momento dell'impressione dei libri o del loro ingresso nel circuito librario, ci si preoccupa ora di seguire lo stampato in ogni istante della sua esistenza. Ispezioni periodiche in librerie e biblioteche vengono così effettuate dai vescovi di concerto con le autorità locali. Queste operazioni vanno di pari passo con la centralizzazione.
attraverso i suoi Consejos la monarchia iberica controlla ogni fase della produzione e della circolazione dei libri: solo il Consiglio Reale può autorizzare la stampa per iscritto e solo il Consiglio Supremo dell'Inquisizione può dirigere l'attività repressiva.
Sotto pena di morte e della perdita dei beni si vieta persino l'introduzione senza permesso di libri in lingua castigliana impressi nei regni di Aragona, Valencia, Catalogna e Navarra.
Belgio
eccezionalmente viene pubblicato un elenco di libri consentiti nelle scuole.
«segue 1559».

Congregazione cardinalizia dell'inquisizione

«segue da 1557»
1558
Maggio
fra G. Muzzarelli, dall'ottobre scorso tra i consultori del Sant'Uffizio, rilascia la sua testimonianza favorevole a G.G. Morone.
[Poco tempo dopo si allontanerà da Roma per ritirarsi nella sua piccola diocesi del regno di Napoli.
Paolo IV
gli farà così scontare non solo la testimonianza citata, ma anche:
- il ruolo da lui giocato nel 1551-53 per conto di Giulio III,
- l'intromissione nelle cose del Sant'Uffizio,
- la mediazione con R. Pole nella grottesca commedia dell'incontro di San Paolo.
Roma, il vescovo di Modena E. Foscarari viene incarcerato per le sue presunte complicità con G.G. Morone.
[Quest'ultimo, infatti, proprio nel 1549 lo aveva indicato a Paolo III come il personaggio più adatto a succedergli alla guida della diocesi di Modena, dove in passato egli aveva cercato di diffondere la spiritualità del Beneficio di Cristo avvalendosi tra l'altro di predicatori quali Bernardo Bartoli nel 1543 e Bartolomeo della Pergola nel 1544.
Secondo Berardo Bongiovanni, vescovo di Camerino, sarebbe stato R. Pole a suggerire a G.G. Morone il nome di E. Foscarari come «atto ad fare questo officio et provedere contra li heretici di quella città».
«segue 1559».

 

Opera delle "Cittelle"

1558, Venezia, il padre gesuita Benedetto Palmio istituisce questo istituto per la preservazione delle ragazze povere, e anche non proprio povere, la cui bellezza, soprattutto unita alla bassa condizione sociale, costituisce un rischio per le violenze che possono subire; l'opera, già progettata dai barnabiti e dalle Angeliche nel 1544, è totalmente simile a quella istituita da I. de Loyola a Roma nel 1546.
Una trentina di ragazze vengono ospitate in un primo tempo in una casa presa in affitto presso S. Marziale e altre ospitate presso alcune famiglie di cittadini. Se ne occupano due comitati o "congregazioni" con compiti ben precisi e definiti:
- uno di 12 uomini, che alla fine arrivano a 20, appartenenti al patriziato, 4 dei quali sono "nobilissimi senatori" detti "governatori";
- uno di 12 nobildonne, dette "governatrici", delle quali 4 sono le moderatrici o direttrici dell'opera;
«segue 1560».

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