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ANNO 1872

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Papa Pio IX
(1846-78)

- segretario di Stato e responsabile del servizio di spionaggio papale: card. G. Antonelli;

1872, maggio,  l'abolizione dei direttori spirituali nelle scuole secondarie viene respinta;

alleanza dei tre imperatori

1872, 4 settembre, si incontrano a Berlino:
- Guglielmo I
- Francesco Giuseppe
- Alessandro II
con l'intenzione di realizzare, su progetto di O. von Bismarck , una stretta cooperazione tra i tre grandi imperi di Germania, Austria-Ungheria e Russia, con l'obiettivo di mantenere la pace in Europa orientale e di impedire alla Francia la costituzione di un'alleanza che gli permetta di "vendicare" la sconfitta subita ad opera della Germania nel 1870-71;
«segue 1873»

"Prima internazionale Comunista"

«segue da 1871»
1872

Agosto
4
, Rimini, si riunisce il I Congresso internazionalista italiano. Vi sono rappresentate 21 sezioni. Oltre alle romagnole e alle emiliane figurano anche quelle di Roma, Napoli, Firenze, Siena, Mantova, Perugia. Lo presiede il marchese C. Cafiero una delle figure più note dell'Internazionale.
I congressisti dichiarano costituita la Federazione italiana dell'Internazionale e si schierano compatti con M.A. Bakunin per la causa dell'Internazionale autonomista contro il Consiglio generale di Londra, che ha tentato di imporre «a tutta l'associazione internazionale dei lavoratori una dottrina speciale, autoritaria, che è precisamente quella del partito comunista tedesco; dottrina che è la negazione di quello che è il sentimento rivoluzionario del proletariato italiano».
Si rompe così ogni solidarietà con il Consiglio generale di Londra e si ricusa di intervenire al congresso generale dell'Internazionale, indetto all'Aia per il settembre successivo. Si decide, invece, di tenerne uno, antitotalitario, a Neuchâtel, in Svizzera.
Segretario della commissione di corrispondenza a Bologna (scelta come sede e ora divenuta la capitale degli internazionalisti) è nominato A. Costa.
Settembre
2
, l'Aia, il Congresso dell'Internazionale espelle M.A. Bakunin e Guillaume (della Federazione del Giura svizzero), conferisce ampi poteri al Consiglio Generale e lo trasferisce a New York. 
Si chiude così la Prima Internazionale, la cui ala marxista non avrà vita reale negli anni successivi.
15-16, St. Imier (Svizzera) [al posto della già prevista Neuchâtel]: Congresso della "corrente antiautoritaria" dell'Internazionale:
vi partecipano:
. M.A. Bakunin,
. C. Cafiero,
. E. Malatesta,
. G. Fanelli,
. L. Nabruzzi,
. A. Costa, in rappresentanza della sezione emiliana.
Oltre ai sei delegati italiani vi assistono anche delegati spagnoli, francesi, del Giura.
Ancora una volta si negano i poteri del Consiglio generale di Londra e si bandisce ogni autorità direttiva delle federazioni. Le federazioni devono mantenersi in comunicazione fra di loro, ma senza un sindacato autoritario qualunque, libere di scegliere la linea di condotta politica che riterranno più conveniente.
Le risoluzioni approvate diventano la piattaforma ideologica e di lotta del movimento anarchico.
Dicembre
Congresso di Córdoba: la Federazione spagnola forte di 50.000 membri, adotta i principi ideologici ed organizzativi del Congresso di St. Imier.
«segue 1873»



1872
Impero d'Austria
 
Francesco Giuseppe I
Albero genealogico
(Vienna 1830-1916)
figlio dell'arciduca Francesco Carlo d'Absburgo-Lorena e di Sofia di Baviera;
1848-1916, imperatore d'Austria;
1867-1916, re d'Ungheria;

 
Ministro degli Affari Esteri
-
-
Ministro delle Finanze
-
-

1872
-

AUSTRIA
Cancelliere
-
Ministro della Difesa
-
Ministro degli Interni
-
UNGHERIA
Cancelliere
-
Ministro della Difesa
-
Ministro degli Interni
-
 
***

- "Vecchi cechi": F.L. Rieger, leader dell'autonomismo boemo contro il centralismo di Vienna  e capo del partito, nel 1863 si è dimesso da deputato al parlamento di Vienna e alla dieta di Boemia per guidare il boicottaggio dei lavori parlamentari;
decisamente contrario al "compromesso" austro-ungherese dell'anno precedente pubblica una "dichiarazione" nella quale sostiene l' "individualità storica" della Boemia e il suo diritto all'indipendenza;
- "Giovani cechi": costituitosi nel 1863, questo movimento non contesta la struttura generale della monarchia austro-ungarica ma avanza determinate richieste;







1872
Deutsches Reich
[Impero Tedesco]
Guglielmo I
Albero genealogico

(Berlino 1797-1888)
secondogenito di Federico Guglielmo III e di Luisa Augusta di Meclemburgo-Strelitz;
1861-88, re di Prussia;
1871-88, imperatore di Germania;

 
Presidente
del Bundesrat

(consiglio federale)
O. von Bismarck
(1871 21 mar - 20 mar 1890)
Presidente
del Reichstag
(parlamento)
-
 
Cancelliere del Reich
[Reichskanzler]
O. von Bismarck
(1871 21 mar - 20 mar 1890)
Guerra
von Roon
(? - 1872)
gen. Emil von Albedyll
(1872 - 1888)
   
   
   
   

La costituzione dell'Impero Tedesco (1871) era stata preceduta nel 1867 dalla fondazione della Confederazione della Germania del Nord che disponeva di alcuni organi di governo federali:
- Bundesrat (consiglio federale) formato dai rappresentanti degli stati membri e presieduto dal sovrano di Prussia;
- Reichstag (?) rappresentanza parlamentare;
- un rudimentale esecutivo presieduto dal primo ministro in qualità di Cancelliere della Confederazione.
Il termine Cancelliere venne in seguito utilizzato per definire la figura istituzionale del Primo ministro federale dell'Impero Germanico per distinguerlo dai capi dei governi dei singoli stati membri.
Dal 1871 al 1918 il cancelliere del Reich rispondeva direttamente e unicamente all'Imperatore che lo nominava e lo destituiva. Il Reichstag non aveva, formalmente, nessuna influenza sulla scelta, sulla sua nomina o sulla sua destituzione. Nei fatti taluni cancellieri nel periodo dell'impero dovettero dimettersi per crisi parlamentari. D'altro lato il cancelliere del Reich non aveva alcun potere legislativo, nella sua carica non era nemmeno legittimato a prendere parte alle sedute del Reichstag né tantomeno a prenderVI la parola in assenza di uno specifico mandato.
[Wikipedia]

1872
il gen. Emil von Albedyll, rimpiazza von Roon come ministro della Guerra e capo del gabinetto militare prussiano;

Kulturkampf
lotta per la Civiltà
1871-79

1872, in Prussia viene istituito un pedante controllo statale su tutte le scuole e le istituzioni educative anche private, e nel Reich viene decretata l'espulsione di gesuiti, redentoristi e lazzaristi, che sono i più attivi nell'azione educativa e pastorale;

 



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Regni
Regno di Baviera

Ludwig II (Monaco 1845-Starnberger See 1886)
figlio del re Massimiliano II Joseph e della p.ssa Marie di Prussia;
1864-86, re di Baviera;
1872
-

 
Regno di Sassonia
Johann I (Dresden 1801-Pillnitz 1873)
figlio del principe Maximilian e di Carolina di Parma, e fratello di Friedrich August II;
1854-73, re di Sassonia;
1872
-
Albero genealogico
 
Regno di Württemberg
Karl (Stuttgart 1823 - Stuttgart 1891)
figlio del re Wilhelm I e della grand.ssa Olga di Russia;
1864-91, re di Württemberg;
1872
-
Albero genealogico
 
Granducati
Granducato di
 
 
Granducato di
 
 
 
   
 
Ducati
Ducato di Sassonia-Coburgo-Gotha

Ernst II (Coburgo 1818-castello di Reinhardsbrunn 1893)
figlio di Ernst I e della p.ssa Luise di Saxe-Gotha; Luise di Saxe-Gotha;
1844-93, duca di Sassonia-Coburgo-Gotha;
1872
-

Albero genealogico
 
Ducato di Sassonia-Meiningen

Georg II (Meiningen 1826 - Wildungen 1914)
figlio del duca Bernhard II e della p.ssa Marie di Hesse-Kassel;
1866-1914, duca di Sassonia-Meiningen;
1872
-

Albero genealogico
 
 
   
 
Principati
 
 


1872
REGNO di POLONIA
(Regno del Congresso)
[capitale Varsavia]
- dal 1864 il governo russo ha abolito il polacco come lingua ufficiale, soppresso ogni forma di governo locale e promulgata una riforma agraria molto più radicale di quella russa del 1861, per danneggiare la turbolenta nobiltà;
anche la chiesa cattolica viene perseguitata;
 
1872
-








1872
Principato di Serbia
[Indipendente dal 1861]
Milan Obrenovic
Albero genealogico

(Marasesti, Moldavia 1845 - Vienna 1901)
pronipote del principe Miloš I;
1868-82, principe di Serbia;
in seguito all'assassinio del principe Michele III;
sottoposto alla tutela di un consiglio di reggenza (all'interno del quale prevale l'influenza di J. Ristic);
- dal 1869 vige la costituzione;
1872
-


1882-89, re di Serbia;

1872
-
Principato del Montenegro
Nicola I Petrovich Njegosh
Albero genealogico

(Njegoš, Principato del Montenegro 1841 - Antibes, Francia 1921)
1860-1909, principe del Montenegro;
1872
-


1910-18, re del Montenegro (Nicola I);

1872
-





1872
Regno degli Elleni
Giorgio I
Albero genealogico

(Copenaghen 1845-Salonicco 1913)
figlio di Cristiano IX re di Danimarca e di Luisa di Assia-Kassel nonché cognato di Edward VII re d'Inghilterra;
1863-1913, re degli Elleni;
- dal 1864 ha accordato al paese una costituzione democratica (non di immediata applicazione) e sostiene con alterna fortuna le aspirazioni all'indipendenza dell'isola di Creta;
1872
-

 
1872
-



1872
IMPERO OTTOMANO
Abdül Aziz o 'Abd al-'Aziz
Albero genealogico
(Istanbul,9 febbraio 1830 – Istanbul, 4 giugno 1876)
figlio di Mahmud II;
1861-76, XXXII sultano;
1866-68, insurrezione di Creta;
dal 1870 esiste l'Esarcato di Bulgaria, da lui creato;
1872
-

1872
-
BULGARIA
1872
alla nomina dell'Esarca, effettuata nella persona di mons. Antim, il Patriarca di Costantinopoli dichiara scismatica la chiesa bulgara, scomunicandone tutti i fedeli; ciò nonostante i bulgari vi aderiscono in massa e il movimento nazionale ecclesiastico e scolastico prende grande sviluppo;





1872
RUSSIA
 
Alessandro II Romanov
Albero genealogico
(Mosca 1818 - Pietroburgo 1881)
figlio di Nicola I e di Carlotta di Prussia;
1855-81, zar di Russia;

Ministro degli Esteri
-
1872
"patto dei tre imperatori", messo poi in crisi dalla sue ambizioni espansionistiche nei Balcani;




 
1872
-
 
Granducato di Finlandia
[relativamente autonomo]
- dal 1809, in seguito alla pace di Tilsit e al trattato di Fredrikshamn;
- dal 1863 la dieta viene convocata ufficialmente ogni cinque anni e
la lingua ufficiale è diventata il finlandese; la religione è luterana già dal XVI sec.;
- dal 1869 lo zar ha concesso la costituzione;
1872
-

1872
Principato di ROMANIA
[dal 9 novembre 1859 con l'unione di Moldavia e Valacchia]
Carlo di Hohenzollern-Sigmaringen

Albero genealogico

(Sigmaringen, Prussia 1839 - Sinaia, Valacchia 1914)
figlio di Carlo Antonio († 1885) principe di Hohenzollern-Sigmaringen (1848-49, abd.) e di Giuseppina di Baden;
1859, entra nell'esercito prussiano;
1866-81, principe di Romania;
grazie anche all'appoggio di Napoleone III col quale ha rapporti di parentela, viene eletto con plebiscito popolare:
la conferenza di Parigi dichiara nulla l'elezione ma per suggerimento di Bismarck egli parte subito per la Romania in incognito; (maggio) giunge a Bucarest dove viene accolto con grande entusiasmo popolare.
La Turchia protesta e concentra un esercito sul Danubio sotto Omar Pascià, i romeni mobilitano e una nuova guerra sembra imminente; ma la Vittoria prussiana sull'Austria (la Duplice Monarchia Austria-Ungheria sarà costituita con un compromesso nel 1867) a Sadowa e l'insurrezione di Creta distraggono l'attenzione sia della Porta che dell'Austria stessa da ogni idea di intervento.
La conferenza di Parigi e il sultano si adattano al fatto compiuto e finiscono per riconoscere il nuovo sovrano.
nel 1869 sposa la principessa Elisabetta di Wied (o Carmen Sylva);


1881-1914, re di Romania; (Carlo I)






1872
-
 

a




1872
FRANCIA
 
Terza Repubblica
Presidente della Repubblica
L.-A. Thiers
(1871 31 ago - 24 mag 1873)
Presidente dell'Assemblea nazionale
 
vice-presidente del Consiglio
J. Dufaure
I
(1871 19 feb-18 mag 1873)
Ministro dell'Interno
Auguste Casimir-Perier
(1871 11 ott - 6 feb 1872)
Victor Lefranc
(6 feb - 7 dic)
Eugène de Goulard
(7 dic - 18 mag 1873)
Guardasigilli
J. Dufaure
(1871 19 feb - 25 mag 1873)
Sovrintendente delle Finanze
Augustin Pouyer-Quertier
(1871 25 feb - 23 apr)
Eugène de Goulard
(23 apr - 7 dic)
Léon Say
(7 dic - 25 mag 1873)
Segretario di stato agli Affari Esteri
Charles de Rémusat
(1871 2 ago - 25 mag 1873)
 
1872
-
 


1872
REGNO dei PAESI BASSI
Guglielmo III

Albero genealogico

(† 1890)
figlio di Guglielmo II e di Anna di Russia;
1849-90, re dei Paesi Bassi e granduca di Lussemburgo;
1872
-

Primo ministro
J.R. Thorbeke
III

(1871 - 1872)
[governo liberale]
-
1872
-
 

a



1872
REGNO del BELGIO

Leopoldo II

Albero genealogico

(1835 - 1909)
figlio di Leopoldo I e di Carolina Carlotta Augusta d'Inghilterra;
1865-1909, re dei belgi;


1885-1908, sovrano dello Stato Indipendente del Congo
[in realtà un suo possedimento personale]



 
1872
-

a






1872
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Vittoria
Albero genealogico

(Londra 1819-Osborne, isola di Wight 1901)
figlia di Edoardo duca di Kent e di Vittoria Maria Luisa di Sassonia-Coburgo-Gotha;
1820, alla morte del padre è posta sotto la tutela dello zio materno Leopoldo di Sassonia-Coburgo-Saalfeld (futuro Leopoldo I del Belgio);
1837-1901, regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda;
succeduta alla morte dello zio Guglielmo IV morto senza eredi legittimi;
dal febbraio 1840 è sposata con l'amatissimo cugino Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha;
dal 14 febbraio 1861 è vedova;


1877-1901, imperatrice delle Indie;

Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
W.E. Gladstoneliberale
(1868 3 dic - 20 feb 1874)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
Robert Lowe
(1868 9 dic - 11 ago 1873)
Segretari di Stato
 
Affari Esteri e Commonwealth
-
-
Guerra
E. Cardwell
(1868 - 1874)
Affari Interni
-
-
Giustizia
-
-
Colonie
-
-
1872
-
1872
dopo il 1870 la repressione inglese riesce a decapitare il movimento dei "feniani", che lascia però il posto ad altre associazioni indipendenti;
alle elezioni per il parlamento di Westminster il rinnovato e unitario Partito nazionalista conquista 6 seggi;



1872
REGNO di DANIMARCA
Cristiano IX
Albero genealogico

(Gottorp, Schleswig-Holstein 1818 - Copenaghen 1906)
figlio di Federico Guglielmo e di Luisa di Assia-Kassel;
1863-1906, re di Danimarca;

1872
-

ISLANDA

1872
-


1872
REGNO di SVEZIA e NORVEGIA
Carlo XV
Albero genealogico

(Stoccolma 1826 - Malmö 1872)
figlio di Oscar I e di Giuseppina di Leuchtenberg;
1859-72, re di Svezia e Norvegia;


Oscar II
Albero genealogico

(Stoccolma 1829 - 1907)
figlio di Oscar I e di Giuseppina di Leuchtenberg, e fratello di Carlo XV;
1872-1907, re di Svezia;
1872-1905, re di Norvegia;


SVEZIA
1872
-
NORVEGIA
1872
-





1872
REGNO di PORTOGALLO
Luiz I
Albero genealogico
(? - 1889)
secondogenito di Ferdinando di Sassonia-Coburgo-Gotha e di Maria II regina di Portogallo;
1861-89, re di Portogallo;
[succeduto al fratello Pietro V]
1862, sposa Maria Pia di Savoia-Carignano (1847-lug 1911);

-

?
(?-?)

1872
-


a

1872
REGNO di SPAGNA
Amedeo Ferdinando Maria
Albero genealogico
(Torino 1845 - 1890)
terzogenito di Vittorio Emanuele II e di Maria Adelaide d'Absburgo; duca d'Aosta;
1868, rivoluzione spagnola;
1870-73, re di Spagna;
1872
già osteggiato dall'aristocrazia, negando la firma a un decreto che sospende le garanzie costituzionali, si aliena anche la maggioranza conservatrice di F. Serrano y Dominguez;


Primo Ministro
Manuel Ruiz Zorrilla
(1871 gen - 1872)
-
Ministro dell'interno
-
1872
-









1872
REGNO D'ITALIA
Vittorio Emanuele II
Albero genealogico
(Torino 1820-Roma 1878)
figlio di Carlo Alberto e di Maria Teresa d'Absburgo-Lorena di Toscana;
1831-49, principe di Piemonte;
1849-59, duca di Savoia;
1849-61, re di Sardegna;
1861-78, re d'Italia;

 

PARLAMENTO
XI Legislatura
(1870 5 dic - 20 set 1874)
Presidente del Senato
V. Fardella
marchese di Torrearsa
siciliano
(1870 5 dic - 20 set 1874)
Presidente della Camera
G. Biancheri
ligure
(1870 5 dic - 20 set 1874)
 
Presidente
del Consiglio
G. Lanza
piemontese
(1869 14 dic - 10 lug 1873)
Interno
Affari Esteri
E. Visconti Venosta
lombardo
(1869 14 dic - 25 mar 1876)
Guerra
C. Ricotti Magnani
piemontese
(1870 7 set - 25 mar 1876)
Marina
A. Riboty
francese
(1871 31 ago - 10 lug 1873)
Finanze
Q. Sella
piemontese
(1869 14 dic - 10 lug 1873)
Agricoltura, Industria e Commercio
 avv. S Castagnola
ligure
(1869 14 dic - 10 lug 1873)
Lavori Pubblici
 G. Devincenzi
abruzzese
(1871 31 ago - 10 lug 1873)
Grazia e Giustizia, e Culti
G. De Falco
campano
(1871 24 feb - 10 lug 1873)
Istruzione Pubblica
C. Correnti
lombardo
(1869 14 dic - 17 mag 1872) 
Q. Sella
piemontese
(18 mag - 4 ago)
A. Scialoja
campano
(1872 5 ago - 5 feb 1874)
«Roma: ci sono ventimila mendicanti e ventimila religiosi, tutti vivono di questue».
[Enzo Biagi, Quante donne, ERI Roma 1996.]

1872

Gennaio 
le società operaie sono già 1.200 con 200.000 iscritti;

Febbraio

Marzo 
10, Pisa, muore G. Mazzini;
[Era ospite della famiglia Rosselli in incognito, sotto la falsa identità del "dottor George Brown". Mentre da un lato 15.000 persone – secondo le stime della polizia – partecipano al corteo funebre che accompagna la sua salma al cimitero di Staglieno, a Genova, e moltissime altre gli rendono omaggio nel tragitto che l'ha portato da Pisa a Genova, dall'altro lato il Parlamento approva un semplice voto di cordoglio, ma il il presidente della Camera vieta qualunque discorso di commemorazione, mentre il presidente del consiglio G. Lanza, pur associandosi all'elogio dell'estinto pronunciato da F. Crispi e U. Rattazzi ricordando la figura del patriota, si oppone all'invio di una deputazione del governo ai funerali.]

Aprile

Maggio

Giugno
 
Luglio

Agosto
4
, Rimini, Conferenza nazionale delle 21 sezioni dell'Internazionale; viene costituita la "Federazione italiana dell'internazionale" che decide di rompere ogni rapporto col Consiglio Generale di Londra (marxista). 

Settembre

Ottobre
28
, Caprera, così scrive G. Garibaldi ad A. Costa:

Caro Costa,

uno dei nostri migliori [Celso Ceretti, capo della sezione di Mirandola] mi scrive colla data del 17 corr. le seguenti parole: Vi confermo la mia di pochi giorni or sono, cioè che il Terzaghi è un agente di polizia.
Il Terzaghi era un "esageratore" ed io potrei citarvi molti altri esempi se ne avessi il tempo. Credetemi: portate l'Internazionale sul terreno politico, ed essa in un tempo indeterminato, ma non lontano, avrà innalzato le classi sofferenti al punto di prosperità a cui possono pretendere.
1° Guerra del Lavoro al capitale, voi dite: e quando il lavoro sarà in possesso di un capitale, esso dovrà passare dalla parte nemica, quindi defezioni continue e continue guerre.
2° Abolizione del prete, la capisco, essendo il prete l'impostura: ma l'abolizione del matrimonio è un affare serio, che merita di essere molto ponderato.
3° Collettività della terra, degli strumenti di lavoro ecc. I romani antichi, che certamente valevano più di noi, lottarono per molti secoli senza mai potervi arrivare.
Infine non ammettendo il principio autoritario, voi credete nell'anarchia, che nessuno deve desiderare.
Le suddette ed alcune altre sono le "esagerazioni" a cui accenno e mi duole di non aver tempo per occuparmene. Contribuire a fare imponente il comizio al Colosseo per il suffragio universale, ottenere la Costituente dopo, ed agitare il paese finché non si siano ottenuti i miglioramenti e lavata la società dalle brutture e dai malanni che l'affliggono. Tutto questo dobbiamo pretendere per ora. Salutatemi i fratelli d'Imola.

Vostro G. Garibaldi

[Lettera pubblicata in «Lotta» di Imola del 1° Maggio 1903 e in «Il Resto del Carlino» del 18 luglio 1932.
Tratto da: Lilla Lipparini, Andrea Costa rivoluzionario, Longanesi & C. 1977.]

Postille nella lettera successiva inviata da A. Costa a Celso Cerretti:

- Noi non facciamo la guerra al capitale propriamente detto, ma al capitale per ciò che sfrutta e tiene schiavo il lavoro; in altri termini noi facciamo guerra al monopolio del capitale ma non vogliamo distruggerlo come dice «L'Opinione» e par che ci voglia dire il generale, ma mettere il capitale al servizio del lavoro. Ti va?

- Abolire il prete: se il prete è un'impostura, il matrimonio parimenti è un'impostura, dunque abolito. Resta il matrimonio del sindaco; l'altro lato della questione: l'autorità concetto si manifesta per due rappresentazioni: il prete e il birro o il sindaco ecc. Io non so perché se si toglie un lato non debba togliersi anche l'altro: l'essere cattivo uno di questi lati dimostra già la corruzione di quel concetto. Dunque?

3° - Della collettività del secolo non parlo. Non credo che i romani fossero migliori in economia sociale. E tu?

4° - Dell'anarchia il generale ha certamente un falso concetto: dunque inutile parlarne.

Saluta gli amici tutti e scrivimi.

 



Novembre

Dicembre

MEZZOGIORNO E ISOLE

Napoli, le elezioni sono vinte da una lista clericale, al cui favore è intervenuto anche il cardinale, che ottiene al comune 43 seggi su 80.

Fonti:
- Giuseppe Galasso, Intervista sulla storia di Napoli, a cura di Percy Allum, Laterza 1978.





 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Governatore generale
John Young
barone Lisgar
(1869 - 1872)
Frederick T.H.-T. Blackwood
conte di Dufferin e Ava
(1872 - 1878)
Primo ministro
John A. Macdonald
(1867 - 1873)
[conservatore]

1872
nasce la CPR (Canadian Pacific Railway) da un progetto di John A. Macdonald che, come in altri affari di stato, lascia l'iniziativa in mano al suo luogotenente George-Étienne Cartier.
Viene stabilito che la nuova linea sarà costruita da investitori privati, ma con sostanziali finanziamenti governativi.

Marzo
il Canadian Railway Bill è sottoposto all'approvazione del Parlamento; esso prevede un collegamento ferroviario tra l'Ontario e la British Columbia da realizzarsi entro dieci anni.
Secondo i termini approvati la nuova compagnia riceverà 30 Mni di dollari in fondi pubblici e 26 milioni di ettari di terre pubbliche.

Poco dopo l'approvazione della legge, John A. Macdonald si sottopone alla prima prova elettorale e ne esce malconcio anche perché le elezioni vengono combattute essenzialmente sulla questione del costo estremamente elevato della nuova ferrovia. Il Partito Conservatore evita a stento la sconfitta, dato che perde l'Ontario mantenendo una lieve maggioranza in Québec e pareggiando nelle province atlantiche, tanto che, alla fine, la partita si gioca nell'ovest dove la British Columbia ricompensa i conservatori fornendoli della risicata maggioranza di sei seggi.
Nel contempo John A. Macdonald costituisce il ministero dell'Interno e dà vita alla North-West Mounted Police (il nome originario del famoso corpo delle Giubbe Rosse) che hanno rispettivamente come compito quello di amministrare e mantenere l'ordine nel Territori del Nord-Ovest.

Lo stesso anno il col. britannico Patrick Robertson-Ross (1828-1883), dopo aver compiuto una lunga visita nelle praterie, propone la creazione di un reparto di fucilieri a cavallo che mantengano l'ordine nella zona e impediscano pericolose intrusioni americane.

 

 

 

 

 


QUÉBEC
Vescovo di Montréal
Ignace Bourget
(1840 - 1876)

1872
-

 

 

 

ONTARIO
Primo ministro della provincia (3°)
-
Oliver Mowat
(1872 ott - lug 1896)
[liberale]

1872
-


NEW BRUNSWICK
-
-

1872
-

NOVA SCOTIA
-
-

1872
-

MANITOBA [dal 1870]
-
-

1872
-


NORTHWEST (territori) [dal 1870]
-
-

1872
-


BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Governatore della provincia
-

1872
-

 

 

TERRANOVA
Primo Ministro
Charles F. Bennet
(1870 - 1874)

1872
-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
Governatore della provincia
William C.F. Robinson
(1870 - 1873)

1872
-

 



 

 

UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
U.S. Grant [18°]
(1869 4 mar - 4 mar 1877)
[Pr]
Vicepresidente
-
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
Hamilton Fish
(1869 4 mar - ?)
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Guerra
-
Presidente della Corte Suprema
S.P. Chase
(1864 6 dic - 7 mag 1873)

1872
Gennaio
-

A Fort Whoop-Up (vicino alla futura Lethbridge, nell'Alberta) una banda di avventurieri americani costruisce una base dalla quale agiscono trafficanti di whisky adulterato e cacciatori che massacrano indiscriminatamente lupi e bisonti.
Gli scontri con le nazioni indiane cree, blackfoot e assiniboine diventano all'ordine del giorno.

Marzo
viene istituito il primo parco nazionale degli Stati Uniti – e del mondo intero: il Congresso approva infatti una legge che trasforma un territorio di 8000 kmq del WYOMING nello "Yellowstone National Park".

Il Congresso abolisce la tassa sui redditi fissata durante la guerra di secessione.
Ma gli ambienti industriali respingono con successo i tentativi di diminuire gli alti dazi protettivi imposti in conseguenza del conflitto, che erano chiaramente legati a un'emergenza; anzi in alcuni casi ne ottengono un aumento.
Nell'imminenza delle elezioni il Congresso diminuisce del 10% la maggior parte delle imposte per venire incontro alle richeste degli agricoltori delle regioni occidentali:
[Prima che si concluda la seconda presidenza di U.S. Grant si tornerà tuttavia ai livelli precedenti.]


Man mano che si avvicina la scadenza elettorale l'insoddisfazione per l'operato del presidente U.S. Grant provoca tra i repubblicani una vera e propria rivolta.
I dissidenti – che si autodefiniscono liberalrepubblicani – comprendono personalità di rilievo, tra gli altri:
. Carl Schurz, il rivoluzionario di origine tedesca diventato in seguito uno dei diplomatici più noti degli Stati Uniti, generale durante la guerra di secessione e senatore del MISSOURI;
. David Davis, giudice della Corte suprema;
. Charles Francis Adams, ambasciatore americano a Londra durante la guerra di secessione,
. Gideon Welles, ministro della Marina di A. Lincoln.
Al movimento aderisce inoltre una miriade di influenti giornalisti e scrittori.
Ma i liberalrepubblicani, pur esercitando un fascino notevole sull'élite intellettuale, non riescono mai ad avere larghi consensi popolari.
Inoltre, raccolti sotto uno stesso ideale politico ci sono:
- protezionisti convinti,
- faurori della liberalizzazione del commercio,
- conservatori dell'Est,
- radicali del West,
- idealisti che vogliono le riforme,
- semplici arrivisti.
Il solo fattore unificante è l'ostilità per U.S. Grant e la determinazione di contrastare una sua seconda presidenza.

Maggio
si riunisce a Cincinnati la convenzione del nuovo Partito liberalrepubblicano.
Solo dopo aspre polemiche può essere rielaborata una piattaforma programmatica.
Pur accettando gli emendamenti alla Costituzione relativi alla ricostruzione, tale piattaforma invoca un'amnistia per tutti e il ritiro delle truppe d'occupazione dal Sud; inoltre si chiede una riforma dell'amministrazione statale e una ripresa della convertibilità dei greenbacks in moneta metallica;
tuttavia le proposte in materia di dazi e tariffe sono talmente equivoche da apparire incomprensibili.
Dopo aspre polemiche spesso trasformatesi in alterchi, il movimento sceglie come suo candidato presidenziale un personaggio notoriamente poco affidabile come Horace Greeley, da anni direttore del «New York Times».
Si tratta di una scelta singolare in quanto Horace Greeley è un protezionista convinto e diffidente riguardo alla riforma dell'amministrazione. Per di più, dopo una vita passata a criticare i i democratici, non può certo essere il candidato ideale per attirare l'elettorato democratico.
Comunque i democratici lo sostengono, sia pure con qualche riluttanza, rendendosi conto che nessun loro candidato ha la possibilità di battere U.S. Grant.
I repubblicani scelgono di nuovo U.S. Grant all'unanimità e approvano una piattaforma elettorale che sostiene i le idee radicali e la necessità di una politica protezionistica.

Elezioni presidenziali
 
voto popolare
voto elettorale
. U.S. Grant (Repubblicano)
3.597.132
286
. Horace Greeley (Dem.-Liberalrep.)
2.834.125
66

Ovviamente U.S. Grant ottiene un successo schiacciante.
[Horace Greeley, esausto per la campagna elettorale e abbattuto per la batosta subita, muore tre settimane dopo le elezioni.
I liberalrepubblicani non gli sopravvivranno a lungo.]

 

 

Lo stesso mese viene approvato un Amnesty Act che, con la concessione di un'amnistia generale, restituisce pienezza di diritti politici a tutti i sudisti, con la sola eccezione di poche centinaia di personalità di spicco della disciolta Confederazione.


In questo stesso anno il Congresso decide anche di por fine all'attività del Freedmen's Bureau.


Lo stesso anno, per quanto riguarda il telegrafo, J.B. Stearns idea il "sistema duplex" che consente di trasmettere simultaneamente due messaggi nella stessa direzione servendosi dello stesso cavo telegrafico.

Petrolio: lo stesso anno John D. Rockefeller, trascurando la ricerca petrolifera, cerca di ottenere il controllo della raffinazione.
Con alcuni soci fonda la Standard Oil Company of Ohio.
[Dieci anni dopo diverrà il primo "trust" degli Stati Uniti.]


 

 

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1872
-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1872
-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1872
-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
-
-

1872
-




[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1872
-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1872
-



[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1872
-

 



 






[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-
-

1872
-


[09] NEW HAMPSHIRE [dal 21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1872
-

 





[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788] - cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1872
-

 





[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1872
-

 

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 29 maggio 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1872
-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1872
-


[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1872
-


[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1872
-



[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
-
-

1872
-




[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
-
-

1872
-

[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
-
-

1872
-

 


[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
-
-

1872
-

[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1872
-


[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
-
Governatore
-
-

1872
-

[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
-

1868
-

 

 




[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
-
-

1872
-

[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
-
-

1872
-


[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
-
-

1872
-

 


[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
-
-

1872
-


[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1872
-

 


[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
-
-

1872
-

 


[-] Territorio del NEW MEXICO [dal 1846]
Governatore
-
-

1872
-

 


[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
-
-

1872
-

 


[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
-
-

1872
-

 


[-] Territorio dell'UTAH [dal 1850]
[Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1872
-

 

 


[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1872
-

 


[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-

1872
-

 


[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-

1872
-

 


[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1872
Gennaio
-

 


[-] Territorio del COLORADO [dal 28 febbraio 1861]
Governatore
-
-

1872
Gennaio
-

 


[-] Territorio dell'IDAHO [dal 24 marzo 1863] - cap. Boise
[Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1872
Gennaio
-

 


[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1872
Gennaio
-

 


[-] Territorio del MONTANA [1864-89] [dal 26 maggio 1864] - cap. Virginia City
[Fino al 1865 cap. Bannack.]
Governatore
-
-

1872
Gennaio
-

 


[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-
-

1870
-

 

 


[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1872
-

 


a






1872
GRANDI ANTILLE
- Presidente della repubblica
1872
guerra grande (1868-78): prima guerra d'indipendenza cubana;
Haiti
-
?
(?-?)
1872
-
- Presidente della repubblica
?
(?-?)
1872
-
- Governatore
?
(?-?)
[colonia britannica dal 1866]
1872
-


1872
STATI UNITI del MESSICO
(repubblica federale)
- Presidente della repubblica federale
B.P. Juárez Garcia
(1867 - 1872 †) II
S. Lerdo de Tejada
(1872 - 1876)
1872
la restaurazione della repubblica avviene comunque su un terreno reso instabile non tanto dalle devastazioni belliche, bensì anche dai frutti della stessa reforma la cui applicazione ha colpito anche le comunità indie, espropriate a vantaggio dei grandi proprietari terrieri e ridotte ad alimentare la massa dei diseredati che vanno gonfiando il sottoproletariato urbano;
Santiago Villanueva crea con un gruppo di operai il "Gran circulo de los obreros de Mexico", primo nucleo dell'anarcosindacalismo messicano;
alla morte di B.P. Juárez Garcia gli succede S. Lerdo de Tejada ma cominciano a susseguirsi in crescendo sollevazioni militari e indie;

1872
GUATEMALA
[formalmente indipendente dal 1847]
- Capo del governo
-
1872
-


1872
HONDURAS
-
?
(?-?)
1872
cresce la dipendenza dagli Stati Uniti, interessati a mantenere sotto proprio controllo le ricche piantagioni di banane, unica risorsa economica del paese;

1872
- Presidente
?
(? - ?)
1872
-


1872
NICARAGUA
[protettorato della Gran Bretagna sulla Costa de Mosquitos: (1848-60)]
- Dittatore
-
1872
lotte tra liberali e conservatori (clericali) agitano la vita interna del paese per tutto il secolo XIX;
gli interessi nordamericani sono rafforzati dal progetto di costruire un canale interoceanico attraverso il Nicaragua;



1872
COSTA RICA
[il paese è indipendente dal 1821]
- Presidente
T. Guardia
(1870 - ?)
1872
l'economia è basata in netta prevalenza sulla coltura del caffè e nel corso del secolo XIX, mentre si assiste ad una sistematica penetrazione di capitali inglesi e nordamericani, si forma pure una ristretta élite, socialmente e politicamente dominante, legata all'esportazione di questo prodotto;





1872
- Presidente  
1872
-


1872
- Presidente della repubblica
A. Guzmán Blanco
(1870 - 1888)
[dispotismo illuminato]
1872
-

1872
República del Ecuador
Presidente della repubblica
-
 
1872
conflitti di frontiera con la Colombia;
le gravi amputazioni territoriali portano a un quadro politico instabile contrassegnato fino agli inizi del Novecento da un alternarsi di dittature conservatrici (J.J. Flores, G. García Moreno) e di dittature liberali (V. Rocafuerte, E. Alfaro) e da crescenti ingerenze dell'esercito formato all'origine da elementi venezuelani;



1872
BOLIVIA
Presidente della repubblica
?
(1825-?)
 
1872
l'evoluzione storica della regione è caratterizzata dall'instabilità politica, sociale ed economica, conseguenza della lotta tra le contrapposte oligarchie dell'altopiano minerario e del Chaco agricolo e delle tensioni sociali che percorrono il paese (agitazioni contadine e scioperi dei minatori);


1872
PERU'
[Repubblica indipendente dal 1827]
- Presidente della repubblica
gen. J. Balta
(1868 - 1872)
1872
una reazione nazionalistica rappresentata dal partito "civil" o "civilista" porta alla presidenza M. Pardo;



1872
CILE
Presidente della repubblica
?
(1871 - ?)
 
1872
sono saliti al potere i liberali, espressione dei ceti mercantili e imprenditoriali legati agli interessi inglesi;


1872
GUYANE
[dal 1816 divise nelle tre colonie]
 dal 1816 divise nelle tre colonie:
Guyana Britannica (inglese)
1872
-
Suriname (olandese)
1872
-
Guyane Française (francese)
1872
già sede di una colonia penitenziaria e poi, dal 1852, di un bagno penale (fino al 1945);


1872
Pedro II
Albero genealogico
(Rio de Janeiro 1825 - Parigi 1891)
figlio di Pietro I;
1831-89, imperatore del Brasile;
a soli sei anni dopo l'abdicazione del padre;
[incoronato imperatore nel 1841, regnerà di fatto solo dal 1847]
nel 1847, rientrata la secessione del Rio Grande do Sul, istituisce un gabinetto responsabile dinanzi al parlamento, nel quale vengono immessi in posti chiave ex dirigenti separatisti;


1872
questione dei vescovi (1855-73): le istanze autonomistiche in seno alla chiesa, che sono all'origine di una lunga controversia con l'imperatore sul problema della massoneria, trovano un ostacolo sempre più intollerabile nell'ancor vigente regalismo della corona;





1872
Presidente della repubblica
C. Rivarola
(1870 - 1874)
 
1872
cresce la dipendenza del paese dalle aree commerciali più solide (Argentina e Brasile);



1872
- Presidente della repubblica
D. F. Sarmiento 
(1868 - 1874)
 
1872
Buenos Aires,






1872
Presidente della repubblica
Lorenzo Battle
(1868 - 1872)
[partito colorado]
 
1872
Montevideo,





1872
CINA
Tz'u-Hsi [Tz'u-Hsi]

(Dinastia Manciù)

ex concubina Jehonala;
1861-1908, imperatrice della Cina;

1872
Pechino,

 




a






1872
(periodo Mejji: 1868-1912)
Giappone

Mutsuhito

(? - ?)
1868-1912, imperatore del Giappone;

1872
dal 1870 funzionano le prefetture amministrate da funzionari nominati dal governo centrale; a fronte dei loro privilegi gli ex daimyo e samurai ricevono una pensione governativa;
viene introdotto il sistema scolastico obbligatorio;
viene completata la prima ferrovia;

a

 



1872
Marocco
-
-
1872
-


1872
Algeria
-
-
1872
dopo la repressione dell'insurrezione berbera guidata da Mokrani, i francesi sottomettono definitivamente anche la Grande Cabilia, già conquistata nel 1857;
la colonizzazione francese avviene attraverso una forte immigrazione dalla Francia e una sistematico esproprio delle terre appartenenti ai proprietari musulmani; i costanti tentativi di assimilare gli arabi-berberi alla cultura francese finiranno col risveglio nazionale algerino;


1872
Tunisia
   
1872
-


1872
EGITTO
[parte dell'Impero Ottomano]
Isma'il
(Il Cairo 1830 - Costantinopoli 1895)
figlio di Ibrahim Pascià
1863-67, viceré d'Egitto;
succeduto allo zio Sa'id, è il vero continuatore della politica del padre;
1867-79, khedivè d'Egitto;
[riesce a ottenere dal sultano 'Abd al-'Aziz (firmani del 1866 e 1867) ampie autonomie per l'Egitto, il titolo di "khedivè" e prerogative regali, il diritto cioè di mutare la legge di successione a favore dei propri discendenti diretti, invece di trasmettere il potere, come era d'uso, al più anziano membro della famiglia di Muhammad Ali.]

1872
-



1872
Sudan
[capitale Khartum]
Il chedivè d'Egitto Muhammad Alì e suo figlio Ismail, tra il 1820 e il 1822, conquistano l'Alta Nubia, il Kordofan e il Sennar, realizzando la prima unificazione politica del paese.
Nel 1840 la dominazione egiziana viene consolidata a est con l'annessione di Kassala e nel 1846 con l'annessione di Suakin sul mar Rosso.]
   
1872
-



1872
Senegal
[dal 1817 è sotto controllo francese;
dal 1865, sottomesso e pacificato, è diventato la testa di ponte per la conquista dell'entroterra sudanese.]
- Governatore
?
(? - ?)
1872
1856-86, i senegalesi sotto la guida del damel di Cayor, Lat-Dior, un capo uolof (ucciso nel 1886), oppongono un'accanita resistenza ai conquistatori bianchi;
partecipa alla lotta anche Mamadou Lamine, vincitore dei francesi a Casamence.





1872
Mauritania
[protettorato francese su su Trarza dal 1858.]
-
-
1872
-


1872
Niger
Rabah
(? - ?)
1870-1900, re;
[regno costituito nel Bahirmi, nel Kanem-Bornu e in parte del Ciad – capitale Dikoa]
forma nella capitale un fiorente mercato di schiavi;



1872
Guinea
 
-  

1872
-


1872
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808;
nel 1858 il governo britannico ha annesso al governatorato della Sierra Leone i possedimenti della Costa d'Oro
(Ghana) dove è già presente dal 1821.]
- Governatore
?
(?-?)
1872
1872-74, l'Olanda cede alla Gran Bretagna le stazioni commerciali per il traffico degli schiavi della Costa d'Oro.
I Fanti tentanto di formare una confederazione e chiedono l'autogoverno. I primi nazionalisti africani appoggiano la richiesta. Gli inglesi arrestano il capo fanti.
Gli Ashanti attaccano le postazioni costiere britanniche. Il gen. sir Garnet Wolseley organizza un massacro di Ashanti. Kumasi è saccheggiata e data alle fiamme dagli inglesi e gli Ashanti sono costretti a pagare una forte "indennità" in oro. Disraeli annette la zona costiera.


1872
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono;
nel 1857 al paese si è unita l'ex colonia formatasi a capo delle Palme nel 1833.]
-
-
1872
E.W. Blyden lancia l'appello «L'Africa agli Africani» nell'Africa Occidentale Britannica e in Liberia. Egli scrive sull' «orgoglio della razza», anticipando la "filosofia della negritudine", e di «socialismo africano» quasi cento anni prima che questi concetti diventino luoghi comuni.


1872
- Governatore
-
 
1872
-



1872
Lagos
[dal 1861 colonia della Corona britannica.]
-
-
1872
-

1872
Dahomey
-
-
1872
la Francia dal 1863 ha chiuso gli sbocchi marittimi del paese;


1872
Nigeria
[dalla conferenza di Berlino del 1865, la zona ibo (nota col nome di Oil Rivers per le foreste di palma olearia) è riconosciuta protettorato inglese.]
-
-

1872
-




1872
Africa Centrale
-
-
1872
-




1872
Camerun
[Penetrazione europea, a partire dalle regioni prospicienti l'estuario del Camerun, sede dei potentati bantu dei duala e degli yaoundé, dediti alla tratta degli schiavi e al commercio dell'avorio]
-
1872
-

1872
Gabon
-
-

1872
-



1872
Zaire
Il corso del fiume Congo (con il suo estuario chiamato Zaire scoperto tra il 1482 e il 1483 da una spedizione navale portoghese comandata da Diego Cao).
1872
-
Maggio
dopo aver raggiunto il villaggio di Bakangoi, l'esploratore veneto Giovanni Miani entra ora nella regione abitata dai mangbetu, non lontano dal fiume Uele; trova cordiale accoglienza da parte di un sultano indigeno, si procura due pigmei della tribù akka, riprende la marcia, punta verso occidente; è sulle sponde del grande Uele, arriva nel paese dei niamniàm: ma tutto ciò gli procura spaventosi sforzi.
Ciò nonostante continua ad occuparsi di topografia, di botanica, di etnografia, raccoglie crani, raccoglie semi vegetali, annota le sue osservazioni.

Giugno
lo stesso mese H.M. Stanley giunge in Europa.
In Inghilterra, tuttavia, è accolto con diffidenza ed è trattato da impostore, da pazzo. Molti, anche fra i membri della Società geografica di Londra, mettono in dubbio non solo la veridicità dei fatti da lui narrati, ma persino l'autenticità delle lettere di D. Livingstone da lui consegnate lord Lyons.
È in questo periodo che vengono dunque pubblicate su tutti i giornali d'Europa le lettere di lord GrenVille , ministro degli esteri della Gran Bretagna, e di Tom Livingstone, figlio del celebre viaggiatore, a H.M. Stanley con le quali essi dichiarano vera la spedizione del giornalista americano ed esprimono la loro ammirazione per le grandi qualità che egli ha spiegato nel compiere la sua difficile e ardita impresa.
In una seconda lettera a H.M. Stanley, lord GrenVille lo prega di accettare i più vivi ringraziamenti della regina e un oggetto che la stessa gli invia quale suo ricordo.
[Il dono consiste in una stupenda tabacchiera d'oro tutta a brillanti.]

Settembe
l'esploratore veneto Giovanni Miani comincia la via del ritorno; riesce a raggiungere il vilaggio di Munza, quello dove abita il sultano amico. Qui un'infezione al braccio gli procura febbri sempre più acute, degenera in necrosi.

Novembre
assistito soltanto da due portatori devoti, in pratica due schiavi, mentre si sta avviando verso il Nilo – questo il racconto di un cacciatore indigeno – nella speranza di trovare una barca che lo porti a Chartum, Giovanni Miani muore in un villaggio, nella capanna di uno sceik, e viene sepolto presso Gaba-Sciambè.
Parte delle sue carte e collezioni, e due pigmei dei sandè sono consegnati a gente venuta a tale scopo da Chartum ma il più delle raccolte viene disperso dagli indigeni.
Della sua spedizione, non passata inosservata, ne è al corrente Romolo Gessi [Gessi Pascià] che si trova in Sudan.


1872
Katanga
-
-
1872
il principe nyamwezi Msiri, impadronitosi della parte orientale del paese, tenta di fondarvi un potente impero regionale ostile alla penetrazione bianca;




1872
Impero di Etiopia
Giovanni IV
(† 1889)
Kasa, re del Tigré, risultato vincitore nel confronto per la supremazia definitiva fra i due regni vassalli più importanti dell'impero, il Tigré e lo Scioà, si fa incoronare ad Axum;
1872-89, imperatore di Etiopia;

1872
-




1872
Somalia
[nel 1840 la costa settentrionale del territorio è diventata possedimento egiziano;
nel 1862 la Francia ha acquistato Obock, all'imbocco del Mar Rosso, da alcuni capi dancali.]
-
-
1872
con l'apertura del canale di Suez, la zona assume rilevanza oltre che per l'Egitto anche per le potenze europee;

1872
Uganda
[gli esploratori britannici J. Speke e J. Grant, i primi europei ad esplorare il paese, nel loro viaggio alla scoperta delle fonti del Nilo si sono spinti fino al regno del Buganda.]
-
-
1872
-

1872
Africa Orientale
-
-
1872
-

1872
Tanganica
1872
-


1872
Zanzibar
Isola dell'oceano Indiano, situata presso il continente africano, nel 1503 venne conquistata dai portoghesi che instaurarono il loro dominio anche sulla fascia costiera continentale antistante, ove la città più importante era Mombasa, creandovi basi per il commercio con l'Asia e un certo numero di piantagioni.
All'inizio del XVII sec. l'isola e la fascia costiera vennero raggiunte da commercianti indiani e conquistate dagli imam di Mascate per poi finire, nella prima metà dell'800 sotto il dominio di Sa'id ibn Sultan imam dell'Oman il quale estese la propria autorità sulla costa orientale africana di Mogadiscio, a Nord, e sino a capo Delgado, a Sud.
Nel 1956, dopo la morte di Sa'id ibn Sultan, i suoi domini vengono spartiti tra gli eredi.
Syed Burghash  
(? - ?)
figlio di
?-?, sultano di Zanzibar;


 
?
(? - ?)
1872
-



1872
Angola
-

1872
-

 

 

 


1872
Lobenguela
-
(1833 ca-1894)
figlio di
1868 - ?, re dei maTabele di Zimbabwe;
[clan guerriero nguni (zulu)]

1872
-


1872
Malawi
-
-
1872
-


1872
Mozambico
-
-
1872
-




1872
Regno del Madagascar
(Imérina)
 
Raharo
(1863 - 1883)
1872
è al potere l'ex primo ministro malgascio Raharo (1863-83) che tenta tardivamente di salvare l'indipendenza del regno riavvicina ndosi alla Gran Bretagna e completando l'occidentalizzazione interna (emanazione di un codice, coscrizione obbligatoria, emancipazione degli schiavi, cristianesimo come religione ufficiale);


1872
Repubblica del Transvaal
[dal 1856]
[territorio dal Vaal al Limpopo - capitale: Pretoria]
Presidente
M. Pretorius
(1856 - 1872)
Burgers
(1872 - 1883)
1872
Pretoria, il nuovo presidente Burgers progetta un vasto programma ferroviario che rimarrà tuttavia inattuato per le difficoltà finanziarie in cui si dibatte la repubblica;

1872
[nel 1838 la regione è stata conquistata e colonizzata da coloni olandesi (boeri) e nel 1840 trasformata in repubblica indipendente;
1842-44, gli inglesi vi affermano nuovamente il loro dominio, dopo aver costretto i boeri a trasferirsi nell'interno, nello stato libero dell'Orange.]
Governatore
?
(? - ?)
1872
-

1872
Stato Libero d'Orange
[territorio dall'Orange al Vaal - capitale: Bloemfontein]
[stato indipendente creato nel 1836 da coloni olandesi provenienti da Città del Capo;
dal 1848 è occupato dalle truppe britanniche che hanno spostato il centro amministrativo a Bloemfontein;
nel 1854, vista l'impossibilità di controllare militarmente l'immenso territorio, gli inglesi si sono ritirati.]
Presidente
M. Pretorius
(1859 - ?)
1872
-

1872
[L'insediamento degli inglesi, divenuto definitivo dal 1814, ha formato un'oligarchia amministrativo-commerciale anglosassone nel Sud;
1834-39, grande trek (spostamento di massa dei coloni boeri verso le regioni dell'interno: Orange e Transvaal.]
Governatore
?
(? - ?)

1872
1871-73, scoperta di giacimenti auriferi a Eersteling, Pilgrim's Rest.

Cetywayo diventa re degli Zulu.







1872
Persia
Nasir al-Din Scià
(1831-1896)
figlio di Muhammad Scià, della dinastia Qagiar;
1848-96, scià di Persia;


1872
-


 



Abbiate, Mario (Genova 14 febbraio 1872 – Milano 5 giugno 1954) politico italiano.

Abdurahman, Abdul
(1872-1940), politico africano di origine musulmana;
[I suoi nonni, dopo essersi liberati dalla schiavitù "comprandosi" con i propri risparmi, aprirono un negozio di frutta sull'orlo del Distretto Sei, la "location" di Cape Town riservata alla popolazione "di colore" (non indigena), e mandarono il figlio Abdul Rahman a studiare teologia al Cairo e alla Mecca.
"Hadjie" Abdurahman, a sua volta, iscrisse il figlio maggiore, il nostro Abdul, al South African College di Cape Town.]

il padre lo iscrive al South African College di Cape Town, in questo periodo una scuola non razzista, diretta da liberali;
quando il college introduce la discriminazione razziale, suo padre manda tutti e tre i propri figli a studiare in Inghilterra;
1893, si laurea in medicina a Glasgow;
1895, torna al Capo con una moglie scozzese e subito si lega con l'ex ghaniano P.Z.J. Perigrino, John Tobin e Collins,;
1902, con i su citati fonda l'APO (African Peoples Organisation = Organizzazione dei Popoli africani) di cui è l'ispiratore;
[I fondatori dell'APO provengono dalle file dei piccoli commercianti, degli artigiani e dei lavoratori liberi del Capo occidentale, ex schiavi o Khoi-Khoin detribalizzati.]
1904, alle elezioni, John Tobin e Collins sostengono i partiti "bianchi" – una politica, questa, che egli riprenderà immediatamente – e vengono espulsi dall'APO;
1905-40, presidente dell'APO fino alla morte.

Bencivenga, Roberto (Roma 1872-1949) militare e politico italiano, redattore al «Paese» (1921-22) e al «Mondo» (1924-25);
1924, deputato e presidente della Federazione della stampa;
dopo il 1930, scrive una serie di opere storiche sulla guerra 1915-18;
1943, membro del CLN romano;
1944, ha il comando militare clandestino di Roma.

Blum, Léon (Parigi 1872-Jouy-en-Josas, Seine-et-Oise 1950) politico francese;
1902, aderisce al Partito socialista di J. Jaurès;
1914, capo di gabinetto del ministro socialista M. Sembat;
1919, deputato a Parigi;
1920, al congresso di Tours è il più convincente avversario dell'adesione all'Internazionale comunista;
1934, sostiene il patto di unità d'azione con il partito comunista;
1936-37, dirige un governo di coalizione con l'appoggio esterno dei comunisti;
1938, marzo-aprile, presidente del consiglio;
1940, deciso oppositore di Petain e del regime di vichy;
1942, arrestato e processato;
1943-45, deportato in Germania;
1946 dicembre-1947 gennaio, presidente del consiglio.

Bonzani, Alberto (Rimini, Forlì – in seguito Rimini – 1° febbraio 1872 – Bologna 27 aprile 1935) miltare e politico italiano.

Braun, Otto (Königsberg 1872-Ascona, Svizzera 1955) politico tedesco, tipografo e giornalista, uno dei capi più prestigiosi della socialdemocrazia tedesca;
1913, deputato al parlamento prussiano e deputato all'assemblea di Weimar (1920);
1918-21, ministro dell'agricoltura nel governo regionale prussiano;
1920-32, presidente del consiglio di Prussia quasi ininterrottamente;
1932, viene deposto dal cancelliere federale F. von Papen;
1933, costretto dal nazismo ad emigrare in Svizzera;
Da Weimar a Zurigo (1940, libro di memorie).

Cicerin, Georgij Vasil'evic (Tambov 1872-Mosca 1936) politico sovietico, ex funzionario del ministro degli esteri zarista, aderente alla frazione menscevica del Partito socialdemocratico russo, esiliato per la sua attività rivoluzionaria;
1918, marzo, passato ai bolscevichi, succede a Trockij come commissario del popolo agli esteri, carica tenuta fino al 1930;
La sua politica riesce a rompere l'isolamento diplomatico  ed economico in cui è caduta la Russia sovietica: 1922, patto di Rapallo con la Germania; 1924, riconoscimento de jure del nuovo regime bolscevico da parte delle principali potenze europee.

Coolidge, Calvin (Plymouth Notch, Vermont 4 luglio1872 - Northampton, Massachusetts 5 gennaio 1933) politico statunitense, del Partito repubblicano, 30° presidente degli Stati Uniti d'america.

Cremonesi, Filippo (Roma 22 agosto 1872 – Roma 17 maggio 1942) politico italiano.

Czernin von und zu Chudenitz, Ottokar – conte (Dymokury, Boemia 26 settembre 1872 – Vienna 4 aprile 1932) politico boemo.

Denikin, Anton Ivanovic (1872-Ann Arbor, Michigan 1947) militare russo;
1917, dopo la rivoluzione di febbraio viene messo a capo del fronte nordoccidentale; settembre, viene arrestato per aver preso parte al tentativo di colpo di stato del generale controrivoluzionario L.G. Kornilov; dicembre, riesce a fuggire dopo la presa del potere dei bolscevichi e raggiunge con L.G. Kornilov il bacino del Don dove il generale M.V. Alekseev sta organizzando un esercito "bianco";
1918, alla morte di L.G. Kornilov, assume il comando;
1919, estate, con l'appoggio dei cosacchi del Kuban e del Don invade l'Ucraina impadronendosi di Charkov, Odessa e Kijev e quindi di Kursk, Voronez e Orël (14 ottobre); dicembre, sotto la pressione della cavalleria "rossa" di S.M. Budënny le sue truppe cominciano ad indietreggiare e a disgregarsi;
1920, dopo aver perduto Charkov il dicembre precedente e Rostov (gennaio) cede il comando a P.N. Vrangel' e si ritira in Inghilterra e poi in Francia;
Dissoluzione dell'esercito e del potere russo nel 1917 (1922)
1945, si ritira negli Stati Uniti, dopo aver rifiutato un incarico tedesco di combattere contro i sovietici.

Diagne, Blaise (1872-1934) politico africano;
[di ascendenza mandingo e lebou, fu adottato da un ricco "creolo" cattolico, Crespin.]
dopo aver frequentato una scuola primaria senegalese, si reca a studiare prima in Francia, ad Aix-en-Provence, e poi a Saint-Louis dove si guadagna il diploma di funzionario delle dogane;
[In questo periodo la Francia non ha ancora ammesso gli africani ai gradi più alti dell'amministrazione.]
1914, gennaio, dopo aver lavorato in Dahomey, Congo, Gabon, Réunion, Madagascar e Guyana, al servizio di governatori coloniali come Gallieni, Augagneur e il senatore liberale Alex-André-Isaac de Guadalupe, torna in patria, via Marsiglia;
1914, vince le elezioni e diventa il primo deputato africano (non "meticcio") all'Assemblea Nazionale Francese;
[Crede di liberare il Senegal dalla tribuna dell'Assemlea Nazionale di Parigi.
In Parlamento è sostenuto dai socialsiti di Jaurès con i quali collabora.]

1914-18, durante la prima guerra mondiale è alto commissario delle Forze Militari Africane e poi presidente della Commissone Coloniale della Camera dei Deputati;
svolge la sua attività politica durante otto ministeri, inclusi quelli di Clemenceau e Laval, sotto il quale diventa segretario per le Colonie, la più alta carica dell'esercito Coloniale francese;
1915, lancia una campagna per l'estensione della cittadinanza a tutti gli abitanti dei paesi coloniali;
[È opera sua il massicio reclutamento di truppe africane per la Francia (1915-18), che gli guadagna l'accusa di capitolazione da parte degli stessi imperialisti francesi.]
1919, presiede il Primo Congresso Panafricano di Parigi;
Gli Statuti della Razza Nera (1919)
[scritto per il Congresso Panafricano, chiede che i poteri mandatari di Versailles «salvaguardino le popolazioni indigene»]
1920, settembre, difende Johnson, sindaco di Monrovia, e Marcus Garvey dall'accusa di "bolscevismo".
[A Rubisque, dal 1920 al 1928, Diouf rappresenta la sua politica mediante il Partito socialista repubblicano.]
1921, partecipa al secondo Congresso Panafricano di Parigi, in seguito al quale rompe con il "panafricanismo";
1930, Ginevra, durante un congresso dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro, difende la pratica del lavoro forzato com'è applicata nelle colonie della Francia e infine si lascia completamente assimilare dalla vita politica e dall' "alta società" francesi, come numerosi altri leader dell'Africa occidentale, che, più tardi, saranno condannati in patria come "collaborazionisti".
[Proprio in questo periodo il giovane Léopold Senghor, che sta compiendo i suoi studi in Francia, viene da lui introdotto alla politica francese.
Altri suoi seguaci e collaboratori sono:
. Lamine-Gueye, sindaco di Saint-Louis e deputato del Senegal all'Assemblea Nazionale Fancese dopo la sua morte;
. Abdel Kader Mademba Sy, nipote del grande resistente Al-Hadj Omar,
. B.A. N'Diaye,
. Amadou N'Doye.]


Domontovic, Aleksandra Michajlovna (San Pietroburgo 31 marzo 1872 – Mosca 9 marzo 1952) rivoluzionaria russa di orientamento marxista e femminista; la prima donna nella storia ad aver ricoperto l'incarico di ministra e ad aver figurato, come funzionaria di carriera e come ambasciatrice, nella diplomazia dei grandi paesi europei;
insieme a Maria Spiridonova, è l'unica figura femminile davvero di spicco della rivoluzione russa.
[Moglie di Vladimir Ludvigovic Kollontaj (1867-1917).]

Fulci, Luigi (Modica, Siracusa 20 maggio 1872 – Roma 13 ottobre 1930) politico italiano.

Fumarola, Carlo (Galatina, Lecce 13 settembre 1872 – Lecce 20 gennaio 1944) politico italiano.

Gamelin, Maurice-Gustave (Parigi 1872-1958) militare francese, ufficiale di fanteria dal 1893;
1914, capo del gabinetto di J.-J.-C. Joffre, generale di brigata e poi di divisione durante la prima guerra mondiale;
1925-27, comandante delle truppe francesi nel levante;
1935, capo di stato maggiore dell'esercito;
1939-40, comandante in capo delle forze francesi e del corpo di spedizione inglese in Francia, all'inizio della seconda guerra mondiale si mantiene sulla difensiva e completamente inattivo; sorpreso dalla manovra tedesca attraverso le Ardenne, non riesce a sostenerne l'urto;
1940, maggio, dopo lo sfondamento del fronte, viene sostituito dal generale M. Weygand; settembre, viene arrestato dal governo di vichy;
1942, è processato per le sue responsabilità nella sconfitta; 
1943-45, viene internato dai tedeschi in Germania;
Servire (1946-47, le sue memorie).

Griffith, Arthur Joseph (Dublino 31 marzo 1872 – Dublino 12 agosto 1922) scrittore, editore di giornali e politico irlandese di antiche origini gallesi.

Herriot, Edouard (Troyes 1872-Saint-Genis-Laval 1957) politico francese, scrisse numerose opere storiche;
professore universitario alla facoltà di lettere di Lione, entra in politica ai tempi dell' "affare Dreyfus" prendendo posizione a favore delle tendenze laiche e repubblicane;
1905, militante del Partito radicale, diventa sindaco di Lione;
1912-19, senatore;
1916-17, ministro dei lavori pubblici;
1919-40, deputato e presidente del Partito radicale fino al 1957;
1924, presidente del consiglio, dopo la Vittoria del cartello elettorale delle sinistre, decide (1924-25) l'evacuazione delle truppe francesi dalla Ruhr e il riconoscimento diplomatico dell'Unione sovietica;
1925, è rovesciato a causa dei suoi tentativi di introdurre l'imposta sul capitale;
1926-28, ministro dell'istruzione pubblica;
1932, di nuovo presidente del consiglio, cade dopo poche settimane sul problema dei debiti di guerra, contratti dalla Francia verso gli Stati Uniti, che egli vorrebbe estinguere;
1934-36, ministro di stato;
1936, eletto presidente della camera dalla maggioranza del Fronte popolare;
1938, approva la politica di cedimento nei confronti della Germania che porta agli accordi di Monaco;
1940, maggio, dopo la sconfitta militare della Francia assume un atteggiamento più intransigente verso il nazismo fino a sostenere l'opportunità di continuare la lotta con il trasferimento del governo nel Nordafrica;
10 luglio, astenutosi quando si vota la concessione dei pieni poteri al maresciallo Ph. Pétain, assume un atteggiamento critico nei confronti del nuovo regime;
1942, viene posto in residenza sorvegliata;
1944-45, è internato in Germania;
1947, è presidente dell'assemblea nazionale;
Un tempo (1948-52, memorie storiche).

Huizinga, Johan (Groninga 1872-De Steeg, Arnhem 1945) storico e saggista olandese, confinato e costretto al silenzio dal nazismo;
Autunno del medioevo (1919)
Erasmus (1924)
La crisi della Civiltà (1935)
Homo ludens (1938)
Mondo profanato (1945, postumo).

La Loggia, Enrico (Cattolica Eraclea, Agrigento 23 febbraio 1872 – Palermo 8 febbraio 1960) politico italiano.

Miklas, Wilhelm (Krems an der Donau 15 ottobre 1872 – Vienna 20 marzo 1956) politico e insegnante austriaco.

Modigliani, Giuseppe Emanuele (Livorno 1872-Roma 1947) politico italiano, appartenente ad una famiglia di media borghesia d'affari di origine ebraica;
[Fratello del pittore Amedeo (1884-1920).]
1896, esercita la professione di avvocato;
1898, incarcerato, diventa subito una figura di rilievo del socialismo riformista;
1913, entrato alla Camera, allo scoppio della prima guerra mondiale interviene ripetutamente a sostegno del neutralismo del PSI;
1915, settembre, partecipa, sempre su questa linea, al convegno internazionale di Zimmerwald;
1922, ottobre, all'atto di fondazione del Partito socialista unitario, si stacca da F. Turati;
1926, è costretto dalle violenze fasciste ad espatriare in Francia dove è attivo nella Concentrazione antifascista;
1930, favorisce la riunificazione socialista;
1934, si oppone al patto d'unità d'azione fra socialisti e comunisti;
1940, ricercato dai tedeschi, riesce a fuggire in Svizzera;
1947, eletto alla costituente, aderisce alla frazione socialdemocratica secessionista a Palazzo Barberini e viene eletto presidente del nuovo partito.

Murialdi, Luigi (Torino 8 ottobre 1872 – Piedimonte d'Alife, Caserta 14 dicembre 1920) politico italiano.

Petrillo, Alfredo (Benevento 24 dicembre 1872 – Roma 24 luglio 1943) politico italiano.

Sanjurjo y Sacanell, José (Pamplona 1872-Lisbona 1936) militare e politico spagnolo;
1898, partecipa alla guerra ispano-americana;
1926, è alto commissario in Marocco;
1931, comandante della Guardia Civica al momento della caduta di Alfonso XIII;
1932, 10 agosto, tenta di troncare l'attività riformatrice del governo M. Azaña con un colpo di stato militare, fallito; condannato a morte, ha la pena commutata nell'ergastolo;
1934, gode di un'amnistia ed è costretto all'esilio in Portogallo dove rappresenta il punto di riferimento delle trame antirepubblicane dei militari reazionari;
1936, luglio, è capo riconosciuto dell'insurrezione che dà avvio alla guerra civile spagnola; muore in un incidente aereo mentre lascia l'aeroporto di Lisbona alla volta della Spagna.

Serrati, Giacinto Menotti (Spotorno, Savona 1872-Asso, Como 1926) politico italiano;
1892, è tra i fondatori della prima lega socialista di Oneglia;
1893, trasferitosi a Milano, subisce negli anni successivi vari arresti e condanne per la sua attività propagandistica e pubblicistica non solo in Italia ma anche in Francia dove svolge opera di proselitismo tra gli emigrati italiani;
1911, torna in Italia, dopo soggiorni in Madagascar, negli Stati Uniti e in Svizzera, e diventa segretario della camera del lavoro di Oneglia e direttore del giornale locale «La Lima»;
1912, è segretario della camera del lavoro di Venezia;
1914, quando B. Mussolini lascia la direzione dell' «Avanti!» e viene espulso dal PSI per il suo interventismo, egli assume la direzione del quotidiano socialista improntandone la linea (in polemica con l'ala riformista del partito) all'opposizione intransigente contro la guerra mondiale e l'intervento italiano;
1915, è tra i promotori degli incontri di Zimmerwald;
1916, …e di Kienthal fra i gli esponenti socialisti europei contrari alla guerra, che pongono le basi per la fondazione della Terza internazionale comunista;
1917, è tra i primi in Italia ad appoggiare la rivoluzione bolscevica, in polemica spesso aspra con l'ala riformista;
1918, terminata la prima guerra mondiale si trova a capeggiare la frazione massimalista del PSI che egli tiene a definire unitaria in quanto contrario a una scissione del partito;
1921, pur continuando a battersi per l'adesione del PSI alla Terza internazionale, assume un atteggiamento ostile alla frazione del PSI che, uscita dal partito, dà vita nel congresso di Livorno al Partito comunista d'Italia
1924, estate, dopo l'ascesa al potere del fascismo, egli matura una revisione delle proprie tesi sfociata nella rottura definitiva con i riformisti e nella confluenza di gran parte dei socialisti massimalisti (la cosiddetta frazione "terzina") nel Partito comunista, del cui comitato centrale entra a far parte sostenendo le posizioni gramsciane nella polemica contro A. Bordiga.

Sforza, Carlo - conte (Montignoso di Lunigiana 24 settembre 1872 - Roma 4 settembre 1952) politico italiano.

Stone, Harlan Fiske (Chesterfield, 11 ottobre 1872 – Washington, 22 aprile 1946) politico e giurista statunitense;
1941 3 luglio-22 aprile 1946, presidente della Corte Suprema degli Stati Uniti d'America.





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«La Riforma»

«segue da 1871»
1872, interrompe le pubblicazioni per difficoltà finanziarie;
«segue 1874»

Gli "accoltellatori"

«segue da 1871»
1872
Ravenna, via delle Melarance, mentre in città si è giunti al 13° delitto, un certo Giovanni Resta, uno dei primi a riunirsi nell'Osteria della Grotta, incontra il questore Luigi Serafini e vuota il sacco.
Nel frattempo la "Società di Mutuo Soccorso", da repubblicana è diventata internazionalista: un salto nel radicalismo rivoluzionario che preoccupa non solo il papa e i suoi agenti, ma ancor più il governo unitario tanto da indurlo ad adottare rimedi estremi.
«segue 1874»

«Fascio Operaio»

1872
Marzo
10
, Pisa, muore G. Mazzini ;
13
, Bologna, anche G. Garibaldi entra a far parte dell'associzione e invia 1 lira per la sua quota di ammissione e mensile come socio;
17-19, Bologna, si tiene il congresso a cui partecipano i delegati di quattordici sezioni emiliane.
Di fronte al dissidio sempre più grave tra K.H. Marx e M.A. Bakunin si decide di seguire senz'altro il programma bakuniniano.
Alla questione sociale è subentrato il problema politico e istituzionale; si condanna un'eventuale rivoluzione a scopo repubblicano, senza la meta dell'emancipazione proletaria; si fissa per l'estate un convegno italiano e infine si ordina ai cogressisti di compiere un'attivissima propaganda, non soltanto nei centri operai, ma soprattutto nelle capagna.
18, Ravenna, mentre cresce il dissidio tra repubblicani e socialisti, una lo zuffa si conclude con due morti e parecchi feriti.
Maggio
2
, Lugo, mentre esce dal caffè, Francesco Piccinini, un usciere della Banca Popolare, che da mazziniano è divenuto internazionalista, viene colpito da una fucilata.
Inutilmente Aurelio Saffi depreca il delitto: ormai la guerra fra repubblicani e socialisti è dichiarata.

 

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