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Papa
Alessandro III

(1159-81)

cardinali:
Galdino Valvasorio da Sale (Tortona) (santo † 1178) (dal 1159).

Callisto III
[Antipapa]
(1168-78)

Giovanni di Strumi o Sturmio;
abate ungherese, creato cardinale dal precedente antipapa Pasquale III;

"poveri di Lione"

1170-78, Pietro Valdo, un mercante di Lione, avvertendo il contrasto esistente tra il messaggio evangelico e la ricchezza del borghese, si converte ad una vita di povertà, cosiderando tale condizione necessaria per poter effettuare una libera predicazione del Vangelo;
presto i suoi seguaci chiedono al vescovo di Lione di vivere secondo i loro intendimenti e di annunciare per le piazze la Parola di Dio.
Mentre viene subito riconosciuto il diritto alla povertà individuale, sorgono alcune perplessità nell'affidare a dei laici, tra cui delle donne, la predicazione religiosa: la questione viene quindi portata dinanzi ai padri conciliari riuniti in Laterano;
«segue 1179»

Fratelli di Cáceres
[Ordine militare]

1170, Ferdinando II di León (1157-1188), reagendo ai Templari, fonda questo ordine militare nazionale che gode della protezione reale, e la cui missione consiste proprio nel difendere la città di Cáceres da un eventuale attacco almohade;
è l'Ordine più importante.
«segue 1171»

ANNO 1170





1170
SACRO ROMANO IMPERO
Friedrich I [il Barbarossa]
Albero genealogico
(n. 1123 ca- fiume Salef, Cilicia 1190)
figlio di Friedrich [il Losco], duca di Svevia, e di Judith, sorella del duca di Baviera Heinrich [il Superbo], trascorre la sua infanzia e la prima adolescenza in mezzo alle lotte dinastiche che oppongono la casa paterna degli Hohenstaufen e quella materna dei Welfen;
nel 1147 sposa Adelheid von Vohburg [div. 1153, s.f.];
1147-52, duca di Svevia;
partecipa a fianco del re di Germania Konrad III, su zio paterno, alla seconda crociata;
1152-90, re di Germania e dei romani;
alla morte di Konrad III, è designato a succedergli in quanto l'unico figlio di questi è ancora minorenne;
nel 1153, a Costanza, conclude con papa Eugenio III un patto, mediante il quale s'impegna a sottomettere il comune di Roma creato da Arnaldo da Brescia , che ha preso la guida della città insorta contro il pontefice;
nel 1154 scende in Italia e, riunita una dieta a Roncaglia cui convoca tutti i rappresentanti dei Comuni, promulga un editto nel quale esige gli siano restituiti tutti i diritti regi (iura regalia) dei quali si sono appropriati i comuni, approfittando soprattutto del vuoto di potere creatosi alla morte di Heinrich V;
ne 1155 (aprile) a Monza viene incoronato re d'Italia, poi prosegue per Roma dove consegna Arnaldo da Brescia al papa Adriano IV; (giugno) cinge la corona imperiale;
1155-86, re d’Italia;
1155-90, imperatore del Sacro Romano Impero (Friedrich I);
nel 1156 restituisce al cugino e avversario Heinrich [il Leone], duca di Sassonia, il ducato di Baviera toltogli da Konrad III;
sposa Beatrice di Borgogna assicurandosi così anche questo regno, la cui corona del resto è unita al regno di Germania sin dal 1032;
1156-90, conte di Borgogna;
nel 1157 costringe il duca di Polonia Boleslav IV (1146-73) al vassallaggio; alla dieta di Besançon (ottobre) il legato pontificio card. R. Bandinelli, scontrandosi violentemente con l'arcicancelliere imperiale Rainaldo di Dassel, ribadisce le tesi teocratiche relative alla supremazia del papato sull'impero; il breve accordo tra papato e impero sembra già svanire.
nel 1158, durante la II dieta di Roncaglia, appoggiato dai giuristi dell'università di Bologna, pretende con rigore la restituzione dei regalia e l'insediamento dei podestà imperiali nelle città: Constitutio de Regalisbus.
nel 1159 matura la tensione con la chiesa; nelle nomine dei vescovi e degli abati, infatti, egli è tornato ai metodi precedenti la lotta per le investiture, in ciò sostenuto dalla giustificazione teorica dell'arcicancelliere Rainaldo di Dessel che, applicando alla questione i moduli del diritto giustinianeo, dichiara l'imperatore superiore a qualunque potere della terra:
- ai re cristiani che di fronte a lui sono solo dei piccoli sovrani subalterni (reguli provinciarum);
- allo stesso pontificato nei cui confronti il monarca ha il diritto di comportarsi come dinanzi a un vescovo qualunque dell'impero.
Mentre la gerarchia ecclesiastica reagisce a queste tendenze eleggendo a pontefice Rolando Bandinelli (Alessandro III), suo acerrimo nemico, egli appoggia la minoranza di cardinali che hanno scelto Vittore IV.
nel 1160 conquista e rade al suolo la città di Crema, insorta contro la Constitutio de Regalisbus;
nel 1162 conquista e rade al suolo la città di Milano, insorta contro la Constitutio de Regalibus da lui emanata nel 1158.
nel 1164, mentre Milano sta risorgendo, grazie alla solidarietà degli altri comuni, le maggiori città venete (Verona, Padova, Vicenza e Venezia) si uniscono in funzione antimperiale nella "lega veronese".
Poiché crede fermamente nel ruolo sacrale che la tradizione del suo popolo, concordi teologi e liturgisti del suo tempo, assegna al sovrano, intende con la canonizzazione, da lui voluta, di Carlo Magno che venga santificato l'ideale stesso di impero.
nel 1166 (autunno), ridiscende in Italia con l'intenzione di risolvere la questione.
nel 1167 (aprile) con il giuramento pronunziato nell'abbazia di Pontida, non lontano da Bergamo, la lega veronese e quella cremonese, si fondono nella lega lombarda; con essa i firmatari, pur riconoscendo la sovranità di Friedrich I [il Barbarossa], si uniscono a salvaguardia delle proprie autonomie impegnandosi a soccorrersi a vicenda; i suoi aderenti s'impegnano tra l'altro a ricostruire Milano.
Al primo nucleo di collegati, che comprende Milano, Lodi, Bergamo, Brescia, Cremona, Mantova, Ferrara, Treviso, Piacenza, Parma, Modena, Bologna, si uniscono poi anche le città della "lega veronese" e numerose altre, tra cui Como (1167) e Pavia (1170) tradizionalmente note per il loro passato filoimperiale; (luglio) l'imperatore occupa Roma, ma deve ritirarsi in fretta a causa di un'epidemia, mentre le città lombarde e la stessa fedelissima Cremona (sollecitata dal papa che lo ha scomunicato) gli si ribellano.
Le necessità tedesche gli impediscono di rispondere tempestivamente alla provocazione italiana.





1178, re di Borgogna;



1170
-



1170
Brandeburgo
Heinrich X [der Bäre = l’Orso]
Albero genealogico

(1100 ca - Stendal, Magdeburgo 1170)
figlio di Otto [il Ricco], conte von Ballenstadt, e di Eilika di Sassonia, figlia minore di Magnus duca di Sassonia;
1123, primo noto esponente della dinastia degli Ascani, eredita alla morte del padre i territori sassoni della famiglia;
conte von Ballenstadt
nel 1124 sposa Sofie von Winzenburg († 1160);
1124-38, margravio di Sassonia;
1125-31, signore di Mark Lausitz;
[riceve dall'imperatore Lotario III la Lusazia, poi toltagli nel 1131]
nel 1134, in ricompesa dei servigi resi nella campagna d'Italia, ottiene l'Altmark o Marca del Nord, a ovest dell'Elba, primo embrione della marca del Brandeburgo; intraprende presto la conquista dei territori a est dell'Elba, occupati dal popolo slavo dei Vendi;
nel 1136 si impadronisce del territorio di Havelberg;
1137-41, duca di Sassonia;
nel 1149 fa risorgere il vescovado di Havelberg;
1150-70, margravio di Brandeburgo;
titolo acquisito dopo aver ottenuto il ducato in eredità dal principe cristiano Pribizlav;
nel 1167, in lotta con Heinrich XII [il Leone] duca di Baviera, per il possesso della Sassonia, si unisce contro di lui con i principi e i vescovi della Germania settentrionale;


Otto I
Albero genealogico

(1126/287 mar 1184)
figlio di Heinrich X [l’Orso] e di Sofie von Winzenburg († 1160);
nel 1148 sposa Judith di Polonia († 1171/75);
1170-84, margravio di Brandenburgo;

 

1170
ducato di Baviera e ducato di Sassonia
Heinrich XII [il Leone]
Albero genealogico

(n. 1129 ca - Brunswick 1195)
figlio di Heinrich X [il Superbo] della casa guelfa e di Gertrude di Sassonia;
1139-1180, duca di Baviera e di Sassonia;
alla morte del padre viene privato del diritto di successione dall'imperatore Konrad III e vive in Sassonia sotto la tutela della madre;
nel 1142 ha di nuovo la Sassonia dall'imperatore, toltagli nel 1139;
nel 1156 ha di nuovo da Friedrich I [il Barbarossa] la Baviera, toltagli da Konrad III nel 1139;
nel 1158 rifonda Lubecca, tolta ad Adolfo di Holstein, organizza una colonia commerciale a Visby (nel Gotland) e fonda i vescovadi di Oldenburg, Ratzeburg e Meclenburgo; pur trascurando la Baviera, ha modo di fondare Monaco come nuovo mercato in contrapposizione a Frisinga;
ha ovviamente molti nemici tra i principi laici (tra cui Albrecht [l'Orso]) ed ecclesiastici (soprattutto gli arcivescovi di Colonia);
nel 1160 allarga la sua sfera d'influenza al Meclenburgo e alla Pomerania; fa di Brunswick (Braunschweig), capitale del ducato sassone da lui ampliata e preferita come residenza, il centro di un "impero guelfo del nord";
nel 1162 compromette i suoi rapporti con l'imperatore per il mancato aiuto militare nella conquista di Milano;
nel 1168 sposa Matilde, figlia di Henry II re d'Inghilterra, anche in vista di un'ulteriore avanzata dal Baltico al mare del Nord;










1170
ducato di Pomerania
Mieszko III [Stary = il Vecchio]
Albero genealogico

(1126/27 - Kalisz 1202)
figlio di Boleslav III [Boccatorta], duca di Pomerania, e di Salomé von Berg-Schelkingen;
sposa Elisabeth di Ungheria;
1138-1202, duca di Pomerania;
1138-77, 1194-1202, principe della Grande Polonia;



1173-77, 1190, 1199-1202, principe di Cracow;



1170
-


1170
Austria
Heinrich II [Jasomirgott]
Albero genealogico

(1112 - 1177, ucciso)
figlio di Leopold III [il Pio] e di Agnes di Germania;
1140-42, conte palatino del Reno;
1141-56, margravio d’Austria;
nel 1142 sposa Gertrud († 1143), figlia dell’imperatore Lothar;
1143-56, duca di Baviera;
nel 1148 sposa Theodora Komnena († 1183);
1156-77, duca d’Austria;
[dopo aver ottenuto da Friedrich I [il Barbarossa] il “privilegium minus“ per cui l’unica giurisdizione in Austria deve essere quella del duca;





1170
-

1170
REGNO d'UNGHERIA
Stefano III
Albero genealogico

(n. 1147 - Esztergom 1172)
figlio di Géza II;
1161-72, re d'Ungheria;
incoronato ancora ragazzo, alla morte del padre, è costretto a fuggire dall'intervento di Manuele I Comneno che, per assicurarsi il controllo sul regno ungherese, aveva appoggiato l'elezione di Ladislao II, fratello di Géza II;
nel 1162, alla morte di Ladislao II, fratello di Géza II, l'imperatore bizantino Manuele I appogggia Stefano IV, altro fratello di Géza II;
nel 1163 riesce a tornare in patria cacciandone lo zio Stefano IV ma è costretto a trattare con Manuele I;
nel 1164 stringe con Manuele I un accordo secondo il quale viene riconosciuta la successione al trono ungherese a suo fratello Béla che da questo momento si trasferisce a Costantinopoli assumendo il nome di Alessio e divenendo poi genero dell'imperatore;
nel 1165, nonostante l'accordo con Manuele I, riprende la guerra con Bisanzio e le sue truppe perdono e riconquistano alternativametne diverse città della Dalmazia;





1170
-




1170
IMPERO ROMANO-ORIENTALE
Manuele I Comneno
Albero genealogico

(n. 1123 ca - † 1180)
figlio di Giovanni II;
1143-1180, imperatore;
succeduto al padre, ne adotta la politica antinormanna;
nel 1144 rafforza l'alleanza con Konrad III;
1147-49, la II crociata, cui partecipano sia Konrad III di Germania sia Louis VII [il Giovane] re di Francia, amico del re normanno Ruggero II, vanifica il suo progetto di una spedizione tedesco-bizantina contro i normanni; Ruggero II anzi, approfittando delle difficoltà da lui e dai crociati incontrate in oriente, si impadronisce di Corfù; terminata ingloriosamente la II crociata, stipula nuovamente l'alleanza con Konrad III e con Venezia che lo aiuta a riconquistare Corfù in mano ai normanni;
il progetto di una nuova crociata franco-normanna e le difficoltà interne che costringono Konrad III a rientrare in Germania, bloccano ancora una volta i suoi piani;
nel 1153 con il nuovo imperatore Friedrich I [il Barbarossa] non riesce ad instaurare buoni rapporti;
nel 1155, approfittando della morte di Ruggero II (1154), invia in Italia una spedizione bizantina che, sbarcata ad Ancona, occupa rapidamente tutta la costa pugliese;
nel 1156, dopo un iniziale successo sulla costa pugliese, viene abbandonato da Venezia, preoccupata della presenza greca nel Mediterraneo, e viene sconfitto dai normanni a Brindisi;
nel 1157, dopo la sconfitta, è costretto ad abbandonare l'Italia;
saccheggia l'isola di Cipro;
nel 1158, firmata la pace con il re normanno Guglielmo I, riesce ad imporsi sugli stati cristiani d'oriente, ottenendo la sottomissione del principe armeno Thoros;
nel 1159 ottiene la sottomissione del principe di Antiochia Rinaldo di Châtillon-sur-Loing mentre il re di Gerusalemme Baldovino III si mette sotto la sua protezione;
1161-63, afferma il suo prestigio in Ungheria;
nel 1162 i pisani, dopo un'amara faida con i vicini genovesi, vengono espulsi da Costantinopoli, mentre i liguri si trasferiscono a Galatia;
nel 1167 la sottomissione della Croazia, della Bosnia e soprattutto della Dalmazia finisce per logorare definitivamente i rapporti con Venezia;
nel 1169 si allea con Genova;
1170
si allea con Pisa;

 



1170
-

1170
SERBIA
Stefano Namanja
(Ribnica, poi Titograd, 1132 ca - monte Athos 1200)
principe serbo discendente dall'antica famiglia dei Namanja;
1166-1196, grande zupano di Raška;
come i suoi predecessori lotta a lungo, con l'aiuto di Venezia e degli ungari, per assicurare al popolo serbo una maggiore autonomia;





 
-
1170
-


1170
principato di Antiochia
(1099-1268)
Rinaldo di Châtillon-sur-Loing
Albero genealogico

(† 1187)
figlio di ;
signore feudale di Terrasanta, dopo essersi fermato in Palestina si mette al servizio di Baldovino III re di Gerusalemme;
1153-60, principe di Antiochia;
dopo aver sposato la p.ssa Costanza di Antiochia († 1163),
vedova di Raimondo I di Poitiers († 1149), nonostante il parere contrario del ceto dirigente antiocheno;
nel 1154 la sua posizione viene riconosciuta da Manuele I Comneno che se ne vale per combattere contro gli armeni di Cilicia; proprio in queste campagne risale la sua collaborazione con i Templari che durerà fino alla sua morte; rotti presto i rapporti con Bisanzio e con Gerusalemme, comincia un'attività spregiudicata di aggressione e rapina;
nel 1159 decide di sottomettersi a Manuele I Comneno;
nel 1160 (novembre) mentre sta tornando da una razzia, cade nelle mani di Nur al-Din ed è inviato ad Aleppo;



1160-75, prigioniero ad Aleppo





Boemondo III [il Balbo]
Albero genealogico

(† 1201)
figlio di Raimondo I di Poitiers († 1149) e di Costanza d'Hauteville († 1163) principessa di Antiochia;
1163-1201, principe di Antiochia;
[riconosce l’alta sovranità bizantina]



1189-1201, conte di Tripoli;





1170
Dal 1159 il patriarcato latino [insediato nel 1199] è stato sostituito da un patriarcato greco; le istituzioni comunque sono sempre prevalentemente di tipo latino;
ad Antiochia c'è un'alta corte, una corte borghese e una burocrazia analoga a quella del regno di Gerusalemme: soltanto i responsabili dell'amministrazione municipale delle principali città, o "duchi", sono burocrati di tipo bizantino;

1170
REGNO di GERUSALEMME
Amalrico I
Albero genealogico
(1136 - Gerusalemme 1174)
figlio di Folco V [il Giovane] e di Melisenda regina di Gerusalemme;
nel 1158 ca sposa (annullato 1162) Agnés de Courtenay († post 1181);
1163-74, re di Gerusalemme;
nel 1167 sposa Maria Komnenos († 1217 ca);


 
-
1170
-







1170
RUSSIA
?
Albero genealogico
(? - ?)
figlio di ;
1136-?, gran principe di Novgorod;

?
Albero genealogico
(? -?)
figlio di
1127-?, principe di Cernigov;

Andrea I Bogoljubskij ["ama Dio"]
Albero genealogico
(? -?) precursore dell'autocrazia moscovita,
terzogenito di Giorgio Dolgorukij (Longimano);
già prima della morte del padre si dedica all'amminsitrazione del principato tentando pur la conquista di Kiev e della Danimarca, Svezia e Norvegia - Russia meridionale;
1157-74, gran principe di Suzdal'-Vladimir;
opera con finalità e metodi autocratici, comprimendo il potere dei boiari e rifiutando la collaborazione delle assemblee cittadine (vece);
stabilisce la capitale nella città, recentemente fondata, di Vladimir, sul fiume Kljazma, spostando così il centro politico-religioso dello stato nelle regioni di nord-est;
1169-74, gran principe di Kijev;
dopo essersi impadronito della città, abbandonata al saccheggio;
1170
Novembre
sotto Novgorod, viene sconfitto dai cittadini della città;

1170








1170
REGNO di FRANCIA
Louis VII [il Giovane]
Albero genealogico

(n. 1120 ca-Parigi 1180)
figlio di Louis VI [il Grosso] e di Adelaide di Savoia;
1137, sposa Eleonora, unica erede di Guglielmo X d'Aquitania, che gli porta in dote i vastissimi feudi paterni;
1137-80, re di Francia;
succede al padre di cui prosegue l'azione di consolidamento dell'autorità monarchica nei confronti sia dei feudatari laici sia di quelli ecclesiastici, politica che lo porta allo scontro con papa Innocenzo II e alla guerra contro Tibaldo conte di Champagne schieratosi con il pontefice;
1137-52, duca di Aquitania;
dopo aver sposato Aliénor d’Aquitaine, unica erede del ducato, figlia di Guillaume X [il Santo], duca di Aquitania, e di Eleonora di Châtellerault († 1130);
nel 1143, dopo la morte del pontefice, si chiude il conflitto con la Santa Sede, grazie alla mediazione di Bernardo di Chiaravalle, di cui egli accoglie l'appello alla crociata;
nel 1144 i conti d'Angiò s'impadroniscono del ducato di Normandia;
1147-49, l'esito disastroso dell'impresa in Terrasanta contribuisce ad indebolire la sua posizione;
nel 1152 l'annullamento del matrimonio con Aliénor d’Aquitaine ha conseguenze disastrose per il regno francese; Aliénor d’Aquitaine passa infatti (maggio) a nuove nozze con Enrico Plantageneto, conte d'Angiò e duca di Normandia [il futuro Henry II re d'Inghilterra], dopo ovviamente aver recuperato i propri beni in base al diritto feudale;
nel 1154 Enrico Plantageneto diventa Henry II, re d'Inghilterra, e con i feudi portatigli in dote da Aliénor d’Aquitaine viene a trovarsi in possesso di mezza Francia, sia pure come suo vassallo;
stretto fra i domini anglo-normanno-angioini e l'impero svevo, è costretto da adesso su posizioni difensive;
nel 1160, è sostenuto soltanto dalla solidarietà di papa Alessandro III, al quale offre rifugio e sostegno durante il conflitto con l'imperatore Friedrich I [il Barbarossa];

 
-
1170




1170
Fiandra
Filippo d’Alsazia
Albero genealogico
(1143 ca - Acri 1 lug 1191)
figlio di Thierry di Lorena (o d’Alsazia) e di Sibylle d'Anjou († 1165)
nel 1159 sposa Mabile († 1183) (s.f.), c.ssa di Vermandois e di Valois; erede di Vermandois, porta in dote anche Amiens;
1159-1191, conte di Vermandois;
1168-1191, conte di Fiandra;






 
-
1170




1170
contea di Tolosa
Raimund V
Albero genealogico
(n. 1134 - Nîmes 1194)
figlio di Alfonso I Giordano e di Faydiva d'Uzes/Faydide di Rodi;
1148-94, conte di Tolosa;
duca di Narbonne
trascurando gli interessi della casata in oriente [conti di Tripoli], si adopera per riaffermare il suo potere in tutta la contea tolosana facendo larghe concessioni ai ceti urbani contro la persistente volontà di autonomia dei feudatari;
è spesso attaccato da Henry II re d'Inghilterra che, come signore dell'Aquitania, avanza pretese sulla contea di Tolosa;
nel 1159 respinge l'assedio di Henry II re d'Inghilterra con l'aiuto di Louis VII re di Francia, di cui ha sposato la figlia Costanza;

 
-
1170


 

1170
SAVOIA
Umberto III [il Santo]
Albero genealogico

(1136 - 1189)
figlio di Amedeo III e di Matilde d’Albon;
1148-89, conte di Savoia, Aosta, Belley e Maurienne;
[tutore Amedeo, abate d’Altacomba]





 
-
1170
-





1170
REGNO di SCOZIA
Guglielmo [il Leone]
Albero genealogico
(? - ?)
figlio di Davide I;
1165-1214, re di Scozia;





1170
-


a


1170
REGNO d'INGHILTERRA
Henry II
Albero genealogico

(Le Mans 1133 - Chinon 1189)
figlio di Goffredo V [il Bello o il Plantageneto] e di Mahaut (o Matilde) d’Inghilterra;
1151-89, conte d’Angiò e del Maine;
1151-89, conte di Turenna;
1151-89, duca di Normandia;
1152-89, duca di Aquitania;
1152-89, conte di Poitou;
dopo aver sposato (maggio) Aliénor duchessa di Aquitaine [poi Guienna] († 1204), già ripudiata da Louis VII, re di Francia;
nel 1153 invade l'Inghilterra costringendo Stefano di Blois a riconoscerlo suo successore;
1154-89, re d’Inghilterra (Henry II);
[dopo la morte di Stefano di Blois cugino germano di sua madre Matilde]
succeduto senza contrasti si appresta, dopo un ventennio di guerre civili, ad una profonda restaurazione del potere regio:
- riorganizzando con successo l'amministrazione,
- combattendo contro l'autonomia baronale,
- attuando una politica espansiva in varie direzioni (Irlanda, Scozia, Galles);
nel 1162 designa a capo della chiesa inglese, come arcivescovo di Canterbury, Th. Becket, suo consigliere e amico;
nel 1164, con la promulgazione reale delle Costituzioni di Clarendon, inizia l'aspra diatriba con Thomas Becket; queste, fra l'altro, estendono al clero la giurisdizione del tribunale del re e l'arcivescovo, sostenuto da papa Alessandro III, le dichiara inaccettabili; accusato di disubbidienza, Thomas Becket si rifugia in Francia dove rimarrà sei anni;
nel 1166, con l'Assise o Ordinanza di Clarendon (Assize of Clarendon), con cui estende il sistema dell'accusa da parte di giurie, contribuisce efficacemente alla formazione del diritto comune inglese (common law);
1170
Thomas Becket fa ritorno in patria dal suo rifugio in Francia, in seguito ad una formale riconciliazione con il re;
Dicembre
29
, viene assassinato da quattro cavalieri nella cattedrale di Canterbury provocando un'ondata di sdegno popolare;

 






1170
-


a

1170
REGNO di DANIMARCA
Valdemaro I [il Grande]
(Schleswig 1131 - Vordingborg, Sjaelland 1182)
figlio postumo di Canuto Lavard, duca di Schleswig;
1146, alla morte di Erik II viene coinvolto nelle guerre per la successione al trono che hanno portato alla spartizione del regno tra Sven III e Canuto V;
1157-82, re di Danimarca;
dopo aver vinto in battaglia Sven III che poco prima ha assassinato il rivale;
riorganizza quindi il paese, lacerato da molti anni di guerre, lottando contemporaneamente con le circostanti popolazioni degli slavi e dei balti;
nel 1168, grazie all'aiuto di Heinrich XII [il Leone] duca di Sassonia e Baviera, conquista l'isola di Rügen; appoggiatosi inoltre alle abbazie cisterciensi e alla sede primaziale di Lund, combatte le popolazioni pagane inducendole alla conversione;



1170
-


1170
REGNO di NORVEGIA
Magnus V
(n. 1156 - Fimreite, Sognefjord 1184)
figlio di Erling Skakke e nipote, per parte materna, del re Sigurd I Jorsalafare;
1162-84, re di Norvegia;
[sotto la reggenza del padre]
nel 1164, a Bergen, il primo concilio dei vescovi norvegesi rivendica il diritto di eleggere il re;




1170
-




1170
REGNO di PORTOGALLO
Affonso I [il Conquistatore]
Albero genealogico
(Guimaraes 1110 - Coimbra 1185)
figlio di Enrico di Borgogna conte di Lusitania, succede al padre nella contea sotto la tutela della madre, Teresa di Castiglia;
1128-39, duca di Portogallo;
emancipatosi con la maggiore età, intraprende la lotta contro i mori;
1139, sconfigge i mori nella battaglia di Ourique;
1142-85, re di Portogallo;
acclamato re (già nel 1139) dai suoi soldati e poi (1142) riconosciuto dall'assemblea delle cortes di Lamego che proclama anche l'indipendenza del Portogallo dal regno di León; sarà riconosciuto il fondatore del Portogallo sia per le campagne contro i mori sia per averne proclamato l'indipendenza dalla soggezione feudale.
nel 1146 riaccende subito la guerra contro i musulmani e occupa Santarém; sposa Mafalda di Savoia († 1157);
nel 1147 continua la guerra contro i musulmani e occupa Lisbona; deve poi ricominciare a combattere contro il re di León che rivendica i territori galiziani;



1170

a

1170
REGNO di LEÓN
Ferdinando II
Albero genealogico

(1137 - Benevento 22 gen 1188)
figlio di Alfonso VII [il Buono] e di Berenguela di Barcellona;
1157-88, re di León;





1170
-
a

1170
REGNO di CASTIGLIA
Alfonso VIII [il Nobile]
Albero genealogico

(Soria 1155 - Gutierre Munoz 1214)
figlio di Sancho III [il Desiderato] e di Urraca di Portogallo;
1158-1214, re di Castiglia;
ancora bambino succede al padre ma le rivalità tra i suoi tutori portano alla guerra civile, fornendo a Ferdinando II re di León e a Sancho VI [il Saggio] re di Navarra il pretesto per impadronirsi di Toledo e di gran parte del paese;
nel 1169, dichiarato maggiorenne, ristabilisce l'ordine nel regno e, dopo aver sposato Eleonora, figlia di Henry II re d'Inghilterra, si allea con Alfonso II [il Casto] re d'Aragona e libera le città occupate da Sancho VI [il Saggio] re di Navarra;





1170
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1170
REGNO di NAVARRA
Sancho VI [il Saggio]
Albero genealogico
(post 1132 - Pamplona 27 giu 1194)
figlio di Garcia VI [il Restauratore] e di Marguerite de l'Aigle († 1141);
1150-94, re di Navarra;
nel 1153 sposa Sancha di Castiglia († 1177), figlia di Alfonso VII [il Buono];



 
1170
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1170
REGNO di ARAGONA
Alfonso II [il Casto]
Albero genealogico
[Ramon] (Villa Mayor del Valle, Huesca 1157 - Perpignan 1196)
figlio di Raimondo Berengario IV, principe d'Aragona, e di Petronilla regina di Aragona [terza casa];
1162-96, conte di Barcelona, Girona, Osona, Besalu, Cerdagne e Roussillon;
1162-96, re d'Aragona (Alfonso II);
1166-96, conte di Provenza;


Dal 1164 la Catalogna rimane unita all’Aragona.
1170
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1170
Monferrato
Guglielmo V [il Vecchio]
Albero genealogico
(† 1188/91)
figlio di Ranieri II e di Gisella di Borgogna;
sposa Judith von Babenberg;
1135-88/91, marchese di Monferrato;




 
1170
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1170
Lunigiana
Obizzo III [il Grande]
(† 1185)
figlio di Alberto II dei Malaspina;
1164-85, marchese di Malaspina;
la casata ottiene da Friedrich I [il Barbarossa]  l'investitura imperiale dei suoi domini in Liguria, Lombardia, Emilia e soprattutto in Lunigiana, centro del marchesato;




 
1170
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1170
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Vitale II Michiel
(† ?)
1156-72
, doge di Venezia;




- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1170
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1170
REGNO di SICILIA
[nel 1150 il confine del regno viene fissato al Garigliano]
Guglielmo II [il Buono]
Albero genealogico
(n. 1153 ca - Palermo 1189)
figlio secondogenito di Guglielmo I [il Malo] e di Margherita di Navarra;
1166-89, re di Sicilia;
ancora fanciullo, succede al padre sotto la tutela della madre;

1170
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Boncompagno da Signa (Signa, Firenze 1170 ca-Firenze 1250 ca) retore italiano, maestro dell'ars dictandi, insegnò a Bologna, a Venezia e a Padova;
Liber de obsidione Anconae
Boncompagnus (in 6 parti, detto poi Rethorica antiqua letto a Bologna nel 1215 e a Padova nel 1226)
Rethorica novissima (1235, in 13 libri, letto a Bologna)
Libellus de malo senectutis et senis (1240, dove irride l'idealizzazione ciceroniana della vecchiaia).

Domenico di Guzmán (Calaruega, Castiglia 1170 ca- Bologna 1221) religioso spagnolo, santo, fondatore dell'Ordine dei Frati predicatori – (Ordo fratrum praedicatorumcomunemente detti "domenicani").
[Figlio di Felice di Guzmán e di Giovanna d'Aza, di famiglia agiata, anche se non esistono testimonianze certe che discenda dalla nobile famiglia dei Guzmán.]

Ermanno di Salza (Langensalza, Turingia 1170 ca-Salerno 1239) gran maestro dell'Ordine teutonico, appartenente a una famiglia di ministeriales e consigliere dell'imperatore Federico II;
1228, accompagna l'imperatore nella crociata in Terrasanta;
1230, guida su richiesta del duca polacco Corrado di Masovia, la crociata che porterà alla conquista, la conversione spesso forzata e la colonizzazione dell'intera PDanimarca, Svezia e Norvegia - Russia da parte dell'Ordine teutonico [come condizione ha ricevuto in possesso da Corrado il Kulmerland come base delle operazioni in PDanimarca, Svezia e Norvegia - Russia e dall'imperatore la garanzia di sovranità su tutte le terre che avrebbe conquistato);
1234, trasferisce al papa i diritti di cui è stato investito, ponendosi sotto la sovranità di Roma: in pratica equivale, da un punto di vista politico, ad una indipendenza di fatto.

Pierre de Castelnau o Peire de Castelnou (diocesi di Montpellier 1170 – Trinquetaille 14 gennaio 1208) religioso francese;
1199, è religioso di Cîteaux e arcidiacono di Maguelone;
cistercense francese, tenta invano di arginare l'eresia càtara nel Mezzogiorno della Francia;
in qualità di legato straordinario del papa Innocenzo III, insieme a Ramier, un monaco di Cîteaux, a Raoul de Fontfroide e ad Arnaud Amaury, capo della delegazione e poi protagonista della crociata albigese, viene incaricato di reprimere l'eresia càtara nella Linguadoca, dando la caccia agli eretici albigesi per consegnarli al braccio secolare;
sono inoltre coadiuvati, tra gli altri, da D. di Guzmán, fondatore dell'ordine dei Frati Predicatori;
questi missionari incontreranno una viva resistenza;
1207, lo ritroviamo nella valle del Rodano e in Provenza, dove resta coinvolto nel conflitto tra il conte di Baux e Raimondo VI, conte di Tolosa;
nello stesso anno istituisce in bassa Linguadoca una "lega di pace" per provare ad estirpare il fenomeno eretico;
riesce ad ottenere l'adesione di alcuni signori locali, ma incassa il rifiuto del personaggio più influente, Raimondo VI; egli scomunica immediatamente il conte;
[Sentenza ratificata da Innocenzo III il 29 maggio.]
1208, 14 gennaio, viene assassinato da un colpo di spada vicino all'abbazia di Saint-Gilles-du-Gard, a Trinquetaille, una frazione di Arles, sulle terre di Raimondo VI.


[Si ritiene che l'omicida sia stato uno scudiero di Raimondo VI, già scomunicato. L'evento darà origine alla celebre bolla papale del 10 marzo, attraverso cui la crociata albigese avrà inizio, vincendo le ultime resistenze del re francese Filippo Augusto, che negli anni precedenti si era opposto alle pressioni del pontefice, mal tollerando un'ingerenza papalina nelle questioni della Corona.
Sarà dichiarato martire da Innocenzo IV e poi beatificato.]


Robert de Clari (1170 ca-dopo il 1216) scrittore francese medievale
De chiaus qui conquistrent Constantinople.

Villeneuve, Roméo de o Romeo di Villanova (n. 1170 ca-† 1250 ca) uomo politico provenzale, connestabile e gran siniscalco di Raimondo Berengario IV conte di Provenza, fu esperto diplomatico e artefice di matrimoni regali per le quattro figlie di questo: in particolare della quartogenita Beatrice con Carlo d'Angiò;
[vedasi Divina Commedia (Paradiso VI, 127 sgg.)].

Wolfram von Eschenbach (Eschenbach, Franconia 1170 ca-1220 ca) poeta tedesco
Parzival (1210, scritto in altotedesco medio; più di 80 manoscritti completi)
[Parzival: bestseller nel Medioevo.]

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Minnesang

XII-XIV sec.
scuola poetica tedesca il cui periodo di maggior splendore è tra il 1170 e il 1220.
I componimenti poetici vengono cantati ad una voce (wise) con accompagnamento di viella (fiedel) o altro strumento.
Il suo patrimonio ci è giunto grazie alla raccolta del «codice di Manesse» (Zurigo, XIV/1), conservato a Heidelberg e corredato di una preziosa miniatura per ogni autore rappresentato.

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