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Papa
Bonifacio VIII

(1294-1303)

1300, con molte questioni aperte, proclama il "primo giubileo"

Giubileo
(o Anno Santo)

periodo in cui la chiesa stabilisce indulgenze eccezionali per i pellegrini che visitano le quattro maggiori basiliche di Roma:
- San Pietro,
- San Giovanni in Laterano,
- Santa Maria Maggiore,
- San Paolo.
Istituito nel 1300 da Bonifacio VIII dovrebbe rinnovarsi ogni 100 anni;
sarà fissato invece:
- ogni 50 da Clemente VI,
- ogni 33 da Urbano VI,
- ogni 25 da Paolo II (1470).

Cisterciensi

«segue da 1204»
sec. XIV, l'ordine subisce un grave declino;
«segue 1390»

Ordine dei frati predicatori
(Ordo fratrum praedicatorum)
[Domenicani]

«segue da 1221»
sec. XIV, dopo aver ottenuto quasi dovunque la direzione del tribunale dell'inquisizione, assumono ora anche la carica di "maestro del Sacro Palazzo" [cioè consulente teologico del papa].
L' "Ordo Peregrinatorum pro Christo" fonda in Oriente dapprima due, poi quattro monasteri, attorno ai quali si raggrupperanno numerose missioni in diverse contrade, spesso difficilmente raggiungibili, del Vicino Oriente. I monasteri si trovano a Pera, Caffa, Trebisonda e sull'isola di Chio,  
«segue 1321»

Mercedari

«segue da 1265»
XIV sec., si clericalizza e ne escono i cavalieri laici;
«segue XVI»

ANNO 1300

Clima

La glaciazione del XIV secolo che vede raffreddarsi tutto l'emisfero settentrionale, coinvolge i vichinghi e la Groenlandia. Le rotte dei vichinghi per l'America sono interrotte dai ghiacci pericolosi e le colonie normanne della Groenlandia sono azzerate dalla moltiplicazione del ghiaccio.







1300
Austria e GERMANIA
Alberto I d'Asburgo [Alberto Tedesco]
Albero genealogico
(Basilea 1255 - Brugg, Argovia 1308)
figlio primogenito di Rudolf I e di Gertrud von Hohenberg;
1282-1308, duca d’Austria, Stiria, Carniola e Windische Mark;
1298-1308, re di Germania;
[incoronato ad Aachen 27.7.1298]


1300
-


1300
REGNO d'UNGHERIA
Árpád III o Andrea [il Veneziano]
Albero genealogico

(Venezia 1250 ca - 1301)
figlio di Stefano e di Tommasina Morosini, viene educato a Venezia;
1290-1301, re d'Ungheria;


1300
-
CROAZIA [dal 1096 fino al sec. XIX fa parte della corona ungherese; dal 1102 al 1918 l'Ungheria segnerà in maniera decisiva la storia croata; nel XIII secolo si stacca la Slavonia che ottiene un bano e una dieta propri.]
1300
-


1300
REGNO di BOEMIA e REGNO di POLONIA
Václav II
Albero genealogico

(1271 - Old Town, Praga 1305)
figlio di Premysl II Otakar e di Kunigunde di Halicz;
1278/83-1305, margravio di Moravia (Václav = Venceslao);
1278-1305, re di Boemia;
1300-05, re di Polonia;
grazie al favore di Albrecht I d'Asburgo.




1300
In politica interna incrementa l'estrazione dell'argento dalle ricche miniere di Kutná Hora e promuove l'attività di giuristi italiani fra cui Gozzo d'Orvieto [autore dello Ius regale montanorum, base delle posteriori leggi minerarie dell'Europa centrale]; conia inoltre un'apprezzata moneta, il "grosso praghese".

[La Polonia è ancora un paese relativamente popolato: secondo alcuni storici, la densità della popolazione è di circa 5-6 abitanti per kmq, cioè circa quattro volte inferiore a quella dell'Italia, ma doppia rispetto a quella dei paesi russi].

1300
-

1300



1300
ducato di Lower Baviera
Otto III
Albero genealogico

(Burghausen 1261 - Landshut 1312)
figlio di Heinrich I e di Elisabeth di Ungheria;
1290-1312, duca di Lower Baviera;




1305-08, re di Ungheria [Béla III];








 


1300
IMPERO BIZANTINO
Andronico II Paleologo
Albero genealogico

(Nicea, Asia Minore 1258 - Costantinopoli 1332)
figlio di Michele VIII;
1272-82, coimperatore;
1282-1328, imperatore;
-1296-1303, guerra infruttuosa contro Venezia;

Michele IX Paleologo
Albero genealogico

(n. 1277 - Tessalonica 1320)
nipote di Michele VIII;
1294-1320, coimperatore;

1300
-

1300
IMPERO di TREBISONDA
[impero trapesuntino]
Alessio II
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Giovanni II;
1297-1330, gran comneno di Trebisonda - autokrátor dei romani;
sotto il suo dominio ormai si trova soltanto il territorio ad est di Chirisonda (Giresun), città, la seconda dell'impero per importanza, che egli riesce a salvaguardare;
nel ? sposa la figlia di Bek Zakeli, mtavar di Samcche;

1300
Risale al 1314 il primo accordo conservatosi che legalizza lo status della colonia genovese a Trebisonda; si sa tuttavia che già nel 1302 i genovesi avevano qui una propria curia giudiziaria; si suppone pertanto che l'assegnazione di un quartiere speciale ai genovesi sia avvenuta intorno al 1300.
Il sorgere della fattoria genovese è conseguenza dello sviluppo regolare del commercio. In effetti ai confini dello stesso impero sorsero la colonia di Vatiza (prima del 1274), di Simisso (intorno al 1289) e di Lo Vati (Batumi) (prima del 1290).
L'avvio di questo processo venne dato con l'affermazione dei genovesi in Crimea, a Caffa (1266-70) e Soldaia (1274). Anche se più tardi, i genovesi consolidano le proprie posizioni anche sulla sponda occidentale del Mar Nero (Vicina, Chilia) da dove viene esportato grano in grandissia quantità
[Sergej Pavlovic Karpov, L'impero di Trebisonda, Venezia, Genova e Roma, 1204-1461, Il Veltro Editrice, Roma 1986.]


1300
TURCHIA
Osman I
(1288 - 1326)
figlio di Ertugrul;
ha fondato uno stato turco presso Konya.




1300
-



1300
REGNO di SERBIA
Stefano VI Uroš II Milutin
(† 1321)
primogenito di Stefano IV Uroš I;
1282-1321, re di Serbia;





 
-
1300
-

 

1300
RUSSIA
Daniele Nevskij
Albero genealogico
(? - ?)
figlio di Alessandro Nevskij;
1263-1303, gran principe di Mosca;

 
-
1300


Andrea III
Albero genealogico
(† 1304)
secondogenito di Alessandro Nevskij;
1294-1304, gran principe di Suzdal' e Vladimir;

 
-
1300





1300
REGNO di FRANCIA
Filippo IV [il Bello]
Albero genealogico
(Fontainebleau 1268 - 1314)
figlio di Philippe III [l’Ardito], re di Francia, e di Isabella di Aragona († 1271);
1285-1314, re di Francia;



 
1300
fa prigioniero Guido di Dampierre, conte di Fiandra, che nel conflitto con Edoardo I aveva appoggiato gli inglesi, mentre l'esercito regio ne occupa il territorio; seguono alcune violente ribellioni popolari nelle città fiamminghe;

1300
VALOIS
Charles II di Valois
Albero genealogico
(1270 - Nogent-le-Roy 1325)
figlio di Philippe III [l’Ardito], re di Francia, e di Isabella di Aragona († 1271);
1270-1325, conte di Valois, di Chartres e di Perche;
1285, conte di Alençon;
[ricevuta in dono dallo zio conte Pietro († s.f.) e donata al figlio più giovane Charles [il Magnanimo]
nel 1290 sposa Marguerite († 1299), contessa d’Angiò e del Maine, figlia di Charles II re di Napoli;
1299-1325, conte d’Angiò e del Maine (Carlo III);



1301-25, imperatore di Costantinopoli (1301-25)



 
1300
-

1300
Fiandra
Guy de Dampierre
Albero genealogico
(n. 1225/6 - Compiegne 1305)
figlio di Guillaume II, signore di Dampierre, e della c.ssa i Margherita II di Fiandra;
nel 1246 ca sposa Matilda de Bethune († 1264), erede di Bethune, Dendermonde, Richebourg e Warneton;
1263-1305, margravio di Namur;
nel 1264 sposa Isabella di Lussemburgo († 1298);
1279-1305, conte di Fiandra;
1300
cade prigioniero dei francesi, mentre la resistenza delle città fiamminghe prosegue autonomamente;

 
-
1300




1300
SAVOIA
Amedeo V [il Grande]
Albero genealogico

(Castello di Bourget 1253 ca - Avignone 1323)
figlio di Tommaso II e di Beatrice Fieschi;
nel 1272 sposa Sibilla di Beaugé († 1294), erede di Bresse;
1285-1323, conte di Savoia, Aosta e Maurienne, Aosta e Maurienne;
[creato dall’imperatore Enrico VII, per aver fatto levare l’assedio di Rodi ai Turchi.]
1291-1323, signore di Berna;
[dopo aver occupato Morat.]




1310-23, conte di Asti; 1310-23, principe imperiale e vicario in Lombardia;

[stabilisce la successione per via primogenita maschile]



 
-
1300







1300
REGNO d'INGHILTERRA
Edward I
Albero genealogico

(Westminster 1239 - Burghby Sands, presso Carlisle 1307)
figlio di Enrico III e di Eleonora di Provenza;
1272-1307, re d'Inghilterra;



1300
-


a

1300
REGNO di SCOZIA
Giovanni di Baliol

(n. 1249 ca - Château-Gaillard, Normandia 1315)
terzogenito di John Baliol è, per via di madre, imparentato con la famiglia reale di Scozia e signore di Galloway;
1292-96, re di Scozia;
dal 1296 è prigioniero del re d'Inghilterra;



1300
-


a

1300
REGNO di DANIMARCA
Erik VI Menved [il Cattivo]
Albero genealogico
(n. 1274 - † 1319)
figlio di Erik V e di Agnese di Brandeburgo;
1286-1319, re di Danimarca;



1300
-

 

 



1300
REGNO di CASTIGLIA e di LÉON
Ferdinando IV [el Ajurno]
Albero genealogico

(Seville 1285 - Jaen 1312)
figlio di Sancho IV [il Bravo] e di Maria Alfonsa signora di Molina y Mesa;
1295-1312, re di Castiglia e di León;
[regna a 10 anni]





1300
-
a

1300
REGNO di ARAGONA
Jaime II [il Giusto]
Albero genealogico

(Valencia 1267 - Barcelona 1327)
secondogenito di Pietro III d'Aragona e di Costanza, figlia di Manfredi re di Sicilia;
1285-1296, re di Sicilia (Giacomo I)
1291-1327, re d'Aragona;


1300
-
a

1300
REGNO di MAIORCA
Giacomo II
Albero genealogico

(Barcellona 1243 - Palma de Majorca 1311)
figlio cadetto di Giacomo I [il Conquistatore] e di Iolanda o Violante d’Ungheria;
1262-1311, re di Maiorca;
[regno vassallo alla corona di Aragona, costituito nel 1262]
nel 1272 sposa Esclaramunde de Foix;
conte di Roussillon e Cerdagne;
signore di Montpellier;



1300
-
a





1300
PIEMONTE
Filippo I di Savoia-Acaia
Albero genealogico
(1278 - 1334)
figlio di Tommaso III e di Guye de Chalon (o Guia di Borgogna);
1282, muore Tommaso III che lascia il ragazzo, da tutti designato come successore della contea, sotto la tutela della madre; questa lascia che la tutela venga esercitata dal prozio Filippo che tiene il potere non in nome del nipote ma in nome proprio; questi intende farlo sposare ad una nipote di Rodolfo d'Asburgo;
1282-1334, signore del Piemonte [dal 1282 unito alla Savoia];
1284, muore il prozio Filippo e non si parla più né dell'adozione né del matrimonio;
1285, atto di Giaveno;
1295, si sottrae alla tutela dello zio Amedeo V, conte di Savoia, Aosta e Maurienne, riaffermando nel contempo la sua sovranità su Pinerolo e Torino;
1300
ha in feudo Cavorre per l'estinzione dei castellani;



1301-07, principe di Acaia;



 
1300
-


1300
REPUBBLICA DI GENOVA
"Compagna Communis Ianuensis"
?

(? - ?)
1300-?, podestà di Genova;


1300
-


1300
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Pietro Gradenigo
Albero genealogico
(Venezia 1251 - Venezia 13 ago 1311)
figlio di Marco (1224-1263) e di Anna Giustinian (1225-?).
1289-1311, doge di Venezia; [49°]
- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1300
Baiamonte (Boemondo) Tiepolo, castellano a Corone e Modone, viene accusato di peculato, processato e condannato a restituire il denaro illegalmente riscosso;
intanto dopo i cambiamenti nella elezione del Consiglio maggiore [o Gran Consiglio], i primi a farsi promotori di una congiura sono due cittadini di mediocre condizione [tra la plebe e la nobiltà], Giovanni Baldovino e Marino Bocconio, i quali propongono, previa uccisione del doge e di molti nobili, di cambiare le regole del governo; scoperti, molti dei congiurati vengono arrestati tra cui anche il Bocconio che deve però affrontare l'ultimo supplizio nella pubblica piazza; i restanti fuggitivi vengono banditi da Venezia, sia dalla città che dallo stato;

[Dall'inizio del XIV secolo, contemporaneamente allo stabilirsi di rapporti regolari con Trebisonda, viene introdotto a Venezia un nuovo tipo di nave, la cosiddetta galeotta grande; dimensioni e stazza variano a seconda della destinazione e della distanza della rotta: quelle di tonnellaggio maggiore sono le galee delle Fiandre, di Tana e Trebisonda: da 150 tonn. (nel XIV sec.) fino a 250 tonn. (verso la metà del XV sec.).
Esse vengono costruite dallo Stato che ne organizza il viaggio regolare formando dei convogli (mudae) e regolandone in modo rigoroso le rotte, i movimenti e il tempo di fermata nei porti. Tradizionalmente , come indicano i dati del Senato, le galee salpano da Venezia per Trebisonda e Tana nella seconda metà di Luglio, talora con piccoli ritardi a causa del carico. Raramente (quando le circostanze lo richiedono) per decisione del Senato le galee e le cocche (pesanti navi rotonde, di grande stazza, a partire dalla metà del XIV sec.) possono navigare nel Mar Nero alla fine di febbraio-inizio marzo, ma è sempre vietato svernare nei porti del Mar Nero. Tutto il tragitto da Venezia fino a Tana o Trebisonda richiede circa tre mesi, e l'intero viagium mezzo anno.
Secondo F. Lane sono cinque i tipi di navigazione veneziana:
- 1) di navi di proprietà privata, ad opera di privati [non registrata nei documenti del Senato];
- 2) di navi private, regolate dallo Stato,
- 3) di navi private su licenza speciale,
- 4) di navi appartenenti al comune e da esso appaltate ai patroni,
- 5) di navi del comune per suo conto.
Sin dall'inizio, nel Mar Nero prevalgono i due ultimi tipi: il quinto fino agli anni '30 del XIV secolo e poi il quarto che combina opportunamente le spese dello Stato e dell'imprenditore, il patronus, riducendo la quota di rischio di ciascuna parte nell'operazione.
Tutti i tipi di navigazione (tranne il primo, che pure è controllato) sono regolati dallo Stato, e per i due ultimi si accettano ogni anno le decisioni del Senato.
Il viaggio sulle galee armate (140-180 uomini), attrezzate in modo speciale, in un convoglio organizzato, sotto la protezione di navi militari, con una rotta e un ritmo di movimenti rigorosamente ponderati e regolati, è di gran lunga più sicuro.
Su ciascuna delle galee commerciali che compongono le mudae c'è un reparto di balestrieri (20-30 ca) e speciali congegni di difesa. Tutti i membri dell'equipaggio e i mercanti devono avere delle armi. È naturale che in questo caso aumenti il nolo per il trasporto dei carichi: si paga per la sicurezza e la rapidità.
Ongi anno a Venezia, vicino al ponte di Rialto, su delibera del Senato vengono appaltate, ai patroni, galee attrezzate dallo Stato che devono navigare secondo una rotta prefissata. La somma per la quale il patronus riceve la galea si chiama incanto e viene registrata nei documenti del Senato. Questa cifra esprime indirettamente l'entità del profitto che il patronus si aspetta e che dipende dal nolo richiesto ai mercanti e, in ultima analisi, dal volume, dalla convenienza e dalle condizioni del commercio nei luoghi in cui la galea è diretta.
Influiscono anche fattori secondari: la grandezza della galea stessa, il suo equipaggiamento, i periodi di navigazione, ecc. ma queste considerazioni sono in gran parte livellate dall'esistenza di una salda tradizione nell'invio di galee di un certo tipo su una determinata rotta.
Dalla somma dell'incanto si può giudicare lo stato del commercio in questa o quella regione.
Tuttavia N.P. Sokolov è di un altro parere: la navigazione privata gioca un ruolo importante, anche se non decisivo, a Venezia e l'aumento delle somme degli incanti per le galee statali attesta la diiminuzione del commercio e la sua accresciuta pericolosità. Per chiarire il reale stato di cose bisogna confrontare l'entità dell'incanto con lo sviluppo del commercio e con la situazione generale di un dato emporio, per es. Trebisonda in uno stesso periodo.
Inoltre bisogna considerare che il viaggio da Venezia a Trebisonda e Tana è uno dei più difficili, lunghi e pericolosi: si passa vicino a un nido di pirati, Sinope, alle stazioni commerciali e alle fattorie dei genovesi, i principali rivali. Già di per sé questo esige un viaggio organizzato dallo Stato.
Le galee private navigano prevalenemente su distanze più brevi, intermedie, e, in casi determinati, possono unirsi a un convoglio di navi armate veneziane; è poco probabile che possano aver navigato in modo regolare da Venezia a Trebisonda o Tana.
Si distinguono due tipi di viagium Trapesunde:
- 1) le galee vengono inviate direttamente a Trebisonda;
- 2) le galee dirette a Tana e Trebisonda si uniscono. In questo caso le galee della Romania si recano a Trebisonda nel viaggio di andata da Venezia al Mar d'Azov o, assa più di frequente, sulla via del ritorno.]

1300
Malaspina
Spinetta [il Grande]
Albero genealogico

(1282 ca - 1352)
pronipote di Obizzino,
marchese di Malaspina
ghibellino, sostenitore di Enrico VII e di Uguccione della Faggiuola, è sconfitto e spogliato di quasi tutti i suoi domini da Castruccio Castracani;
rifugiatosi presso Cangrande della Scala, alla morte di Castruccio riesce a riconquistare i propri possedimenti che amplia nella Lunigiana orientale e in Garfagnana;
1334-43, riesce a impossessarsi di Sarzana, sede vescovile;
1340, acquista Fosdinovo, primo embrione della signoria della famiglia su Massa.
[Nei due secoli successivi l'avanzata dei genovesi e dei fiorentini sgretolerà i domini dei Malaspina].


- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1300
-



1300
REGNO di NAPOLI
Carlo II d'Angiò [lo Zoppo]
Albero genealogico

(n. 1248 - Napoli 1309)
figlio di Carlo I d'Angiò e della sua prima moglie Beatrice di Provenza;
1285-1309, re di Napoli;
1285-1309, re di Gerusalemme [titolare];


1300
-
a

1300
REGNO di SICILIA
Federico II
Albero genealogico

(n. 1272 - presso Paternò, Catania 1337)
figlio di Pietro III d'Aragona e di Costanza, figlia di Manfredi;
1296-1337, re di Sicilia;


1300
-
a





AFRICA


1300
Ibn Khaldun († 1406) descrive Mali e altri regni sulla costa occidentale africana. Il suo resoconto, ricco di particolari, è scritto in stile fiorito ed elegante.

Ibn-Battuta († 1377) descrive una fiorente società commerciale strutturata in classi lungo la costa zanj.
Questa descrizione è confermata da Al-Omar († 1348).

1300-1500
L'impero Songhai è il terzo ad apparire sulla scena dell'Africa occidentale.
[I Songhai si stabilirono a Gao verso l'inizio del VII secolo dopo aver cacciato la popolazione che ivi risiedeva.
Verso l'XI secolo i re Songhai si convertirono all'Islam e trasportarono la capitale a Gao.
Trecento anni dopo, Gao era così importante sotto il profilo commerciale che il sovrano del Mali, Kankou Moussa (o Mansa Kankan Musa) cercò invano di sottometterlo con le armi.
Dopo alcune vicende, in cui l'impero vede il susseguirsi di momenti di crisi e di splendore una spedizione marocchina invaderà l'impero, decretandone così la fine.]

1308-56
Daud ibn Suleiman è il signore della città zanj di Kilwa.
[Scavi archeologici hanno portato alla luce monete con il suo nome.]

1312 ca
Kankou Moussa (o Mansa Kankan Musa) giunge al potere nel Mali;
[Il Mali resterà un impero potente fino al 1400; come stato di una qualche importanza cesserà di esistere vero il 1550 ca.]


1324-25
Timbuctú (Mali), è al potere re Kankou Moussa;

1327
Timbuctú (Mali), Kankou Moussa fa erigere la moschea di Jingereber (un'iscrizine relativa a questo avvenimento sarà scoperta cinque secoli dopo da H. Barth).
Secondo la descrizione fatta nel 1353 da Ibn-Battuta, Timbuctú regge su un sistema matriarcale.

1336-37
in seguito alle conquiste di Kankou Moussa, il regno tribale Mossi dell'Alto Volta si estende fino a comprendere Timbuctú.

1341
una spedizione italo-portoghese riferisce sulle isole Canarie.

1344
papa Clemente VI ordina all'ammiraglio francese di origine spagnola Louis de la Cerda la conquista delle Canarie. Questo è il primo atto, aperto e consapevole, di protocolonialismo europeo dopo le Crociate.

1350
Pete supera Kilwa nel commercio dell'oro;

1364
Normanni francesi, originari di Dieppe e Rouen, tornano in patria con grandi quantità di avorio, probabilmente dalla zona di Capo Verde, al largo dell'attuale Senegal.

XIII-XIV secolo, nell'attuale regione centrale della Rhodesia del Sud, si sviluppa lo stato di Kuranga, conosciuto col nome di Monomotapa (Mwene Mutapa = signore delle miniere).
[Ne sono testimonianza le famose rovine di Zimbabwe (villaggio reale). Il nome Zimbabwe verrà ripreso dai movimenti di liberazione in Rhodesia come simbolo della futura indipendenza del paese.]
L'impero ha una certa importanza fino all'arrivo dei portoghesi.
XIV secolo, il capostipite della dinastia del Mani-Congo, il cui nome è scritto dai primi portoghesi Nimi a Lukeni, sembra abbia cominciato a governare verso la fine del XIV secolo.

[Nel suo Descrição do Reino do Congo, pubblicato nel 1680, Oliveira Cadornega ci riferisce: «Quanto alle origini di questo regno… questo popolo è stato sempre considerato straniero… [un popolo] venuto dall'interno a dominare su questo regno; come accadde, si può dire, con i romani, gli svevi, i vandali, i goti e i semigoti che occuparono la nostra Lusitania, la Spagna e altri regni e domini…».
Ricerche archeologiche (XX secolo) dimostreranno che questi stati sudoccidentali, Congo, Ngola, Matamba e diversi altri, sono derivazioni della corrente principale dello sviluppo dell'età del ferro nell'Africa centro meridionale, durante i primi secoli di questo millennio.]

[Basil Davidson, Madre Nera, Giulio Einaudi Editore Torino 1966; 
Hosea Jaffe, AFRICA, Movimenti e lotte di liberazione, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1978;
AA.VV., Storia dell'Africa, La Nuova Italia 1979.]

CINA

Cheng-Sung [Dinastia Yuan]
nipote diKubilai
1295-1307, imperatore della Cina;



GIAPPONE




Abbracciavacca, Meo († 1313 ca) poeta italiano, forse nativo di Pistoia, fu seguace di Guittone d'Arezzo cui indirizzò epistole in prosa e rime dal linguaggio oscuro e artificioso; lasciò anche alcune canzoni, una tenzone con Dotto Reali, una con Monte Andrea.

Woodham (Goddam), Adam (XIV secolo) francescano inglese, uno degli scolari di Guglielmo di Ockham a Oxford; Occamismo
1340, insegna teologia a Oxford dopo averla insegnata a Londra;
Commento alle Sententiae di Pier Lombardo (sarà pubblicato, rivisto, nel 1512).

Agostino da Scarperia († 1340 a Firenze) eremitano; 
Sermoni.

Albizzi, Franceschino Degli († a Savona di peste nel 1348) poeta fiorentino, parente e amico del Petrarca;
Rime.

Albizzi, Riccardo Degli († 1359) poeta fiorentino, figlio di Franceschino, parente e amico del Petrarca;
Rime.

Anastasio d'Ubaldo Gezzi da Ravenna (morto prima del 1384).

Aulivèr (forse Auliverio da Robegano) (XIV) rimatore dei primordi, autore di una poesia in decima rima, scritta in lingua di forte coloritura veneta; il nome è messo come firma nel ritornello della poesia.

Ball, John († Saint Albans, Hertfordshire 1381, impiccato) ecclesiastico inglese, predicatore sulla scia di J. Wycliffe.

Benzo d'Alessandria [Benzo Cona] (Alessandria- Verona 1335) letterato ed erudito italiano, cancelliere a Milano e a Como, precursore dell'Umanesimo;
Chronicon (opera di storia e di varia erudizione, pervenutaci solo in parte).

Bosone de' Raffaelli da Gubbio († dopo il 1349) uomo politico e scrittore italiano; esule ghibellino, passò più tardi alla parte guelfa; autore di un fortunato capitolo che comprendeva l'argomento della Divina Commedia e di alcuni sonetti; possibile destinatario della canzone Spirito gentil del Petrarca;
1328 ca, podestà in Umbria e in Toscana, capitano del popolo a Pisa e vicario imperiale;
1337, senatore di Roma;
Avventuroso ciciliano (disordinato romanzo d'avventure a sfondo moraleggiante, incompiuto; dubbia la sua attribuzione).

Brizio Visconti († in Veneto nel 1357) poeta, podestà e tiranno di Lodi nel 1339.
[Figlio naturale di Luchino - signore di Milano.]

Broaspini, Gasparo Squaro de' (morto a Verona 1381) maestro di grammatica, pittore e poeta, lettore di Dante a Verona;
1363-64, trascrive per il Petrarca i libri XX-XXIII delle Familiares.

Bruscaccio da Rovezzano (XIV/") rimatore fiorentino, autore di rime amorose, religiose e soprattutto politiche in cui difende vigorosamente la libertà di Firenze secondo posizioni guelfe.

Buccio di Ranallo (L'Aquila, fine XIII sec., inizio XIV-1363) rimatore italiano;
Sonetti
Cronaca (sulle vicende aquilane dalla fondazione al 1362)
Leggenda di santa Caterina d'Alessandria (in distici di settenari).

Casini, Bruno (†1348) grammatico;
De figuris generibusque loquendi (oggi perduto).

Cavalchini, Rinaldo da Villafranca († 1362 ca) grammatico.

Coletta da Corbia (XIV/2) suora clarissa;
1406, viene costituita da Benedetto XII, antipapa francese, riformatrice dell'ordine di Santa Chiara permettendole di dirigere, per mezzo del suo confessore, quei Frati Minori che avessero voluto seguire la sua riforma;
il Ministro generale dell'Osservanzai gli dà l'autorità di vicaria per i medesimi Frati Riformati;
Giovanni da Capestrano, delegato da papa Eugeno IV per riunire all'Obbedienza le altre minori riforme, non riesce a smuoverla dalla fedeltà ai Conventuali; più tardi egli stesso le riconfermerà, come Visitatoire generale dell'?ordine e Nunzio apostolico, i privilegi già concessi alla sua "Riforma" e il permesso di scegliere da sé i visitatori e i suoi monasteri; Amedeo VIII di Savoia ostinandosi nell'accettare la tiara di antipapa, la vede diventare (lei che è stata sua amica, sua protetta e sua suddita fedele nei conventi di Orbe e Vevey) sua oppositrice;
riforma diciassette monasteri secondo la stretta povertà della prima Regola di Santa Chiara, alla quale aggiunge le sue Costituzioni; estende anche la sua influenza ad alcuni conventi di Minori che nel Cinquecento si uniranno agli Osservanti.

Dal Verme, Luchino († Siria 1372) capitano di ventura lombardo;
[Padre di Iacopo.]
1342, è impegnato da Mastino II della Scala, signore di Verona, nella guerra di Lucca; passa poi al servizio dei Visconti che lo mandano contro i fiorentini
1355, è nominato governatore del Genovese e, da Galeazzo II, governatore di Alba e delle terre di suo dominio in Piemonte
1356, affidatogli da Bernabò Visconti il comando supremo delle milizie, combatte contro la lega voluta dallo Stato della Chiesa, le cui truppe sono guidate da Giovanni Acuto, sino alla conclusione della pace (1364); passato al servizio dei veneziani viene inviato a sedare la rivolta dei coloni veneti a Candia; per il suo valore ottiene l'iscrizione della propria famiglia alla nobiltà veneta
1366, tornato presso i Visconti ottiene il feudo di Monguzzo nella pieve di Incino (Erba)
1372, va in Palestina per guerreggiare contro i turchi e vi muore.

Dandolo, Francesco († Venezia 1339) doge di Venezia (1329-39).

Dondi dall'Orologio, Giovanni († 1384) scienziato e tecnico veneto, amico di F. Petrarca;
[Figlio del medico Jacopo e nipote del medico Isacco.
Avendo pure lui insegnanto medicina e astronomia a Padova, è spesso confuso con il padre.]

Tractatus de causa salsedinis aquarum et modo conficiendi salis ex eis (1356, Colli Euganei).

Ebedjesu o Abdisho († Nisibi 1318) scrittore siriaco
1290, vescovo nestoriano di Soba (Nisibi)
Opera sui canoni sinodali
Catalogo in versi di scrittori nestoriani (fonte importante per la conoscenza della letteratura siriaca)
Compendio di teologia
Inni liturgici e favole.

Gasparo Scuaro de' Broaspini († 1381) pittore e poeta veronese in latino e in volgare).

Giovanni da Marignolle (XIV) frate francescano fiorentino, colto, poliglotta;
[Continuatore dell'opera di Odorico da Pordenone.]
1339, diplomatico finissimo, viene inviato da Benedetto XII ambasciatore del Gran Khan Scium-ti dove, ricevuto trionfalmente, rimane tre anni;
impiega altri tredici anni per tornare in patria dopo aver percorso evangelicamente l'India, la Mesopotamia, la Palestina.

Giovanni di Rodington o Ioannes Rodensis († 1362 ca) teologo francescano in Oxford; Occamismo
seguace di Enrico di Gand che difese contro Scoto;
importante la sua critica all'aristotelismo tomista;
Lectura super primum Sententiarum.

Gregorio da Rimini (Rimini 1300 ca-Vienna 1358) filosofo e teologo italiano, studiò filosofia e teologia a Rimini, e successivamente in Francia e in Inghilterra;
1345, diventa maestro di teologia all'università di Parigi;
1357, viene eletto ministro generale dell'ordine degli agostiniani;
[Il suo nome è legato soprattutto alla sua presa di posizione circa l'oggetto proprio del sapere scientifico. Distaccandosi dalla posizione realista tradizionale, secondo la quale oggetto della conoscenza scientifica sono le realtà extramentali, e distaccandosi anche dalla tesi di Guglielmo di Occam, per il quale ciò che propriamente è conosciuto sono i termini delle proposizioni scientifiche, egli sostiene che oggetto proprio della scienza è il significato totale della conclusione: chi produce una dimostrazione infatti aderisce a ciò che l'intera conclusione della dimostrazione esprime, ossia al contenuto oggettivo della conclusione. Non identificandosi né con le entità del mondo esterno, né con le semplici entità mentali costituite dai termini, questo significato totale, denominato anche complexe significabile, è un'entità del tutto peculiare, necessaria (perché non può essere diversamente) ed eterna (perché permane sempre identica a se stessa).
Molto dibattuta tra i maestri del sec. XIV (soprattutto da Buridano, Marsilio di Inghen e Giovanni di Ripa) la dottrina del complexe significabile è stata giustamente considerata un'anticipazione della "teoria degli oggetti" di A. Meinong e della teoria dell'oggettività delle proposizioni di B. Russell.]
Opere più importanti:
De usuris
De intensione et remissione formarum
Lectura in primum et secundum Sententiarum
.

Guido del Palagio († 1399) minori.

Marignolli, Giovanni dei († Praga 1359) missionario e viaggiatore fiorentino, francescano, fu posto da Benedetto XII a capo di una delle missioni che in questo periodo vengono inviate in Cina
1342, raggiunge per via di terra Pechino, dove rimane fino al 1345 sotto la protezione del gran khan
1345, torna in Europa per via mare, visitando le coste dell'Indonesia, dell'India e del golfo Persico
1354, rientrato ad Avignone, è nominato vescovo di Bisignano di Calabria
Cronaca di Boemia (compilata per incarico di Carlo IV di Boemia, di cui è divenuto cappellano e consigliere, vi  descrive il suo viaggio).

Marsilio d'Inghen († 1396) filosofo e scienziato tedesco, discepolo di J. Buridan;
1367, rettore dell'università di Parigi;
1371, ancora rettore dell'università di Parigi;
1386 ca, primo rettore dell'università di Heidelberg;
Commenti alle opere di Aristotele
Commento alle Sentenze di Pier Lombardo
Textus dialecticus de suppositionibus.

Moriale d'Albarno o Moreale o Monreale o Montréal d'Albarno detto fra Moriale († Roma 1354) capitano di ventura provenzale; dopo un breve periodo di vita tra i frati ospitalieri, abbraccia il mestiere delle armi e fonda con i fratelli Arlembaldo e Brettone una compagnia di ventura detta la "grande compagnia" (fino a 6000 uomini tra italiani, tedeschi, francesi e ungheresi) 
1348-52, guerreggia a lungo in Italia al servizio di Luigi d'Ungheria e poi della Santa Sede, mirando forse a costituire un suo autonomo principato nell'Italia centrale (Lazio, Umbria); la riorganizzazione degli Stati della Chiesa avviata da Gil de Albornoz, lo costringono però ad allontanarsi  verso la Marca e la Romagna;
1354, grazie al suo ingente patrimonio, può finanziare Cola di Rienzo in occasione del suo ritorno a Roma; per ottenere la restituzione del denaro prestato e i compensi promessi, si reca egli stesso a Roma dove però, arrestato con un inganno da Cola di Rienzo, va al supplizio.

Nicola d'Autrecourt o Nicolaus de Ultricuria (sec. XIV) pensatore francese; Occamismo
studia a Parigi dove diventa magister artium e baccalaureus theologiae;
per giustificarsi di alcuni scritti eretici, si deve recare ad Avignone presso papa Benedetto XII;
Exigit ordo executionis
[Ci sono rimaste delle lettere indirizzate al francescano Bernardo d'Arezzo.]

Niccolò da Casola (Casola, Emilia ?-† 1383 ca) poeta italiano, di professione notaio, vissuto a Bologna al servizio dei Pepoli fino al 1350, andò poi esule a Ferrara sotto la protezione della casata d'Este; esponente della letteratura franco-veneta;
Attila (oltre 37.000 alessandrini distribuiti in 16 canti).

Pegolotti, Francesco di Balduccio († 1347 ca) mercante e viaggiatore fiorentino
1318-21, direttore della sede londinese della compagnia dei Bardi, viaggia in oriente, ottenendo in favore di Firenze riduzioni sui dazi d'importazione di un alcuni porti del levante
1345, la compagnia dei Bardi fallisce
1346, luglio, viene eletto gonfaloniere di giustizia
La pratica della mercatura (1340, pubblicata nel 1766 da una copia del 1471; prezioso documento per la storia dei traffici commerciali).

Pilato, Leonzio († 1365/66) umanista di origine greca o calabrese
Tradusse l'Iliade e l'Odissea  di Omero (in prosa latina, su sollecitazione di F. Petrarca e G. Boccaccio)
Morì per naufragio tornando da Costantinopoli, dove si era recato per rintracciare antichi manoscritti.

Pucelle, Jean († 1334) miniatore francese
Il Libro d'ore di Jeanne d'Evreux (1325-27, interamente illustrato, su commissione di Carlo IV di Francia che lo donò alla moglie; New York, Cloisters Mus.)
Bibbia di Robert de Billyng (decorato con Anciau de Sens e Jacquet Macidal, terminato nel 1327; dal nome di un copista; Parigi, Bibl. Nat.)
Breviario di Belleville (dal nome del committente Jeanne De Belleville; Parigi, Bibl. Nat.).

Simintendi, Arrigo o Arrigo da Prato (XIII-XIV) notaio e letterato volgarizzatori
Metamorfosi di Ovidio (in volgare,ovviamente).

Soldanieri, Niccolò († 1345 o 1385) poeta fiorentino
Canzoniere.

Varano, Elisabetta [suor Battista da Camerino ?] (1367-1405) Albero genealogico
clarissa, beata;
1402, istituisce a Pesaro una Casa di Terziarie dell'Ordine di Santa Chiara, primo nucleo del Monastero del Corpus Domini;
Lauda spirituale
Dolori mentali di nostro Signore Gesù Cristo.
[Trattati di elevazione umana ed elevazione mistica.]

Zanobi da Strada (Strada in Chianti ?-Avignone 1361) letterato amico di F. Petrarca e G. Boccaccio;
De fama.


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Battagli, Marco (XIV) cronista riminese;
Marcha (storia per gli anni 1212-1335).

Bindo di Cione del Frate (Siena XIV) poeta italiano, familiare dell'imperatore Carlo IV;
Canzone di Roma (1355 ca, in cui vagheggia la formazione di uno stato italico sotto la protezione dell'imperatore).

Dalimil (inizi sec. XIV) presunto autore della prima cronaca boema in lingua ceca; 
- I redazione di 106 capitoli dal 1308 al 1314
- II redazione, ampliata di 4 capitoli, dal 1315 al 1318;
Attribuita per tradizione, ma erroneamente, a Dalimil Meziricsky, canonico di Boleslav, grazie a recenti studi è stata fatta risalire a un cavaliere dell'ordine gerosolimitano di Miadá Boleslav.

Fugger, Hans (Graben, Svezia sec. XIV), capostipite dell'omonima famiglia di banchieri tedeschi;Albero genealogico
[Nonno di Jakob I [il Vecchio] (1412-1469)]
1367, dal suo paese natale, dove esercita l'arte della tessitura, emigra ad Augusta dove viene accolto nella corporazione dei tessitori;
1396, figura al 41° posto nell'elenco dei contribuenti della città.

Giovanni di Mirecourt [il Monaco bianco] (Mirecourt, Lorena XIV) monaco cisterciense, filosofo e teologo francese; Occamismo
Commento alle Sententiae di Pier Lombardo (40 tesi del commento sono condannate nel 1347 dai maestri di teologia dell'università di Parigi)
Apologie (due opere giutificative in difesa delle sue 40 tesi condannate).

Giovanni Fiorentino, ser (XIV) novelliere italiano;
Pecorone (Raccolta di novelle, pubblicate nel 1558 da Ludovico Domenichi, tra le quali Giannetto la cui trama piacque a W. Shakespeare che, conosciutala attraverso il rifacimento di W. Painter, l'imitò nel Mercante di Venezia).

Guido da Pisa (XIV) scrittore italiano, frate carmelitano
Dichiarazione poetica dell'Inferno dantesco
Commento in latino della Divina Commedia (parzialmente inedito)
Fiore d'Italia (da cui I fatti di Enea) rimasta incompiuta.

Jacquemart de Hesdin (seconda metà del sec. XIV) miniatore francese, nato nell'Artois, collaborò alla realizzazione di diversi manoscritti
1384-1410 è a Bourges al servizio del duca Giovanni di Berry, il più grande collezionista del tempo;
Libretti d'ore:
Très Belles Heures (1390 ca, dopo smembramenti, incendi e furti, ne resta solo una parte a Torino e alcuni fogli al Louvre (Cabinet des dessins)
Petite Heures (Parigi, Bibliothèque National, con la mano di altri due maestri)
Très Belles Heures de Notre Dame (1409 ca, Bruxelles, Bibliothèque Royale)
Grandes Heures (1409 ca, Parigi, Bibliothèque Nationale; dove 45 grandi storie, ora scomparse, sarebbero state da lui eseguite, secondo l'inventario di Giovanni di Berry del 1413; almeno una di queste pagine sottratte si pensa sia quell'Andata al Calvario, ora al Louvre.

Matazoneda Caligano (XIV) rimatore italiano
Detto del villano (in settenari a rime accoppiate).

Moggi, Moggio de' (Parma XIV) letterato amico di Azzo da Correggio e in relazione col Petrarca.


ricordati per altre ragioni
.

Molinier, Gulhelm (attivo a Tolosa nel XIV) scrittore provenzale
Leys d'Amors (1341 ca, Leggi d'amore, assieme a Bartholomieu Marc).

Niccolò da Casola (Casola, Emilia XIV) poeta italiano esponente della letteratura franco veneta
Attila (in onore agli Estensi, in 37.000 alessandrini).

Niccolò da Verona (XIV) poeta italiano, esponente della letteratura francoveneta
Prise de Pampelune (continuazione dell'anonimo poema Entrée d'Espagne)
Passion
Pharsale (da Lucano, primo esempio di epica francoveneta su materia classica).

Giovanni da San Miniato(XIV-XV) letterato e frate camaldolese; "volgarizzatore"
De remediis utriusque fortunae di F. Petrarca (1427) polemizzò con C. Salutati.

Prudenzani, Simone (Prodo d'Orvieto XIV-XV) poeta italiano
Saporetto (186 sonetti,in 4 parti, che descrive i gusti e i costumi della società aristocratica del tempo)
Sollazzo (libro in 18 novellette).

Villani, Matteo (Firenze inizio XIV-1363) cronista, fratello di Giovanni;
Continuazione della Cronica (+ 10 libri dal 1346 al 1363).

Williams, David o Davide di Guglielmo o Dafydd ap Gwilym (attivo tra il 1340 e il 1370) poeta gallese, considerato il cantore del Galles, sviluppatore e perfezionatore del metro cywydd.

Wittenweller, Heinrich (attivo fine XIV) poeta tedesco;
Der Ring (L'anello, primo poema eroicomico in lingua tedesca).

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Guillaume de Machaut o Guglielmo di Machaut (1300 ca-1377 ca) poeta e musicista francese
Dit du vergier
Jugement du roi de Behaingne
Remède de Fortune

Dit du Lyon (1342)
Dit de l'Alérion o des Quatre Oiseaux
Jugement du roi de Navarre
(1349)
Confort d'ami (1357)
La Fonteinne amoureuse o Livre de Morpheus (1361)
Le Voir Dit (1364)
Prise d'Alexandrie
Messe Notre-Dame
(prima messa polifonica unitaria).

Lapo da Castiglionchio (1300-1381) fiorentino giurista.

Nicola di Autrecourt (Autrecourt 1300-Parigi 1355 ca) filosofo francese;
1347, le sue opere vengono bruciate in pubblico;
Epistolae ad Bernardum
Epistola ad Egidium
Exigit ordo executionis.

Tauler, Johann o Giovanni Taulero (Strasburgo 1300 ca- 1361) mistico tedesco, predicatore; entrato nell'ordine domenicano a quindici anni, studiò a Colonia, dove fu discepolo di Meister Eckhart ed Enrico Suso; in seguito, con Enrico di Nördlingen, fondò a Basilea la comunità degli "amici di Dio"
Prediche (circa un'ottantina, raccolte da uditori).

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Carta

«segue da 1272»
1300, agli inizi, già numerosi sono i cartai attorno a Fabriano. Da qui vanno a stabilirsi a Voltri, signoria di Padova, Treviso, Genova; due grandi centri vengono creati in Liguria, presso Genova, e nella repubblica di Venezia, intorno al lago di Garda.
Riforniscono Spagna, Inghilterra, Paesi Bassi, Austria e Germania dove, come in Svizzera sono già in funzione alcuni molini.
«segue 1365»

Almanacco

«segue da 1251»
Il vocabolo compare per la prima volta in Provenza nelle tavole astronomiche di Profazio Giudeo che, scritte in ebraico attorno al 1300, vengono tradotte in latino col titolo di Almanach perpetuum e si diffondono nel resto dell'Europa. 
«segue 1345»

Del Banco
(Warburg)

XIV secolo, banchieri a Pisa, come lo dice il nome, appartengono ai sefarditi, comunità ebraica giunta dalla Spagna o dal Nord Africa con i suoi beni per iniziare la propria attività in posti strategici per il capitalismo nascente;
gli ashkenazi, l'altra comunità ebraica, vengono invece dall'Europa del Nord e dalla Danimarca, Svezia e Norvegia - Russia, sono sicuramente già integrati, ma vivono in città meno ricche;
«segue 1520»

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