©

Il Viandante

in rete dal 1996


Se ti siamo stati utili effettua una

Nuova Ricerca

ATENE

546-528, seconda tirannide di Pisistrato ad Atene. Gli succedono i figli Ippia e Ipparco (528-511);
522, Dario re di Persia;

529-520 a.C.

IMPERO PERSIANO
559-530 a.C. dalla fusione di Medi e Persiani nasce un nuovo e dinamico stato il cui re Ciro II [il Grande] (559-530 a.C.) pone le basi di un impero che si estende a tutta l'Asia occidentale, nel moderno Medio Oriente, e più ancora, al territorio compreso fra l'Indo e il Mare Egeo e confini dell'Egitto.
525 a.C. I successori di Ciro II [il Grande] conquistano con relativa facilità l'Egitto dando l'avvio a una denominazione straniera che si protrarrà per duemila anni.
SIRIA e PALESTINA [provincia occidentale]
  La lingua ufficiale è l'aramaico.
EGITTO
Dinastie
1075-332 a.C.: Epoca tarda
XXVI
(664-525)

saitica:
- Psammetico I
Liberazione dal dominio assiro.
Fondazione di Naucrati.
- Nekao, Psammetico II
Nekao è sconfitto a Karkemish (605 a.C.) da Nabucodonosor.
- Aprie, Amasi
- Psammetico III
Cambise conquista l'Egitto (525 a.C.)

XXVII
(525-402)

Re di Persia
Prima dominazione persiana.

 

CINA

Periodo dei "Chou orientali"
o delle "primavere e degli autunni"
(771-481 a.C.)
Periodo dei Regni combattenti
(529-222 a.C.)

?
?-? a.C., imperatore della Cina;
? a.C., Lo yang (valle del Lo).
Periodo degli Egemoni.

Siamo al XXII successore di Wen Wang il fondatore della dinastia. Continuano a succedersi sul trono i Chou, a capo di un impero che è tale solo di nome.

Il potere dei Chou, che sta ormai scomparendo, viene esercitato solamente da tre stati:
- il Ts'i;
- il Ts'in (di derivazione aristocratica o feudale);
- il regno di Ch'u (di derivazione militare).
che s'impongono agli altri.

529 a.C., Ling, re del Ch'u, si suicida.
Termina con lui il "periodo degli Egemoni" e si apre un nuovo capitolo della storia della Cina, quello dei Regni Combattenti. Un lungo avvicendarsi di guerre, di colpi di mano, di intrighi, di trattati effimeri e di leghe precarie. Nei vari stati si succedono re, principi, duchi, conti, ancora più difficili da ricordare per il fatto che, salendo al potere, adottano un soprannome, il che non fa altro che aggravare la confusione perché vi si trova l'inevitabile Weng (il felice, il civile), l'altrettanto scontato Wu (il guerriero, il coraggioso).

Il ducato di Lu, patria di Confucio, sta vivendo nella confusione generata dalla lotta per la supremazia fra tre famiglie nobili, i Ki, i Chou e i Möng, che si contendono il potere.


 



_________________________

Torna su

ROMA

. Servio Tullio (569- 525 a.C.)
[2° re etrusco]
durante il suo regno la città è cresciuta a ottantamila abitanti;
a lui è attribuita (T. Livio e Dionigi di Alicarnasso) la costruzione del famoso Vallo Serviano (alto 15 m, largo 30 m) circonda in ampio arco, a offesa e a difesa, i sette colli;
[solo verso la fine del III sec. d.C. ci sarà bisogno di un'altra cerchia di mura: Mura aureliane]
525, viene assassinato.

. Lucio Tarquinio [il Superbo] (525-509 a.C.)
[3° re etrusco]

All'inizio del suo governo l'Etruria ha raggiunto il massimo della sua potenza e del suo splendore. Il suo nome gode di fama e prestigio per largo tratto del Mediterraneo, da Mileto e Atene a Cartagine, dal Bosforo alle colonne d'Ercole. Alleata della potentissima Cartagine, domina incontrastata con le sue navi le onde del Tirreno. Il suo impero commerciale ha ampiezza mondiale. I prodotti della sua arte, del suo artigianato e dell'industria sono molto apprezzati dai greci e fenici, e avidamente richiesti dalle popolazioni d'oltralpe.
Anche per terra si estende possente il suo impero: dalle piane padane (con la Lega delle dodici città settentrionali nella Valle Padana) sino al golfo di Salerno in Campania (con la Lega delle Dodici città campane), dalle terre celtiche fino alle città dei coloni greci.
[In Tuscorum imperio paene omnis Italia fuit, Quasi tutta l'Italia è quindi sotto il dominio etrusco… dirà più tardi Catone;
Sic fortis Etruria crevit, così potente crebbe l'Etruria, ripeteva Virgilio…]
«Allora l'unificazione dell'Italia sotto la supremazia etrusca sembrava cosa non più lontana.» scrive Th. Mommsen.
520, gli etruschi tentano di distruggere la città greca di Cuma, famosa per le sue ricchezze, con i suoi porti in ottima posizione presso Miseno, ma un violento e improvviso temporale e i cavalloni dell'alta marea trasformano il territori davanti alla città in un acquitrino facendo fallire l'attacco condotto con grande dispiegamento di cavalleria e di fanteria.

Nuova Ricerca