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Papa
Alessandro III

(1159-81)

cardinali:
Galdino Valvasorio da Sale (Tortona) (santo † 1178) (dal 1159).

Callisto III
[Antipapa]
(1168-78)

Giovanni di Strumi o Sturmio;
abate ungherese, creato cardinale dal precedente antipapa Pasquale III;

ANNO 1176





1176
SACRO ROMANO IMPERO
Friedrich I [il Barbarossa]
Albero genealogico
(n. 1123 ca- fiume Salef, Cilicia 1190)
figlio di Friedrich [il Losco], duca di Svevia, e di Judith, sorella del duca di Baviera Heinrich [il Superbo], trascorre la sua infanzia e la prima adolescenza in mezzo alle lotte dinastiche che oppongono la casa paterna degli Hohenstaufen e quella materna dei Welfen;
nel 1147 sposa Adelheid von Vohburg [div. 1153, s.f.];
1147-52, duca di Svevia;
partecipa a fianco del re di Germania Konrad III, su zio paterno, alla seconda crociata;
1152-90, re di Germania e dei romani;
alla morte di Konrad III, è designato a succedergli in quanto l'unico figlio di questi è ancora minorenne;
nel 1153, a Costanza, conclude con papa Eugenio III un patto, mediante il quale s'impegna a sottomettere il comune di Roma creato da Arnaldo da Brescia , che ha preso la guida della città insorta contro il pontefice;
nel 1154 scende in Italia e, riunita una dieta a Roncaglia cui convoca tutti i rappresentanti dei Comuni, promulga un editto nel quale esige gli siano restituiti tutti i diritti regi (iura regalia) dei quali si sono appropriati i comuni, approfittando soprattutto del vuoto di potere creatosi alla morte di Heinrich V;
ne 1155 (aprile) a Monza viene incoronato re d'Italia, poi prosegue per Roma dove consegna Arnaldo da Brescia al papa Adriano IV; (giugno) cinge la corona imperiale;
1155-86, re d’Italia;
1155-90, imperatore del Sacro Romano Impero (Friedrich I);
nel 1156 restituisce al cugino e avversario Heinrich [il Leone], duca di Sassonia, il ducato di Baviera toltogli da Konrad III;
sposa Beatrice di Borgogna assicurandosi così anche questo regno, la cui corona del resto è unita al regno di Germania sin dal 1032;
1156-90, conte di Borgogna;
nel 1157 costringe il duca di Polonia Boleslav IV (1146-73) al vassallaggio; alla dieta di Besançon (ottobre) il legato pontificio card. R. Bandinelli, scontrandosi violentemente con l'arcicancelliere imperiale Rainaldo di Dassel, ribadisce le tesi teocratiche relative alla supremazia del papato sull'impero; il breve accordo tra papato e impero sembra già svanire.
nel 1158, durante la II dieta di Roncaglia, appoggiato dai giuristi dell'università di Bologna, pretende con rigore la restituzione dei regalia e l'insediamento dei podestà imperiali nelle città: Constitutio de Regalisbus.
nel 1159 matura la tensione con la chiesa; nelle nomine dei vescovi e degli abati, infatti, egli è tornato ai metodi precedenti la lotta per le investiture, in ciò sostenuto dalla giustificazione teorica dell'arcicancelliere Rainaldo di Dessel che, applicando alla questione i moduli del diritto giustinianeo, dichiara l'imperatore superiore a qualunque potere della terra:
- ai re cristiani che di fronte a lui sono solo dei piccoli sovrani subalterni (reguli provinciarum);
- allo stesso pontificato nei cui confronti il monarca ha il diritto di comportarsi come dinanzi a un vescovo qualunque dell'impero.
Mentre la gerarchia ecclesiastica reagisce a queste tendenze eleggendo a pontefice Rolando Bandinelli (Alessandro III), suo acerrimo nemico, egli appoggia la minoranza di cardinali che hanno scelto Vittore IV.
nel 1160 conquista e rade al suolo la città di Crema, insorta contro la Constitutio de Regalisbus;
nel 1162 conquista e rade al suolo la città di Milano, insorta contro la Constitutio de Regalibus da lui emanata nel 1158.
nel 1164, mentre Milano sta risorgendo, grazie alla solidarietà degli altri comuni, le maggiori città venete (Verona, Padova, Vicenza e Venezia) si uniscono in funzione antimperiale nella "lega veronese".
Poiché crede fermamente nel ruolo sacrale che la tradizione del suo popolo, concordi teologi e liturgisti del suo tempo, assegna al sovrano, intende con la canonizzazione, da lui voluta, di Carlo Magno che venga santificato l'ideale stesso di impero.
nel 1166 (autunno), ridiscende in Italia con l'intenzione di risolvere la questione.
nel 1167 (aprile) con il giuramento pronunziato nell'abbazia di Pontida, non lontano da Bergamo, la lega veronese e quella cremonese, si fondono nella lega lombarda; con essa i firmatari, pur riconoscendo la sovranità di Friedrich I [il Barbarossa], si uniscono a salvaguardia delle proprie autonomie impegnandosi a soccorrersi a vicenda; i suoi aderenti s'impegnano tra l'altro a ricostruire Milano.
Al primo nucleo di collegati, che comprende Milano, Lodi, Bergamo, Brescia, Cremona, Mantova, Ferrara, Treviso, Piacenza, Parma, Modena, Bologna, si uniscono poi anche le città della "lega veronese" e numerose altre, tra cui Como (1167) e Pavia (1170) tradizionalmente note per il loro passato filoimperiale; (luglio) l'imperatore occupa Roma, ma deve ritirarsi in fretta a causa di un'epidemia, mentre le città lombarde e la stessa fedelissima Cremona (sollecitata dal papa che lo ha scomunicato) gli si ribellano.
Le necessità tedesche gli impediscono di rispondere tempestivamente alla provocazione italiana.
nel 1174, alla quinta discesa in Italia, si trova di fronte una potente lega di trentasei comuni.
nel 1175, dopo aver posto inutilmente l'assedio ad Alessandria, si decide a negoziare con i comuni l'armistizio di Montebello. Fallite le trattative riprende la guerra, ma Heinrich XII [il Leone] gli rifiuta l'appoggio delle sue truppe e rientra in Germania;
1176
viene sconfitto dalla "lega lombarda", nonostante la defezione di Como e Pavia, nella battaglia di Legnano; anche se poco significativa sul piano militare, questa vittoria obbliga l'imperatore a una pace con il papa e a una tregua con i comuni confederati.
Ad Anagni conclude con il papa un accordo temporaneo.




1178, re di Borgogna;



1176
battaglia di Legnano:
Maggio
29
,
- Friedrich I [il Barbarossa] e i comuni italiani suoi alleati (Torino, Como e Pavia)
- lega lombarda;
dopo l'inutile assedio di Alessandria, Friedrich I [il Barbarossa] ripiega su Como in attesa di rinforzi, recatigli dai vescovi di Colonia e Magdeburgo; poiché arrivano in forze assai limitate, l'imperatore che dispone di soli 4000 uomini rinuncia ad un'azione massiccia contro Milano riservandosi di attaccare separatamente le città della lega e muove alla volta di Pavia per congiungersi con le forze lì concentrate;
le truppe della lega dotate di una debole cavalleria ma di una fanteria agguerrita (12.000 uomini) gli tagliano la strada a Legnano impegnandolo in battaglia; i tedeschi sono sconfitti e lo stesso imperatore, disperso, viene dato per morto; le insegne imperiali cadono in mano ai ribelli;




1176
Brandeburgo
Otto I
Albero genealogico

(1126/287 mar 1184)
figlio di Heinrich X [l’Orso] e di Sofie von Winzenburg († 1160);
nel 1148 sposa Judith di Polonia († 1171/75);
1170-84, margravio di Brandenburgo;
1176
sposa Adelaide di Olanda († post 1205);

 

1176
ducato di Baviera e ducato di Sassonia
Heinrich XII [il Leone]
Albero genealogico

(n. 1129 ca - Brunswick 1195)
figlio di Heinrich X [il Superbo] della casa guelfa e di Gertrude di Sassonia;
1139-1180, duca di Baviera e di Sassonia;
alla morte del padre viene privato del diritto di successione dall'imperatore Konrad III e vive in Sassonia sotto la tutela della madre;
nel 1142 ha di nuovo la Sassonia dall'imperatore, toltagli nel 1139;
nel 1156 ha di nuovo da Friedrich I [il Barbarossa] la Baviera, toltagli da Konrad III nel 1139;
nel 1158 rifonda Lubecca, tolta ad Adolfo di Holstein, organizza una colonia commerciale a Visby (nel Gotland) e fonda i vescovadi di Oldenburg, Ratzeburg e Meclenburgo; pur trascurando la Baviera, ha modo di fondare Monaco come nuovo mercato in contrapposizione a Frisinga;
ha ovviamente molti nemici tra i principi laici (tra cui Albrecht [l'Orso]) ed ecclesiastici (soprattutto gli arcivescovi di Colonia);
nel 1160 allarga la sua sfera d'influenza al Meclenburgo e alla Pomerania; fa di Brunswick (Braunschweig), capitale del ducato sassone da lui ampliata e preferita come residenza, il centro di un "impero guelfo del nord";
nel 1162 compromette i suoi rapporti con l'imperatore per il mancato aiuto militare nella conquista di Milano;
nel 1168 sposa Matilde, figlia di Henry II re d'Inghilterra, anche in vista di un'ulteriore avanzata dal Baltico al mare del Nord;
1176
compromette ancora di più i suoi rapporti con l'imperatore in seguito alla sconfitta di Legnano [della quale è in parte colpevole per il mancato aiuto datogli nella conquista di Milano del 1162]; l'imperatore lo mette sotto processo;









1176
ducato di Pomerania
Mieszko III [Stary = il Vecchio]
Albero genealogico

(1126/27 - Kalisz 1202)
figlio di Boleslav III [Boccatorta], duca di Pomerania, e di Salomé von Berg-Schelkingen;
sposa Elisabeth di Ungheria;
1138-1202, duca di Pomerania;
1138-77, 1194-1202, principe della Grande Polonia;
1173-77, 1190, 1199-1202, principe di Cracow;



1176
-


1176
Austria
Heinrich II [Jasomirgott]
Albero genealogico

(1112 - 1177, ucciso)
figlio di Leopold III [il Pio] e di Agnes di Germania;
1140-42, conte palatino del Reno;
1141-56, margravio d’Austria;
nel 1142 sposa Gertrud († 1143), figlia dell’imperatore Lothar;
1143-56, duca di Baviera;
nel 1148 sposa Theodora Komnena († 1183);
1156-77, duca d’Austria;
[dopo aver ottenuto da Friedrich I [il Barbarossa] il “privilegium minus“ per cui l’unica giurisdizione in Austria deve essere quella del duca;





1176
-

1176
REGNO d'UNGHERIA
Béla III
Albero genealogico

(† 1196)
secondo figlio di Géza II († 1161);
viene educato alla corte bizantina dove vive circa dieci anni;
1172-96, re d'Ungheria;
succeduto alla morte del fratello Stefano III, dopo una pronta adesione al cattolicesimo e il giuramento di fedeltà fatto a Manuele I Comneno; con lui la monarchia ungherese da elettiva diventa ereditaria: il primogenito Emerico, ancora bambino, viene incoronato e dichiarato successore;







1176
-





1176
IMPERO ROMANO-ORIENTALE
Manuele I Comneno
Albero genealogico

(n. 1123 ca - † 1180)
figlio di Giovanni II;
1143-1180, imperatore;
succeduto al padre, ne adotta la politica antinormanna;
nel 1144 rafforza l'alleanza con Konrad III;
1147-49, la II crociata, cui partecipano sia Konrad III di Germania sia Louis VII [il Giovane] re di Francia, amico del re normanno Ruggero II, vanifica il suo progetto di una spedizione tedesco-bizantina contro i normanni; Ruggero II anzi, approfittando delle difficoltà da lui e dai crociati incontrate in oriente, si impadronisce di Corfù; terminata ingloriosamente la II crociata, stipula nuovamente l'alleanza con Konrad III e con Venezia che lo aiuta a riconquistare Corfù in mano ai normanni;
il progetto di una nuova crociata franco-normanna e le difficoltà interne che costringono Konrad III a rientrare in Germania, bloccano ancora una volta i suoi piani;
nel 1153 con il nuovo imperatore Friedrich I [il Barbarossa] non riesce ad instaurare buoni rapporti;
nel 1155, approfittando della morte di Ruggero II (1154), invia in Italia una spedizione bizantina che, sbarcata ad Ancona, occupa rapidamente tutta la costa pugliese;
nel 1156, dopo un iniziale successo sulla costa pugliese, viene abbandonato da Venezia, preoccupata della presenza greca nel Mediterraneo, e viene sconfitto dai normanni a Brindisi;
nel 1157, dopo la sconfitta, è costretto ad abbandonare l'Italia;
saccheggia l'isola di Cipro;
nel 1158, firmata la pace con il re normanno Guglielmo I, riesce ad imporsi sugli stati cristiani d'oriente, ottenendo la sottomissione del principe armeno Thoros;
nel 1159 ottiene la sottomissione del principe di Antiochia Rinaldo di Châtillon-sur-Loing mentre il re di Gerusalemme Baldovino III si mette sotto la sua protezione;
1161-63, afferma il suo prestigio in Ungheria;
nel 1162 i pisani, dopo un'amara faida con i vicini genovesi, vengono espulsi da Costantinopoli, mentre i liguri si trasferiscono a Galatia;
nel 1167 la sottomissione della Croazia, della Bosnia e soprattutto della Dalmazia finisce per logorare definitivamente i rapporti con Venezia;
nel 1169 si allea con Genova;
nel 1170 si allea con Pisa;
nel 1171 ordina l'arresto e il sequestro dei beni di tutti i veneziani residenti nell'impero, provocando la definitiva rottura con Venezia;
con le sue navi affronta e ricaccia nell'Adriatico i veneziani che, entrati in guerra, hanno occupato alcune isole greche e saccheggiato la costa della Beozia;
nel 1172 afferma il suo prestigio in Serbia;
1176
dopo aver fallito ignominiosamente la riconquista dell'Italia meridionale e subito una nuova sconfitta contro i selgiuchidi turchi, a Miriocefalo, rinuncia alla politica di grande potenza concentrando le proprie energie alla difesa di quel pezzo dell'Asia minore che gli rimane.
Il vecchio stratagemma bizantino di intimidire l'avversario abbagliandolo con lo sfarzo viene usato sempre meno perché è sempre più difficle conservare il lusso se non aumentando le tasse in maniera disumana: molto presto a Bisanzio, come ultima malattia, esplode l'odio nazionalistico contro gli stranieri.



1176
-

1176
SERBIA
Stefano Namanja
(Ribnica, poi Titograd, 1132 ca - monte Athos 1200)
principe serbo discendente dall'antica famiglia dei Namanja;
1166-1196, grande zupano di Raška;
come i suoi predecessori lotta a lungo, con l'aiuto di Venezia e degli ungari, per assicurare al popolo serbo una maggiore autonomia;
nel 1172 viene duramente sconfitto da Manuele I Comneno e costretto a percorrere in catene le vie di Costantinopoli;





 
-
1176
-


1176
principato di Antiochia
(1099-1268)
Rinaldo di Châtillon-sur-Loing
Albero genealogico

(† 1187)
figlio di ;
signore feudale di Terrasanta, dopo essersi fermato in Palestina si mette al servizio di Baldovino III re di Gerusalemme;
1153-60, principe di Antiochia;
dopo aver sposato la p.ssa Costanza di Antiochia († 1163),
vedova di Raimondo I di Poitiers († 1149), nonostante il parere contrario del ceto dirigente antiocheno;
nel 1154 la sua posizione viene riconosciuta da Manuele I Comneno che se ne vale per combattere contro gli armeni di Cilicia; proprio in queste campagne risale la sua collaborazione con i Templari che durerà fino alla sua morte; rotti presto i rapporti con Bisanzio e con Gerusalemme, comincia un'attività spregiudicata di aggressione e rapina;
nel 1159 decide di sottomettersi a Manuele I Comneno;
nel 1160 (novembre) mentre sta tornando da una razzia, cade nelle mani di Nur al-Din ed è inviato ad Aleppo;
1160-75, prigioniero ad Aleppo
nel 1175, liberato, poiché Costanza è morta e con lei perde i diritti su Antiochia, sposa l'erede della signoria d'Oltreoceano, Stefania di Milly;


1177-87, signore d'Oltregiordano;







Boemondo III [il Balbo]
Albero genealogico

(† 1201)
figlio di Raimondo I di Poitiers († 1149) e di Costanza d'Hauteville († 1163) principessa di Antiochia;
1163-1201, principe di Antiochia;
[riconosce l’alta sovranità bizantina]



1189-1201, conte di Tripoli;





1176
-

1176
REGNO di GERUSALEMME
Baldovino IV [il Lebbroso]
Albero genealogico
(1161 - 1185)
figlio di Amalrico I e di Agnés de Courtenay († post 1181);
1174-85, re di Gerusalemme;


 
-
1176
-




1176
RUSSIA
?
Albero genealogico
(? - ?)
figlio di ;
1136-?, gran principe di Novgorod;

?
Albero genealogico
(? -?)
figlio di
1127-?, principe di Cernigov;

Vsevolod III
Albero genealogico
(? - ?)
figlio di Giorgio Dolgorukij;
1176-1212, gran principe di Suzdal'-Vladimir;


1176
-







1176
REGNO di FRANCIA
Louis VII [il Giovane]
Albero genealogico

(n. 1120 ca-Parigi 1180)
figlio di Louis VI [il Grosso] e di Adelaide di Savoia;
1137, sposa Eleonora, unica erede di Guglielmo X d'Aquitania, che gli porta in dote i vastissimi feudi paterni;
1137-80, re di Francia;
succede al padre di cui prosegue l'azione di consolidamento dell'autorità monarchica nei confronti sia dei feudatari laici sia di quelli ecclesiastici, politica che lo porta allo scontro con papa Innocenzo II e alla guerra contro Tibaldo conte di Champagne schieratosi con il pontefice;
1137-52, duca di Aquitania;
dopo aver sposato Aliénor d’Aquitaine, unica erede del ducato, figlia di Guillaume X [il Santo], duca di Aquitania, e di Eleonora di Châtellerault († 1130);
nel 1143, dopo la morte del pontefice, si chiude il conflitto con la Santa Sede, grazie alla mediazione di Bernardo di Chiaravalle, di cui egli accoglie l'appello alla crociata;
nel 1144 i conti d'Angiò s'impadroniscono del ducato di Normandia;
1147-49, l'esito disastroso dell'impresa in Terrasanta contribuisce ad indebolire la sua posizione;
nel 1152 l'annullamento del matrimonio con Aliénor d’Aquitaine ha conseguenze disastrose per il regno francese; Aliénor d’Aquitaine passa infatti (maggio) a nuove nozze con Enrico Plantageneto, conte d'Angiò e duca di Normandia [il futuro Henry II re d'Inghilterra], dopo ovviamente aver recuperato i propri beni in base al diritto feudale;
nel 1154 Enrico Plantageneto diventa Henry II, re d'Inghilterra, e con i feudi portatigli in dote da Aliénor d’Aquitaine viene a trovarsi in possesso di mezza Francia, sia pure come suo vassallo;
stretto fra i domini anglo-normanno-angioini e l'impero svevo, è costretto da adesso su posizioni difensive;
nel 1160, è sostenuto soltanto dalla solidarietà di papa Alessandro III, al quale offre rifugio e sostegno durante il conflitto con l'imperatore Friedrich I [il Barbarossa];
nel 1173 appoggia la rivolta dei figli di Henry II re d'Inghilterra traendo inoltre vantaggio dalla frattura tra quest'ultimo e il papato, seguita all'assassinio nel 1170 dell'arcivescovo di Canterbury Thomas Becket;


 
-
1176




1176
Fiandra
Filippo d’Alsazia
Albero genealogico
(1143 ca - Acri 1 lug 1191)
figlio di Thierry di Lorena (o d’Alsazia) e di Sibylle d'Anjou († 1165)
nel 1159 sposa Mabile († 1183) (s.f.), c.ssa di Vermandois e di Valois; erede di Vermandois, porta in dote anche Amiens;
1159-1191, conte di Vermandois;
1168-1191, conte di Fiandra;






 
-
1176




1176
contea di Tolosa
Raimund V
Albero genealogico
(n. 1134 - Nîmes 1194)
figlio di Alfonso I Giordano e di Faydiva d'Uzes/Faydide di Rodi;
1148-94, conte di Tolosa;
duca di Narbonne
trascurando gli interessi della casata in oriente [conti di Tripoli], si adopera per riaffermare il suo potere in tutta la contea tolosana facendo larghe concessioni ai ceti urbani contro la persistente volontà di autonomia dei feudatari;
è spesso attaccato da Henry II re d'Inghilterra che, come signore dell'Aquitania, avanza pretese sulla contea di Tolosa;
nel 1159 respinge l'assedio di Henry II re d'Inghilterra con l'aiuto di Louis VII re di Francia, di cui ha sposato la figlia Costanza;
nel 1173 è costretto a riconoscersi vassallo di Henry II re d'Inghilterra;
tenta di opporsi al dilagare dell'eresia catara [Tolosa in questi anni ne è il centro propulsore] e dopo aver sollecitato inutilmente l'aiuto di Henry II e di Louis VII contro gli eretici, tenta contro di loro una spedizione che, anche se non ottiene alcun effetto, crea però il precedente del ricorso alle armi in difesa dell'ortodossia che all'inizio del sec. XIII porterà alla crociata contro gli albigesi.

 
-
1176


 

1176
SAVOIA
Umberto III [il Santo]
Albero genealogico

(1136 - 1189)
figlio di Amedeo III e di Matilde d’Albon;
1148-89, conte di Savoia, Aosta, Belley e Maurienne;
[tutore Amedeo, abate d’Altacomba]





 
-
1176
-








1176
REGNO di SCOZIA
Guglielmo [il Leone]
Albero genealogico
(? - ?)
figlio di Davide I;
1165-1214, re di Scozia;





1176
-


a

1176
REGNO d'INGHILTERRA
Henry II
Albero genealogico

(Le Mans 1133 - Chinon 1189)
figlio di Goffredo V [il Bello o il Plantageneto] e di Mahaut (o Matilde) d’Inghilterra;
1151-89, conte d’Angiò e del Maine;
1151-89, conte di Turenna;
1151-89, duca di Normandia;
1152-89, duca di Aquitania;
1152-89, conte di Poitou;
dopo aver sposato (maggio) Aliénor duchessa di Aquitaine [poi Guienna] († 1204), già ripudiata da Louis VII, re di Francia;
nel 1153 invade l'Inghilterra costringendo Stefano di Blois a riconoscerlo suo successore;
1154-89, re d’Inghilterra (Henry II);
[dopo la morte di Stefano di Blois cugino germano di sua madre Matilde]
succeduto senza contrasti si appresta, dopo un ventennio di guerre civili, ad una profonda restaurazione del potere regio:
- riorganizzando con successo l'amministrazione,
- combattendo contro l'autonomia baronale,
- attuando una politica espansiva in varie direzioni (Irlanda, Scozia, Galles);
nel 1162 designa a capo della chiesa inglese, come arcivescovo di Canterbury, Th. Becket, suo consigliere e amico;
nel 1164, con la promulgazione reale delle Costituzioni di Clarendon, inizia l'aspra diatriba con Thomas Becket; queste, fra l'altro, estendono al clero la giurisdizione del tribunale del re e l'arcivescovo, sostenuto da papa Alessandro III, le dichiara inaccettabili; accusato di disubbidienza, Thomas Becket si rifugia in Francia dove rimarrà sei anni;
nel 1166, con l'Assise o Ordinanza di Clarendon (Assize of Clarendon), con cui estende il sistema dell'accusa da parte di giurie, contribuisce efficacemente alla formazione del diritto comune inglese (common law);
nel 1170 Thomas Becket fa ritorno in patria dal suo rifugio in Francia, in seguito ad una formale riconciliazione con il re; viene poi (dicembre) assassinato da quattro cavalieri nella cattedrale di Canterbury provocando un'ondata di sdegno popolare;
nel 1171 conquista l'Irlanda e sottomette il Galles;
nel 1172 ottiene il perdono papale tanto sospirato;
nel 1173, logoratisi ormai i rapporti con la moglie Aliénor d'Aquitania [fra le sue relazioni si ricorda quella con Rosamund Clifford, la "bella Rosamunda" delle ballate contemporanee], deve affrontare una grave rivolta organizzata dai figli Enrico, Goffredo e Riccardo, incoraggiati dalla madre e appoggiati, oltre che da un certo numero di nobili, da Louis VII re di Francia e da Guglielmo re di Scozia;
la moglie, sconfitta, viene catturata mentre in abito maschile sta tentando di riparare alla corte del suo primo marito: sarà tenuta prigioniera per circa quindici anni;
nel 1174 soffoca la rivolta in Inghilterra;
nel 1175 ottiene il riconoscimento della propria sovranità feudale sul regno di Scozia;
1176
l'Assize of Northamton sviluppa l'Assize of Clarendon;






1176
-


a



1176
REGNO di DANIMARCA
Valdemaro I [il Grande]
(Schleswig 1131 - Vordingborg, Sjaelland 1182)
figlio postumo di Canuto Lavard, duca di Schleswig;
1146, alla morte di Erik II viene coinvolto nelle guerre per la successione al trono che hanno portato alla spartizione del regno tra Sven III e Canuto V;
1157-82, re di Danimarca;
dopo aver vinto in battaglia Sven III che poco prima ha assassinato il rivale;
riorganizza quindi il paese, lacerato da molti anni di guerre, lottando contemporaneamente con le circostanti popolazioni degli slavi e dei balti;
nel 1168, grazie all'aiuto di Heinrich XII [il Leone] duca di Sassonia e Baviera, conquista l'isola di Rügen; appoggiatosi inoltre alle abbazie cisterciensi e alla sede primaziale di Lund, combatte le popolazioni pagane inducendole alla conversione;



1176
-


1176
REGNO di NORVEGIA
Magnus V
(n. 1156 - Fimreite, Sognefjord 1184)
figlio di Erling Skakke e nipote, per parte materna, del re Sigurd I Jorsalafare;
1162-84, re di Norvegia;
[sotto la reggenza del padre]
nel 1164, a Bergen, il primo concilio dei vescovi norvegesi rivendica il diritto di eleggere il re;




1176
-




1176
REGNO di PORTOGALLO
Affonso I [il Conquistatore]
Albero genealogico
(Guimaraes 1110 - Coimbra 1185)
figlio di Enrico di Borgogna conte di Lusitania, succede al padre nella contea sotto la tutela della madre, Teresa di Castiglia;
1128-39, duca di Portogallo;
emancipatosi con la maggiore età, intraprende la lotta contro i mori;
1139, sconfigge i mori nella battaglia di Ourique;
1142-85, re di Portogallo;
acclamato re (già nel 1139) dai suoi soldati e poi (1142) riconosciuto dall'assemblea delle cortes di Lamego che proclama anche l'indipendenza del Portogallo dal regno di León; sarà riconosciuto il fondatore del Portogallo sia per le campagne contro i mori sia per averne proclamato l'indipendenza dalla soggezione feudale.
nel 1146 riaccende subito la guerra contro i musulmani e occupa Santarém; sposa Mafalda di Savoia († 1157);
nel 1147 continua la guerra contro i musulmani e occupa Lisbona; deve poi ricominciare a combattere contro il re di León che rivendica i territori galiziani;



1176

a

1176
REGNO di LEÓN
Ferdinando II
Albero genealogico

(1137 - Benevento 22 gen 1188)
figlio di Alfonso VII [il Buono] e di Berenguela di Barcellona;
1157-88, re di León;





1176
-
a

1176
REGNO di CASTIGLIA
Alfonso VIII [il Nobile]
Albero genealogico

(Soria 1155 - Gutierre Munoz 1214)
figlio di Sancho III [il Desiderato] e di Urraca di Portogallo;
1158-1214, re di Castiglia;
ancora bambino succede al padre ma le rivalità tra i suoi tutori portano alla guerra civile, fornendo a Ferdinando II re di León e a Sancho VI [il Saggio] re di Navarra il pretesto per impadronirsi di Toledo e di gran parte del paese;
nel 1169, dichiarato maggiorenne, ristabilisce l'ordine nel regno e, dopo aver sposato Eleonora, figlia di Henry II re d'Inghilterra, si allea con Alfonso II [il Casto] re d'Aragona e libera le città occupate da Sancho VI [il Saggio] re di Navarra;





1176
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1176
REGNO di NAVARRA
Sancho VI [il Saggio]
Albero genealogico
(post 1132 - Pamplona 27 giu 1194)
figlio di Garcia VI [il Restauratore] e di Marguerite de l'Aigle († 1141);
1150-94, re di Navarra;
nel 1153 sposa Sancha di Castiglia († 1177), figlia di Alfonso VII [il Buono];



 
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1176
REGNO di ARAGONA
Alfonso II [il Casto]
Albero genealogico
[Ramon] (Villa Mayor del Valle, Huesca 1157 - Perpignan 1196)
figlio di Raimondo Berengario IV, principe d'Aragona, e di Petronilla regina di Aragona [terza casa];
1162-96, conte di Barcelona, Girona, Osona, Besalu, Cerdagne e Roussillon;
1162-96, re d'Aragona (Alfonso II);
1166-96, conte di Provenza;
sposa Mafalda di Portogallo († 1173/74) [s.f.];
nel 1174 sposa Sancha di Castiglia († 1208);

Dal 1164 la Catalogna rimane unita all’Aragona.
1176
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1176
Monferrato
Guglielmo V [il Vecchio]
Albero genealogico
(† 1188/91)
figlio di Ranieri II e di Gisella di Borgogna;
sposa Judith von Babenberg;
1135-88/91, marchese di Monferrato;




 
1176
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1176
Lunigiana
Obizzo III [il Grande]
(† 1185)
figlio di Alberto II dei Malaspina;
1164-85, marchese di Malaspina;
la casata ottiene da Friedrich I [il Barbarossa]  l'investitura imperiale dei suoi domini in Liguria, Lombardia, Emilia e soprattutto in Lunigiana, centro del marchesato;




 
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1176
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Sebastiano Ziani
(† Venezia 1178)
1172-78, doge di Venezia;
primo doge ad essere eletto non dalla concio popolare, come è consuetudine, ma da undici elettori scelti dal maggior consiglio, secondo il provvedimento adottato per evitare i gravi tumulti popolari che spesso hanno preceduto le designazioni al dogato.




- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1176
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1176
REGNO di SICILIA
[nel 1150 il confine del regno viene fissato al Garigliano]
Guglielmo II [il Buono]
Albero genealogico
(n. 1153 ca - Palermo 1189)
figlio secondogenito di Guglielmo I [il Malo] e di Margherita di Navarra;
1166-89, re di Sicilia;
ancora fanciullo, succede al padre sotto la tutela della madre;
nel 1172, uscito di minorità, assume il potere adottando una politica di clemenza e di pacificazione verso i baroni; forte della collaborazione dei suoi consiglieri (l'inglese Gualtieri di Ophamil, arcivescovo di Palermo, e Matteo d'Aiello, prosegue la politica paterna di alleanza con il papa Alessandro III contro Friedrich I [il Barbarossa], mentre finisce col rompere l'amicizia con Manuele I Comneno dopo il fallimento di un travagliato progetto di matrimonio tra egli stesso e la figlia dell'imperatore bizantino;
1176
Marzo
10
, a Carsoli subisce una sconfitta da parte dell'esercito tedesco ma senza conseguenze, a causa della sconfitta di Legnano del 29 maggio subita dall'imperatore;

1176
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