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Biblioteca di Alessandria

«segue da III sec.»
I sec. a.C.,  le due biblioteche contengono 700.000 volumi; 
47 a.C., la Biblioteca del Museo è quasi totalmente  distrutta nell'incendio quando Cesare e Cleopatra vengono assediati nel palazzo dai loro oppositori.

99 - 90 a.C.

 

GALLIA

dal 118 a.C. è stata completata laconquista della Gallia Narbonense;

SPAGNA

 


EGITTO
305-30 a.C.: Epoca tolemaica.

- Tolomeo X [Alessandro] 110-109, 107-88 a.C.

 


CINA

Wu-Ti [Dinastia Han]
Wu (il Guerriero), Ti è una delle parole cinesi che indicano la maestà imperiale; figlio di King-Ti;
140-86 a.C., imperatore della Cina;

 



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Albinovano Pedone (sec. I a.C.-sec. I d.C.) poeta latino, amico di Ovidio; scrisse una Teseide ed un Poema sulla spedizione di Germanico del 16 a.C. (ne restano pochi frammenti tra cui 23 versi che descrivono una tempesta nel mare del Nord citati da Seneca [il Retore]) e alcuni epigrammi; fu celebrato da Marziale come uno dei suo modelli.

Andronico di Rodi (sec. I a.C.) filosofo greco, peripatetico;
78-47, capo della scuola aristotelica, conduce, sulla base della raccolta curata dal grammatico e bibliotecario Tirannione, la prima edizione critica completa delle opere filosofiche e scientifiche, raggruppate per materia, di Aristotele e Teofrasto.
Risale a lui il titolo di Metafisica attribuito all'opera di Aristotele che nella sua edizione seguiva la Fisica, e l'espunzione dal corpus aristotelico, come non autentico, del trattato Sull'interpretazione.

Antipatro di Sidone (secc. I-II a.C.) epigrammista greco; 
Della sua ricca produzione restano 75 epigrammi, tra finti epitaffi e poesie descrittive.

Atta, Tito Quinzio (m. 77 a.C.) poeta latino, autore di commedie togate di cui restano una ventina di versi e 11 titoli: fra questi Aquae caldae, Nurus, epigrammi elegiaci e, sembra, delle saturae.

Bibàculo, Marco Furio (Cremona sec. I a.C.) poeta latino, appartenne al gruppo dei "neoteroi";
ci restano due epigrammi su Valerio Catone, suo maestro, e si sa di altri contro Augusto; da alcuni critici è identificato con un Furio Alpino, autore di due perduti poemi:
Pragmatia belli gallici o Annales belli Gallici (di carattere storico, criticato da Orazio)
Aethiopis (Etiopide, di carattere mitologico).

Cinna, Lucio Cornelio († ? a.C.) uomo politico romano;
[Figlio di Lucio Cornelio Cinna [sr] e cognato di Cesare.]
77, aderisce alla rivolta di Lepido (il padre del triumviro) e appoggia Sertorio in Spagna;
44, tornato a Roma per le misure di clemenza promosse da Cesare, diventa pretore;
approva la sua uccisione (su di lui cadono anche gravi sospetti di aver preso parte alla congiura) e rifiuta, secondo la testimonianza di Cicerone, di accettare una provicnia assegnatagli da Antonio.

Diodoro Siculo (Agirio, Sicilia, 90 ca-20ca a.C.) storico greco, conoscitore del latino;
visse al tempo di Cesare e durante i primi anni di Augusto, viaggiò in Europa e in Asia, fu ad Alessandria verso il 56 e soggiornò a Roma;
Bibliotheca historica (in 40 libri; storia universale, dalle origini al consolato di Cesare (59 a.C.):
- I-III - preistoria dell'Asia e dell'Africa;
- IV-VI - preistoria dei Greci e degli altri popoli europei;
- VII-XVII, periodo storico tra la guerra di Troia e la morte di Alessandro Magno;
- XVIII-XX, avvenimenti accaduti al tempo dei Diadochi sino all'inizio della guerra gallica intrapresa da Cesare;
[Dell'opera ci sono giunti interi solo i libri I-V e XI-XX ed estratti presso autori posteriori:
- estratti di Fozio,
- estratti bizantini eseguiti su incarico di Costantino Porfirogenito ed
- estratti noti sotto il nome di Eclogae Hoerscheliane.
L'importanza dell'opera, la cui lingua è quella della koiné, frammista ad atticismi, consiste, più che nell'indagine critica, nel fatto che l'autore ha largamente utilizzato storici oggi perduti. Costituiva quindi una comoda enciclopedia, ed è anche la ragione per cui è stata conservata.
Nell'opera egli riferisce come del resto Plutarco e altri, anche di viaggi nell'Atlantico, verso occidente.]


Erone di Alessandria (vissuto in epoca non precisata tra il sec. I a.C. e il III d.C.) inventore e matematico greco.

Lucrezio Caro, Tito (96-98 ca - 54 ca a.C.) poeta latino.

Nepote, Cornelio [Cornelius Nepos] (Gallia Cisalpina 99 ca – 24 ca a.C.) storico latino.

Partenio (n. Nicea, Bitinia, sec. I a.C.) poeta greco, della cui vasta produzione in versi che include epilli, epicedi, encomi, non restano che titoli e scarsi frammenti;
73 ca, condotto a Roma come prigioniero durante la terza guerra mitridatica, e successivamente liberato, è maestro di greco di Virgilio;
I patimenti d'amore (36 novellette in prosa su temi mitologici erotici, dedicato all'amico Gaio Cornelio Gallo)
[Esercita un forte influsso sulla poesia latina, dai neoteroi a Properzio e Ovidio.]

Sisenna, Lucio Cornelio († Creta 67 a.C.) scrittore latino;
seguace di Silla;
78, pretore;
Storie Milesie di Aristide di Mileto (traduzione; ci restano pochi frammenti)
[Prima opera "frivola" scritta in latino, raccolta di racconti del genere novellistico milesio di ispirazione ellenistica, faceti e realistici fino all'erotismo.]
Historiae (23 libri, molto lodate da Sallustio; ci restano 150 frammenti; continuano quelle di Sempronio Asellione)
[In esse, dopo dopo aver trattato rapidamente le età più antiche, si sofferma particolarmente sulle vicende della guerra sociale e della lotta tra Mario e Silla, fino al 78.]
67, legato di Pompeo nella guerra contro i pirati, muore durante la campagna.

Valerio Catone, Publio (n. Gallia Cisalpina 90 ca a.C.) poeta ed erudito latino, caposcuola riconosciuto dei neoteroi, meritandosi l'appellativo di "latina Siren";
rimasto orfano giovanissimo, in seguito alle proscrizionioni sillane, perse i suoi averi e visse, da allora, lottando sempre coi creditori, come si apprende da epigrammi affettuosi e ironici di suoi amici;
Dictynna (epillio sulle disavventure della ninfa Britomarti, amata da Minosse)
[Opera perduta.]
Lydia (forse una raccolta di carmi in onore della donna amata)
[Opera perduta.]
Indignatio (pagine autobiografiche, non si sa se in prosa o in versi, in cui lamenta la perdita de suo patrimonio al tempo di Silla).

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ROMA e Atene

123-96 a.C., estensione dei domini romani in Asia;

95 a.C., legge Licinia-Mucia per l'esclusione dalla cittadinanza romana ottenuta illegalmente;

91, tribunato di Marco Livio Druso e legislazione a favore degli italici:
avendo presentato la proposta di conferire la cittadinanza ai latini e agli alleati, viene assassinato ancora prima della votazione.

90-88, rivolta degli italici (guerra sociale) che scuoterà la potenza romana fin dalle fondamenta.
I rivoltosi prendono l'offensiva: bande sannitiche avanzano in Campania e le colonie latine vengono trascinate nell'uragano.
Roma si trova in una situazione disperata.
Gravissime sarebbero le conseguenze se la rivolta si estendesse anche alle altre popolazioni soggette: per il momento, però, nulla si muove: né in Etruria né in Umbria.
A Roma, d'ordine del senato, sono schierati a battagla tutti gli atti alle armi, liberti e schiavi. Le truppe mandate al fronte, però, non riescono a padroneggiare la situazione; quando poi verso la fine dell'anno, l'esercito ribelle riesce a battere le forze del console P. Rutilio Lupo, le cose si mettono davvero male per i romani.
La notizia della sconfitta romana minaccia una sollevazione anche al nord.
In Etruria i pareri mutano: Arezzo, Chiusi e Volsinii si dichiarano pronte a intervenire contro Roma e anche l'Umbria comincia a vacillare.

90, la legge Giulia, presentata dal console Lucio Giulio Cesare, concede la cittadinanza agli italici rimasti fedeli.

Epicureismo

«segue da II sec. a.C.»
II sec. d.C., solo ora esso risulta come una delle quattro "sette" filosofiche (con il platonismo, l'aristotelismo e lo stoicismo) ufficialmente ammesse nelle scuole imperiali di filosofia;
le critiche ciceroniane contro l'epicureismo, sono intensificate, tra gli altri, dal filosofo cristiano Lattanzio con il quale "epicureo" diventa sinonimo di uomo dedito ai piaceri della carne e l'epicureismo viene stigmatizzato come scuola di libertinaggio e di ateismo.

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