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Alessandria

146-145 a.C.: la persecuzione del re Evergete II contro la comunità greca della città provoca la fuga di tutti gli intellettuali e la tragica interruzione dell'attività scientifica.
La biblioteca sopravvive, ma viene nominato bibliotecario un certo Cida, "ufficiale dei lancieri" (come sappiamo da un papiro: P. Oxyrhynchus 1241, 2, 16).
Tra le opere successive a questo periodo è compresa una parte della produzione di Ipparco. Molte opere scientifiche ellenistiche saranno conservate solo in Oriente; alcune ci giungeranno solo in traduzione araba (spesso dal siriaco) altre andranno defintivamente perdute e altre sopravvivranno in manoscritti ignorati…
Lucio Russo, Flussi e riflussi. Indagine sull'origine di una teoria scientifica, Feltrinelli 2003.]

149-140 a.C.

 

GALLIA

Gli antichi designavano con questo nome le regioni abitate dai galli;
nel mondo romano:
- Gallia Cisalpina (l'Italia settentrionale a nord del Po;
- Gallia Transalpina (il territorio compreso tra le Alpi, il Reno, l'oceano Atlantico, i Pirenei e il Mediterraneo.

Vi sono presenti circa 300 tribù galliche; alcune popolazioni maggiori esercitano un'egemonia di fatto su vasti territori imponendo rapporti di clientela alle tribù minori;
gli arverni dominano su tutta la Gallia centrale e premono sulle tribù meridionali raggruppate intorno alla federazione dei volci (tra Tolosa, Narbona e Nîmes) e a quella dei salluvi (intorno a Marsiglia); gli edui controllano il territorio tra la Senna e la Loira, i sequani tra la Saona e il Giura, i remi la valle della Senna;

SPAGNA

dal 197 a.C., Roma ha diviso i possedimenti spagnoli in due province:
- Hispania Citerior,
- Hispania Ulterior;
154-139, ribellione dei lusitani stroncata dai romani;
143-133, insurrezione dei celtiberi. La guerra si conclude con la presa di Numanzia (133) da parte di Scipione Emiliano;

 


EGITTO
305-30 a.C.: Epoca tolemaica.
- Tolomeo VI [Filometore] 180-164, 163-145 a.C.
- Tolomeo VII [Neo Filopatore] 145 a.C.
- Tolomeo VIII [Evergete II] 170-163, 145-116 a.C.
- Cleopatra II 173-128, 125-115 a.C.

CINA

King-Ti [Dinastia Han]
King (il Radioso), Ti è una delle parole cinesi che indicano la maestà imperiale; figlio di Wen-Ti;
157-140 a.C., imperatore della Cina;
Grande ammiratore, come il padre, di Lao-tzu e di Confucio.
141 a.C., «… alla sua morte il paese non è mai stato così ricco. Dappertutto i granai pubblici e privati sono pieni di grano, le casse imperiali e i tesori provinciali rigurgitano di denaro. Anche i più poveri hanno il loro cavallo e il bestiame occupa tutti i sentieri che separano i campi.» [Shu-chin]
Età dell'oro quindi del popolo cinese.

Wu-Ti [Dinastia Han]
Wu (il Guerriero), Ti è una delle parole cinesi che indicano la maestà imperiale; figlio di King-Ti;
140-86 a.C., imperatore della Cina;
Finora l'atteggiamento cinese nei confronti dei barbari Hiung-nu è stato semplicemente difensivo (la muraglia ne è una prova eloquente) ma ora Wu-Ti decide di passare all'offensiva e di portare la guerra nel territorio nemico: una decisone di portata incacolabile.
Inizia sollecitando l'alleanza di un popolo rivale degli Hiung-nu che a causa di questi ha dovuto soffrire molto: si tratta degli Yue-ci (abitano l'odierno Turchestan cinese).


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Lucilio, Gaio (Sessa Aurunca 148-Napoli 103/102 a.C.) poeta latino, uno fra i primi romani che abbiano affrontato il viaggio in Grecia per farsi una cultura filosofica;
di famiglia agiata, si trasferì a Roma e qui godette dell'amicizia di uomini eminenti come Scipione l'Emiliano (col quale partecipò all'assedio di Numanzia nel 134-133) e Lelio Minore;
aperto alle infuenze elleniche, rimase partigiano convinto dei valori romani tradizionali, ma senza essere schiavo dei pregiudizi e della grettezza della generazione precedente.
[In un celebre passo proclama che il primo posto si deve dare alla patria, il secondo ai componenti la propria famiglia, e solo il terzo a se stessi, il che significa, in questa morale della saggezza, subordinare la propria felicità a quella degli altri, atteggiamento che, dopo Epicuro e Zenone, non è più quello dei filosofi greci. Con lui vediamo come la mentalità romana, quanto meno dell'élite cittadina, abbia superata la crisi, l'inquietudine di cui l'opera di Terenzio era testimonianaza, proseguendo con successo la sintesi di cultura ellenica e tradizione nazionale.]
Saturae (30 libri di cui restano poco meno di 1300 versi)
[Secondo alcune fonti è considerato l'inventore del genere satirico (vedasi tuttavia Ennio). Con lui infatti la satira, già coltivata prima in forma drammatica, e quindi da Ennio e Pacuvio come componimento polimetrico (senari giambici e settenari trocaici) di vario argomento, acquistò il suo carattere più qualificante di critica dei vizi umani, e progressivamente abbandonò la varietà metrica (giambi e trochei) in favore del distico elegiaco e infine dell'esametro, che resterà il metro tipico del genere.]

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ROMA e Atene

154-138, rivolte antioromane in Spagna a opera dei lusitani;

149, istituzione del tribunale per i reati di concussione nelle province;

149-146, terza guerra punica.

149, Andrisco, che si proclama figlio di Perseo, solleva la Macedonia contro i romani;

148, Q. Cecilio Metello batte Andrisco a Pidna.
La Macedonia è ridotta a provincia romana;

146, Scipione [l'Emiliano] distrugge Cartagine; in diciassette giorni di fuoco, gran parte della popolazione viene uccisa, i sopravvissuti sono fatti schiavi e Cartagine viene rasa al suolo:
la possente alleata e amica dell'Etruria nella sua epoca d'oro, cessa di esistere.
Lo stesso anno gli arùspici annunciano al popolo etrusco la fine di un'altra era della nazione etrusca: la settima.

Lo stesso anno finisce anche la libertà della Grecia.
L. Mummio, battute le forze achee ribelli, saccheggia Corinto. Le città greche, eccetto Atene e Sparta, diventano tributarie di Roma;
l'Acaia annessa alla provincia macedone.

143-133, rivolta dei celtìberi, capeggiata da Viriato, conclusa con la presa di Numanzia (133) da parte di Scipione [l'Emiliano];

 

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